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L'OPINIONE AI LETTORI
L'estate dei metri quadri
Tante le iniziative ma troppo autoreferenziali

di Marcello Macrì (20 agosto 2007)




 

Egr. direttore le invio questa e-mail che mi piace intitolare:

“L’estate dei metri quadri”.

Siamo ormai oltre il giro di boa di questa stagione estiva tropeana ricca di iniziative ma con il più basso interesse e le poche aspettative. Questa è una delle prime stagioni non precedute da grossi dibattiti salottieri,nè da grosse discussioni filosofiche ed economiche da bar;eppure è l’estate delle grandi manifestazioni  “ben organizzate” dall’enturage tropeano, dedito da mesi  alla loro buona riuscita, ma che spesso dimentica il consumatore di questi eventi e che quindi finiscono ad essere autoreferenziali.Grandi eventi per un piccolo teatro, di cui il turista sa a stento la sua esistenza ma che per fortuna viene sempre ad essere riempito dai soliti noti.Ma l’estate deve e va avanti,al turista lo si lascia ”strusciare” tra le vie e le piazze di Tropea, intento a decidere con accuratezza, il bar,il fast food o meglio il ristorante dove andare. Il turista tropeano è troppo occupato a districarsi tra le tante offerte culinarie per potere partecipare a questi eventi;la vera estate tropeana si fa tra i tavolini dei bar e dei fast food degli imprenditori commerciali,  impegnati ogni sera nel decidersi di quanto allargare o stringere il suolo pubblico frutto,quest’ultimo,di un anno di lavoro invernale tra uffici e parauffici.Ed ecco che le sere tropeane trascorrono tra pizzette,arancini e cocktails;ascoltando musiche stonate del primo dj di turno,bevendo in piedi nelle piazzette,e guardando vetrine monotone dei tanti negozi che affollano le vie.Finita l’estate,il turista ritorna,con molte peripezie,nella sua città non

molto lontana da Tropea;il tropeano invece,inzia ad organizzare congressi e dibattiti sulla stagione trascorsa, domandandosi il perchè va sempre peggio e cosa bisogna inventarsi per la nuova stagione,cosa bisogna fare di nuovo,che turismo vogliamo(d’elite o di massa),di chi è la colpa.Ma il tropeano è di larghe vedute e inzia:Taormina fa questo,Rimini fa quello,la Croazia ha i prezzi bassi,e Tropea??Tropea “filosofeggia”.

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