Cultura e Società

Antonino Pietropaolo

Mostra del cooperatore del risorgimento

A Parghelia dal 19 marzo al Museo Parrocchiale

Nato a Parghelia il primo febbraio del 1843, compì nel Collegio Vibonese il suo corso elementare di studi dal 1854 al 1857.
Il 22 luglio del 1860, appena diciassettenne, si unì come volontario alle truppe garibaldine, raggiungendole in Sicilia. Combatté al Faro,  a Maida e a Soveria Mannelli ed ebbe sul campo il grado di Alunno Sottotenente di Artiglieria. Entrò a Napoli con Garibaldi e prese parte alla battaglia del Volturno, dove fu ferito
Fu presente all’incontro di Teano del 26 ottobre. Nominato  Sottotenente di Fanteria  con Decreto del Generale Dittatore Giuseppe Garibaldi del 6 novembre 1860, venne confermato nel grado con Decreto Reale dell’11 agosto 1861. Nel 1862  fu inviato alla Scuola Militare di Ivrea per frequentare un corso teorico-pratico.
Partecipò, poi, per tre anni, alla repressione del brigantaggio; Edmondo De Amicis prese spunto da una vicenda di cui Pietropaolo fu protagonista in questa circostanza per la novella Fortezza.
Il 24 giugno del 1866, Sottotenente del 20° Reggimento di Fanteria, combatté valorosamente a Custoza, riportando ferite al volto e alla regione cervicale e meritando una medaglia d’argento al valor militare.
Nell’agosto del 1870 fu promosso al grado di tenente e, nel 1880, a quello di capitano; fu quindi destinato al 65° Reggimento di Fanteria a Salerno.
Il 3 marzo del 1882 gli fu assegnato il comando di una compagnia presso il Collegio Militare di Napoli “La Nunziatella”, dove ebbe tra gli allievi il giovane Vittorio Emanuele III di Savoia.
Nel 1885 prese parte, da capitano, alla spedizione d’Africa, giungendo a Massaua nell’agosto. Destinato al comando dell’undicesima compagnia del 15° Reggimento di Fanteria e del forte di Arafali, si distinse nella difesa degli abitanti e dei pastori della zona contro le razzie di Ras Alula e dei suoi sottocapi; egli affrontò i predoni in campo aperto il 10 gennaio del 1886 in un combattimento accanitissimo, che durò due ore e mezza e si concluse con la disfatta degli abissini. Per questa azione militare Pietropaolo ricevette un encomio scritto  dal Comandante del Presidio Militare di Massaua e fu decorato di una seconda medaglia d’argento al valor militare il 14 marzo del 1886 sul campo di Tauhed dal Generale Genè, Comandante della spedizione.  Alla fine del 1886 ritornò in Italia.
Fu promosso al grado di Maggiore nel 1890. Divenuto Tenente Colonnello nel 1896, prestò servizio presso il 60° Reggimento di Fanteria di Spoleto.
Il 15 febbraio del 1899 fu collocato in posizione ausiliaria. Il 29 luglio dello stesso anno fu destinato, col bollettino di mobilitazione, al Deposito del 71° Reggimento di Fanteria di Cosenza. Promosso al grado di Colonnello il 16 luglio del 1901, cessò definitivamente dal servizio nel 1902 con 43 anni di anzianità.
Fu nominato Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e Ufficiale della Corona d’Italia.
Morì a Parghelia il 2 febbraio 1922.

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Redazione
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