«Solo chi serve con amore costruisce la pace… La non violenza sia stile di una politica per la pace». Papa Francesco, uomo di pace ha ricevuto il premio Carlo Magno dai vertici dell’Unione Europea il 6 maggio 2016: «La pace sarà duratura nella misura in cui armiamo i nostri figli con le armi del dialogo, insegniamo a loro la battaglia dell’incontro e della negoziazione». AUGURI DI UN ANNO DI PACE !
Autore: Salvatore Brugnano
Ogni uomo è mio fratello
L’anno si chiude nella luce del Natale, ma ci apre quasi naturalmente alla bontà. Continua ad essere Natale ogni volta un fratello nascerà nel nostro cuore. Continua ad essere Natale ogni volta che riconosciamo con umiltà i nostri limiti e la nostra debolezza. Continua ad essere Natale ogni volta che permettiamo al Signore di rinascere per donarlo agli altri. – AUGURI.
La Santa Famiglia di Nazaret
La festa della Santa Famiglia, dopo il Giubileo della Misericordia, continua a richiamare fortemente i credenti e gli uomini di buona volontà all’accoglienza generosa e ospitale di tante famiglie in fuga dalla guerra, dalla violenza, dalla fame e in cerca di un futuro “umano” dei propri figli. La Misericordia non si è chiusa con l’Anno Santo.
La gioia di avere una fede
Dio scrive la nostra vita. Se noi gli diciamo il nostro “sì”, egli farà grandi cose anche in noi. – Don Francesco Mottola, venerabile sacerdote di Tropea, diceva: «Sii semplice come un bambino; non essere complicato specialmente quando parli e non cercare sotterfugi. Ogni giorno cerca di diventare un dono per i tuoi fratelli»
Storia di una vera amicizia
Questi giorni di Natale offrono l’occasione di incontrare i più sfortunati e di offrire loro concretamente la nostra solidarietà.
Nessuno rimanga escluso dal Natale
Celebrare il Natale – L’incontro con Gesù nel Natale deve dare la carica per superare ogni barriera: la paura, l’antipatia, il sentirsi superiori agli altri. E dia soprattutto il coraggio di chiamare tutti “fratelli”.
Spezzare la catena dell’ira
Una risposta dolce e calma disperde le nubi è fa sorgere il sole e arriva la calma è la tranquillità. Non c’è niente che attizza il fuoco della discordia come le parole dure, offensive che abbondano di insulti e recriminazione. – “L’uomo collerico fa nascere contese, ma chi è lento all’ira calma le liti” (Proverbi 15,18).
Natale: la piccolezza di Gesù
Figlio di Dio fatto uomo, permettici di avvicinarci al tuo cuore. Donaci di non crederci grandi nelle nostre esperienze. Donaci, invece, di diventare piccoli come te affinché possiamo esserti vicini e ricevere da te umiltà e mitezza in abbondanza. Noi e il mondo tutto non troveremo né salvezza né pace, se non torniamo a incontrarti di nuovo nella mangiatoia di Betlemme (particolari della tela di Giuseppe Grimaldi nella chiesa del Gesù in Tropea (VV).
Quali auguri a Natale
Auguri di Natale – Se il Natale deve esprimere un’aspirazione di bene e di pace per tutti, allora facciamoli gli auguri, ma con gli occhi lucidi di commozione e di solidarietà verso tutti coloro che la vita costringe a camminare a piccoli passi, o che vengono addirittura risucchiati in vortici di tenebre e barbarie. “Pace in terra agli uomini che Dio ama, e pace a quelli che manifestano buona volontà!”
Piangere assieme per fare spazio all’umanità
«Piangere assieme per fare spazio all’umanità» è stato il tema della cerimonia interreligiosa di martedì sera, celebrata nella “chiesa del ricordo” (Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche) alla quale erano presenti esponenti delle comunità evangelica, cattolica, ortodossa, ebraica e musulmana. – Dal dolore e dal pianto può nascere una nuova umanità.
La Germania è in lutto, il vero nemico dell’uomo è l’uomo stesso
Sfilate di Babbi Natale, corse organizzate, mostre di presepi… serviranno a ricacciare il male nella sua tana? Intanto si manifesta sempre più chiaramente che il vero nemico dell’uomo è l’uomo stesso. Chi lo salverà? Papa Francesco si unisce a tutti gli uomini di buona volontà che s’impegnano, affinché la follia omicida del terrorismo non trovi più spazio nel nostro mondo.
Betlemme. La città del Messia, la “Casa del Pane”
“Felice chi ha Betlemme nel suo cuore, nel cui cuore, cioè, Cristo nasce ogni giorno! Che significa del resto “Betlemme”? Casa del Pane. – Siamo anche noi una casa del pane, di quel pane che è disceso dal cielo.” (S. Girolamo, commento del Salmo 95).
Mani sporche di lavoro
“Ho lavato le mani di mio padre ed anche pulito e ordinato la sua bottega: ora so cosa significa riconoscere e apprezzare. Senza i miei genitori, non sarei quello che sono oggi. Nell’aiutare mio padre, mi sono reso conto quanto difficile e duro è fare qualcosa di mio. Sono giunto ad apprezzare l’importanza e il valore di aiutare la famiglia”.
Il pastore che guarda in cielo
Quel pastore nel presepe che guarda il cielo richiama la vocazione di Abramo: “Esci dalla tua terra…” e diventa un appello a tutti di mettersi in viaggio dopo aver scrutato con meraviglia i disegni di Dio, dove il piccolo diventa immenso.
Quale Natale con Aleppo negli occhi?
Fare Natale è passare dalle tenebre alla luce: ma ci sono tanti che ancora amano le tenebre ed hanno paura della luce!
Il pianto di un Babbo Natale
Un bambino americano, malato terminale, esprime l’ultimo desiderio: vedere Babbo Natale; viene accontentato e muore contento tra le sue braccia. Ed a piangere questa volta è lo stesso Babbo Natale, impersonato da un uomo che il Babbo Natale lo fa per professione.
Verso un vero Natale
Noi, i beneficiari del Natale, abbiamo non solo alcuni motivi, ma un vero e proprio obbligo di festeggiare Lui, nostro Signore, che ha lasciato il suo regno per venire a nascere in una capanna, tra animali, povero tra i poveri, il più umile di tutti. Rallegriamoci e facciamo vera festa: questa è l’ora della sua grazia.
In onore della Sindaca Lydia Toraldo Serra
La manifestazione, iniziata alle 10:00 nella Sala del Museo Diocesano, è terminata alla 12:30 nella Sala del Municipio di Tropea con lo scoprimento della Targa Celebrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri per onorare il contributo delle prime 10 donne-sindaco elette 70 anni fa, nel primo voto amministrativo del 1946.
Ricordo di tre suore assassinate in Burundi
Nel settembre 2014 a Bujumbura, Burundi: tre missionarie italiane vengono misteriosamente e brutalmente uccise da uomini armati. Unanimi lo sgomento e la commozione. Oggi, la loro casa di Kamenge, nel cuore dell’Africa, è casa di preghiera, chiamata “piccola chiesa della pace e della misericordia”.
Gli occhi di Santa Lucia
Anche se la leggenda degli occhi strappati è priva di fondamento, Santa Lucia è universalmente invocata come Protettrice degli occhi e della vista: ne sono testimoni le tante cliniche oftalmiche dedicate a lei, a partire da quella famosa di Barcellona, e la festa di “Santa Lucia” della Svezia che è un vero inno alla luce.