Oggi, 10 maggio 2020, la festa della mamma
La Madonna di Romania è mamma e Patrona della Città di Tropea ed è mamma di tutti i fedeli tropeani
Pigro, demodé, vegano ma non troppo (un paradosso per un calabrese), il suo massimo sforzo fisico è la digitazione sulla tastiera del computer e lo spoglio di un libro giallo. Eppure Luca Fazio svolge bene il suo lavoro da cronista di nera, lo fa con passione e dedizione, a patto che i tempi restino quelli letargici di Elpìde. Un’accelerazione nella sua vita sarebbe devastante.
Ma il delitto perpetrato nel cimitero della cittadina sconvolge questo ordine sonnecchiante, costringendo Luca a interessarsi alla soluzione del caso, suo malgrado.
Le opere dell’amore sono alla portata di tutti. Basta non lasciarsi contagiare dalla indifferenza o da certi luoghi comuni solo per sfuggire al fastidio di impegnarsi nele bene. L’esempio dei Santi, come quello qui riportato di S. Elisabetta di Ungheria o di Turingia, possono essere un salutare contagio.
Essere peccatore e riconoscerlo è una grazia. Riconoscersi peccatori è necessario, anche se cambia il modo di esprimerlo. C’è chi si batte il petto, c’è chi si mette in ginocchio, c’è chi non osa alzare lo sguardo per incrociare quello di Cristo o andando in chiesa rimane discretamente dietro una colonna. L’apostolo Pietro arrivò perfino a dire a Gesù: “Signore, allontanati da me perché sono un peccatore” (Lc 5,11). – Ognuno può esprimersi con i gesti che gli facilitano la “personale confessione”. Un celebre pittore, Rembrandt, trovò il suo personalissimo modo: si dipinse mettendosi tra quelli che insultavano Cristo appeso in croce.