L’intervista al coordinatore cittadino di FdI Carmine Sicari
“Tropea non ha bisogno di nuovi candidati, ma di una rinascita civica”
Dottor Sicari, Tropea si avvicina a una nuova stagione elettorale. Qual è il suo appello alla città?
«Mai come oggi, Tropea ha bisogno di serietà, consapevolezza e un profondo senso di responsabilità. Prima ancora di parlare di candidature e liste, è necessario fermarsi a riflettere sulla condizione politica e amministrativa in cui versa la nostra città. Non possiamo dimenticare che il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose: un fatto gravissimo che impone a tutti — cittadini, partiti, aspiranti amministratori — una riflessione profonda sul passato e una maggiore attenzione alle scelte future.»
Come giudica l’approccio di alcune forze politiche locali?
«Non si può affrontare un percorso elettorale come se nulla fosse accaduto, né pensare che basti una semplice autocandidatura per risolvere problemi così profondi e complessi. La nostra comunità ha bisogno di persone competenti, libere da condizionamenti, con un reale senso delle istituzioni e del bene comune. Serve un impegno collettivo fondato sui valori della legalità, della trasparenza e della competenza, mettendo da parte personalismi e improvvisazioni.»
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le liste civiche. Che ruolo hanno avuto?
«Tropea ha visto nascere numerose liste civiche, spesso costruite più su un insieme di pensieri e interessi eterogenei che su una visione politica coerente e strutturata. Questo ha frammentato il tessuto politico locale, rendendo difficile costruire percorsi amministrativi solidi e duraturi. Le liste civiche possono essere un valore aggiunto solo se composte da persone qualificate, con esperienze concrete e prive di legami che possano minare la credibilità delle istituzioni.»
Come si pone Fratelli d’Italia in questo contesto?
«Crediamo sia il momento di aprire una nuova fase: una fase in cui la politica torni ad essere luogo di formazione, responsabilità e servizio, e non un semplice contenitore elettorale. Tropea ha bisogno di una classe dirigente rinnovata, capace di rappresentare con dignità una città che merita di ritrovare la propria identità, la propria forza e la fiducia dei cittadini.»
Un appello all’unità, dunque?
«In questo momento delicato, il richiamo più forte che sentiamo è verso l’unità dei cittadini. Non chiediamo alle forze politiche semplicemente di coalizzarsi, né proponiamo etichette o schieramenti a priori. È la comunità tropeana — uomini e donne di buona volontà — che deve assumere un ruolo centrale, mettendo in comune competenze, vissuti, idee e voglia di servizio.»
Cosa chiedete ai cittadini?
«Invitiamo ogni cittadino, ogni associazione, ogni realtà sociale della nostra città a non restare spettatore, ma a diventare protagonista. A contribuire alla scelta di chi guiderà Tropea non in base a promesse effimere, ma alla credibilità, alla preparazione, alla trasparenza. È un momento in cui la scelta individuale ha valore collettivo: la buona amministrazione non è solo obiettivo di un partito, ma impegno di tutti.»
Come immagina il futuro di Tropea?
«Tropea può rinascere solo se tutti insieme, con responsabilità, decidiamo di superare divisioni, rassegnazione e formalismi. Solo con la partecipazione vera dei cittadini potremo restituire al nostro Comune la dignità, lo sviluppo e la serenità che merita. Fratelli d’Italia sarà, come sempre, presente con responsabilità e coerenza, pronta a contribuire a un progetto serio e condiviso di rinascita politica e civile. Perché Tropea non ha bisogno di nuovi candidati, ma di nuove idee, nuovi valori e una vera rinascita civica.»
