Fede e dintorni

Anno della famiglia con San Giuseppe

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Anno della famiglia con San Giuseppe.

– Oggi, solennità di San Giuseppe, prende il via l’Anno della famiglia: «Uniti da San Giuseppe». L’iniziativa è la risposta di sedici congregazioni religiose che hanno dato vita a un Comitato per iniziative comuni.
– Papa Francesco lo aveva ricordato nel dopo Angelus di domenica 14 marzo: “Venerdì prossimo, 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, si aprirà l’Anno della famiglia Amoris laetitia: un anno speciale per crescere nell’amore familiare. Invito a uno slancio pastorale rinnovato e creativo per mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società”.
– Già l’8 dicembre 2020 Papa Francesco aveva indetto l’Anno di San Giuseppe con la Lettera apostolica «Patris corde» pubblicata in occasione dei 150 anni dalla proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa universale. Ora il Santo assisterà con la sua paterna presenza alle varie iniziative promosse per l’Anno della Famiglia dal Comitato a lui intitolato. “Andiamo da Giuseppe!… Camminiamo con San Giuseppe”.

Spunti per cominciare a vivere l’Anno della Famiglia con lo spirito di San Giuseppe.

La fede di Giuseppe.
♦ «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.
♦ Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù». (Mt l,20b-21.24-25).

“ Il suo linguaggio era il silenzio” (san Paolo VI)
Con cuore di padre: così Giuseppe ha amato Gesù, chiamato in tutti e quattro i Vangeli «il figlio di Giuseppe». Egli era un umile falegname, promesso sposo di Maria; un «uomo giusto», sempre pronto a eseguire la volontà di Dio manifestata nella sua Legge e mediante ben quattro sogni.
♦ Dopo un lungo e faticoso viaggio da Nazaret a Betlemme, vide nascere il Messia in una stalla, perché altrove «non c ’era posto per loro». Fu testimone dell’adorazione dei pastori e dei Magi, che rappresentavano rispettivamente il popolo d’Israele e i popoli pagani.
♦ Ebbe il coraggio di assumere la paternità legale di Gesù, a cui impose il nome rivelato dall’Angelo: «Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
♦ Nel Tempio, quaranta giorni dopo la nascita, insieme alla madre Giuseppe offrì il Bambino al Signore e ascoltò sorpreso la profezia che Simeone fece nei confronti di Gesù e di Maria.
♦ Per difendere Gesù da Erode, soggiornò da straniero in Egitto. Ritornato in patria, visse nel nascondimento del piccolo e sconosciuto villaggio di Nazaret in Galilea – da dove, si diceva, “non sorge nessun profeta” e “non può mai venire qualcosa di buono” – , lontano da Betlemme, sua città natale, e da Gerusalemme, dove sorgeva il Tempio.
♦ Quando, proprio durante un pellegrinaggio a Gerusalemme, smarrirono Gesù dodicenne, lui e Maria lo cercarono angosciati e lo ritrovarono nel Tempio mentre discuteva con i dottori della Legge.
♦ Dopo Maria, Madre di Dio, nessun santo occupa tanto spazio nel Magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo. (cfr Patris corde)

Una preghiera di lode.
Noi ti lodiamo, Signore, Padre Santo, ti benediciamo, ti glorifichiamo nella memoria di san Giuseppe.
Egli, uomo giusto, da te fu prescelto come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio; servo saggio e fedele,
fu posto a capo della santa Famiglia per custodire, come padre, il tuo unico Figlio, concepito per opera dello Spirito Santo, Gesù Cristo Signore nostro.
(cfr Prefazio di san Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria La missione di san Giuseppe, Messale Romano III, p. 384).

Protettore della Chiesa e della famiglia.
♦ L’aspetto principale della vocazione di Giuseppe fu quello di essere custode della Santa Famiglia di Nazareth, sposo della Beata Vergine Maria e padre legale di Gesù. – Preghiamo affinché tutte le famiglie cristiane siano stimolate a ricreare lo stesso clima di intima comunione, di amore e di preghiera che si viveva nella Santa Famiglia.

