Fede e dintorni

Ascensione e Missione

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Ascensione e Missione.

– Oggi il nostro sguardo è rivolto al Signore glorioso che ascende al cielo. La Chiesa ne celebra il mistero e contempla il suo Signore che torna al Padre per condividerne la gloria.
– L’umanità del Verbo siede ora alla destra di Dio e in noi si rigenera la speranza di poterlo raggiungere, un giorno, per condividere la sua beatitudine.
– Separandosi dai discepoli, Gesù li invia come testimoni della sua Risurrezione. Nello Spirito che invierà loro, essi potranno continuare a sperimentare la sua vivificante presenza nell’Eucaristia, nella Chiesa e nei fratelli che serviranno.
– Con l’Ascensione si chiude il tempo della presenza ancora visibile del Cristo in mezzo a noi e si apre il tempo di una nuova presenza nella Chiesa e nella vita di ogni credente. –
Oggi ricorre la 56a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: Ascoltare la realtà è servire la verità.

Dal Vangelo di questa domenica (Lc 24,46-53).
♦ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
♦ Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo.
♦ Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Invisibile, ma sempre vivo nel tuo cuore.
♦ La solennità di oggi è intimamente legata alla Risurrezione. Sono come due facce della stessa medaglia. Il Crocifisso Risorto ascende al cielo e porta la nostra umanità al “punto” più alto possibile, cioè “alla destra del Padre”.
♦ L’Ascensione di Gesù non va intesa in senso spaziale, anche se il linguaggio biblico dice «elevato in alto… se ne andava… veniva portato su, in cielo». Il Risorto non si è allontanato dai suoi, come un amico o un familiare che lascia i propri cari. Da quel momento in poi non lo vedono più con i propri occhi, non conversano né mangiano insieme come prima.
Hanno però l’intima certezza che non è andato via. Difatti, in attesa dello Spirito promesso, tornano «a Gerusalemme con grande gioia».
Entrando nel santuario del cielo, Gesù ha inaugurato nel suo sangue una «via nuova e vivente». Immagine stupenda! Tu ora hai la «piena libertà di entrare nel santuario… della casa di Dio», percorrendo una strada vivente: Gesù! Devi avere però «cuore sincero», «pienezza di fede» e «corpo lavato con acqua pura», senza vacillare nella «professione della speranza»: un giorno egli tornerà!
Ci pensi mai? Come ti troverà? Lo attendi come amico?
(padre Giovanni Crisci, frate cappuccino).

Per la preghiera
* Signore Gesù, salendo al cielo, tu porti a compimento la tua missione nel mondo e la consegni al Padre; benedici il tuo popolo, apri per tutti gli uomini la strada che conduce alla salvezza e alla gioia del Paradiso.
* Signore Gesù, mentre ascendi al cielo, tu rimani presente nel mondo con il tuo corpo che è la Chiesa. Donaci di riconoscerti nei Sacramenti, nella Parola,nella guida dei pastori, nella vita dei cristiani.
* Signore Gesù, con la tua Ascensione inizia il tempo della missione. Rendici testimoni della vita nuova del Vangelo nei rapporti quotidiani, rivolti ad ogni persona e a tutti i popoli.
* Spirito Santo, illumina gli operatori della comunicazione, perché nell’accostare e descrivere i fatti “ascoltino” e “diano voce” ai messaggi che alimentano la pace e la concordia nelle famiglie e tra i popoli.
* Spirito Santo sostieni i missionari e le missionarie, perché, anche in mezzo a pericoli e avversità, annuncino con franchezza e umile coraggio il Vangelo del perdono e dell’amore.
* O Dio nostro Padre, accogliendo il tuo Figlio Gesù nella gloria del cielo, tu accogli anche la nostra umanità e sostieni la nostra speranza. Amen.

56a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
Ascoltare la realtà è servire la verità
Molto opportuno il tema che papa Francesco ha scelto per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che oggi celebriamo e che si riassume nell’invito: «Ascoltate!». Sì, opportuno perché la centralità dell’informazione nella vita della nostra società, sempre più complessa, e la delicatezza degli equilibri che può smuovere o rinforzare richiede da parte degli operatori della comunicazione grande professionalità e, soprattutto, amore per la verità.

Papa Francesco, nella presentazione del tema «chiede al mondo della comunicazione di re-imparare ad ascoltare», perché «la pandemia ha colpito e ferito tutti e tutti hanno bisogno di essere ascoltati e confortati. L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione.La ricerca della verità comincia dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale».

È un invito all’ascolto, quello del Papa, che non va preso alla leggera o considerato cosa ovvia. Per comprenderlo correttamente è importante ricordare quanto egli stesso scriveva nel Messaggio dello scorso anno, nel quale esortava a «comunicare incontrando le persone dove e come sono», e chiedeva agli operatori della comunicazione di rinunciare alla comoda presunzione del “già saputo” per mettersi in movimento, per andare a vedere, per stare con le persone, per ascoltarle.

In altre parole, chiedeva di far prevalere la realtà, che è sempre portatrice di stupore, piuttosto che le proprie pre-comprensioni e opinioni. Purtroppo, non è quello che sempre accade e, accanto a voci e penne coraggiose e attente alla verità delle cose, se ne trovano altre orientate piuttosto a servire interessi particolari.
Ben venga, allora, l’invito di papa Francesco ad “ascoltare” la realtà, perché questo significa innanzitutto “servire” la verità.

L’auspicio è che questo invito venga accolto da tutti gli operatori dell’informazione. Ne trarranno vantaggio la dignità della loro nobile professione e il bene comune dei cittadini.
(don Pietro Roberto Minali,ssp).

In Cristo che oggi sale al cielo la Chiesa festeggia anche l’umanità redenta, che entra con lui nella gloria del Padre. L’Ascensione di Gesù ci proietta quindi all’interno di una nuova umanità inaugurata da Cristo per noi. Una umanità elevata dalla grazia e liberata dal peccato. Cristo ci dona la forza del suo Spirito per andare ovunque tra le genti «fino ai confini della terra», per testimoniarlo e riconoscerlo soprattutto nei più bisognosi. Bisogna annunziare Gesù e il suo Vangelo, ma soprattutto testimoniarlo. – Oggi si celebra la 56ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali: «Ascoltare la realtà è servire la verità». Lo Spirito Santo darà ai discepoli di Cristo la sapienza di annunciare il Vangelo anche attraverso i social media.

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