Preghiera di affidamento.
♦ Proteggi, Santo Custode, questo nostro Paese.
♦ Illumina i responsabili del bene comune, perché sappiano – come te – prendersi cura delle persone affidate alla loro responsabilità.
♦ Dona l’intelligenza della scienza a quanti ricercano mezzi adeguati per la salute e il bene fisico dei fratelli.
♦ Sostieni chi si spende per i bisognosi: i volontari, gli infermieri, i medici, che sono in prima linea nel curare i malati, anche a costo della propria incolumità.
♦ Benedici, san Giuseppe, la Chiesa: a partire dai suoi ministri, rendila segno e strumento della tua luce e della tua bontà.
♦ Accompagna, san Giuseppe, le famiglie: con il tuo silenzio orante, costruisci l’armonia tra i genitori e i figli, in modo particolare i più piccoli.
♦ Preserva gli anziani dalla solitudine: fa’ che nessuno sia lasciato nella disperazione dell’abbandono e dello scoraggiamento.
♦ Consola chi è più fragile, incoraggia chi vacilla, intercedi per i poveri.
Con la Vergine Madre, supplica il Signore perché liberi il mondo da ogni forma di pandemia.
(Papa Francesco, videomessaggio del 19 marzo 2020).

San Giuseppe Lavoratore.
Pio XII il 1° maggio 1955 istituisce la festa di san Giuseppe Artigiano, “con l’intento che da tutti si riconosca la dignità del lavoro, e che questa ispiri la vita sociale e le leggi, fondate sull’equa ripartizione dei diritti e dei doveri”.

♦ O san Giuseppe, custode di Gesù, sposo castissimo di Maria,
che hai trascorso la vita nell’adempimento perfetto del dovere,
sostentando col lavoro delle mani la sacra Famiglia di Nazareth,
proteggi propizio coloro che, fidenti, a te si rivolgono!
♦ Tu conosci le loro aspirazioni, le loro angustie, le loro speranze,
ed essi a te ricorrono, perché sanno di trovare in te chi li capisce e protegge.
♦ Anche tu hai sperimentato la prova, la fatica, la stanchezza;
ma, pure in mezzo alle preoccupazioni della vita materiale;
il tuo animo, ricolmo della più profonda pace,
esultò di gioia inenarrabile con l’intimità col Figlio di Dio, a te affidato,
e con Maria, sua dolcissima madre.
♦ Comprendano i tuoi protetti che essi non sono soli nel loro lavoro,
ma sappiano scoprire Gesù accanto a sé,
accoglierlo con la grazia e custodirlo fedelmente, come tu hai fatto.
♦ E ottieni che in ogni famiglia, in ogni officina, in ogni laboratorio,
ovunque un cristiano lavora, tutto sia santificato nella carità,
nella pazienza, nella giustizia, nella ricerca del ben fare,
affinché abbondanti discendano i doni della celeste predilezione.
Amen.

La preghiera cara a Papa Francesco.
«Tutti i giorni, da più di quarant’anni, dopo le Lodi, recito una preghiera a san Giuseppe tratta da un libro francese di devozioni, dell’ottocento, della Congregazione delle Religiose di Gesù e Maria, che esprime devozione, fiducia e una certa sfida a san Giuseppe». (Papa Francesco, dalla Lettera Apostolica Patris corde)
Glorioso Patriarca san Giuseppe,
il cui potere sa rendere possibili le cose impossibili,
vieni in mio aiuto in questi momenti di angoscia e difficoltà.
Prendi sotto la tua protezione le situazioni tanto gravi e difficili che ti affido,
affinché abbiano una felice soluzione.
Mio amato Padre, tutta la mia fiducia è riposta in te.
Che non si dica che ti abbia invocato invano,
e poiché tu puoi tutto presso Gesù e Maria, mostrami che la tua bontà è grande quanto il tuo
potere. Amen.

(spunti tratti da “Ite ad Joseph”, sussidio per la preghiera pubblicato dal CEI).

– Oggi, solennità di San Giuseppe, prende il via l’Anno della famiglia: «Uniti da San Giuseppe». – Papa Francesco lo aveva ricordato nel dopo Angelus di domenica 14 marzo: “Venerdì prossimo, 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, si aprirà l’Anno della famiglia Amoris laetitia: un anno speciale per crescere nell’amore familiare. – Già l’8 dicembre 2020 Papa Francesco aveva indetto l’Anno di San Giuseppe con la Lettera apostolica «Patris corde» pubblicata in occasione dei 150 anni dalla proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa universale. Ora il Santo assisterà con la sua paterna presenza alle varie iniziative promosse per l’Anno della Famiglia. “Camminiamo con San Giuseppe!”

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