Figlio di Dio fatto uomo, permettici di avvicinarci al tuo cuore. Donaci di non crederci grandi nelle nostre esperienze. Donaci, invece, di diventare piccoli come te affinché possiamo esserti vicini e ricevere da te umiltà e mitezza in abbondanza. Noi e il mondo tutto non troveremo né salvezza né pace, se non torniamo a incontrarti di nuovo nella mangiatoia di Betlemme (particolari della tela di Giuseppe Grimaldi nella chiesa del Gesù in Tropea (VV).
Fede e dintorni
Quali auguri a Natale
Auguri di Natale – Se il Natale deve esprimere un’aspirazione di bene e di pace per tutti, allora facciamoli gli auguri, ma con gli occhi lucidi di commozione e di solidarietà verso tutti coloro che la vita costringe a camminare a piccoli passi, o che vengono addirittura risucchiati in vortici di tenebre e barbarie. “Pace in terra agli uomini che Dio ama, e pace a quelli che manifestano buona volontà!”
Piangere assieme per fare spazio all’umanità
«Piangere assieme per fare spazio all’umanità» è stato il tema della cerimonia interreligiosa di martedì sera, celebrata nella “chiesa del ricordo” (Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche) alla quale erano presenti esponenti delle comunità evangelica, cattolica, ortodossa, ebraica e musulmana. – Dal dolore e dal pianto può nascere una nuova umanità.
La Germania è in lutto, il vero nemico dell’uomo è l’uomo stesso
Sfilate di Babbi Natale, corse organizzate, mostre di presepi… serviranno a ricacciare il male nella sua tana? Intanto si manifesta sempre più chiaramente che il vero nemico dell’uomo è l’uomo stesso. Chi lo salverà? Papa Francesco si unisce a tutti gli uomini di buona volontà che s’impegnano, affinché la follia omicida del terrorismo non trovi più spazio nel nostro mondo.
Betlemme. La città del Messia, la “Casa del Pane”
“Felice chi ha Betlemme nel suo cuore, nel cui cuore, cioè, Cristo nasce ogni giorno! Che significa del resto “Betlemme”? Casa del Pane. – Siamo anche noi una casa del pane, di quel pane che è disceso dal cielo.” (S. Girolamo, commento del Salmo 95).
Mani sporche di lavoro
“Ho lavato le mani di mio padre ed anche pulito e ordinato la sua bottega: ora so cosa significa riconoscere e apprezzare. Senza i miei genitori, non sarei quello che sono oggi. Nell’aiutare mio padre, mi sono reso conto quanto difficile e duro è fare qualcosa di mio. Sono giunto ad apprezzare l’importanza e il valore di aiutare la famiglia”.
Il pastore che guarda in cielo
Quel pastore nel presepe che guarda il cielo richiama la vocazione di Abramo: “Esci dalla tua terra…” e diventa un appello a tutti di mettersi in viaggio dopo aver scrutato con meraviglia i disegni di Dio, dove il piccolo diventa immenso.
Quale Natale con Aleppo negli occhi?
Fare Natale è passare dalle tenebre alla luce: ma ci sono tanti che ancora amano le tenebre ed hanno paura della luce!
Il pianto di un Babbo Natale
Un bambino americano, malato terminale, esprime l’ultimo desiderio: vedere Babbo Natale; viene accontentato e muore contento tra le sue braccia. Ed a piangere questa volta è lo stesso Babbo Natale, impersonato da un uomo che il Babbo Natale lo fa per professione.
Verso un vero Natale
Noi, i beneficiari del Natale, abbiamo non solo alcuni motivi, ma un vero e proprio obbligo di festeggiare Lui, nostro Signore, che ha lasciato il suo regno per venire a nascere in una capanna, tra animali, povero tra i poveri, il più umile di tutti. Rallegriamoci e facciamo vera festa: questa è l’ora della sua grazia.
Ricordo di tre suore assassinate in Burundi
Nel settembre 2014 a Bujumbura, Burundi: tre missionarie italiane vengono misteriosamente e brutalmente uccise da uomini armati. Unanimi lo sgomento e la commozione. Oggi, la loro casa di Kamenge, nel cuore dell’Africa, è casa di preghiera, chiamata “piccola chiesa della pace e della misericordia”.
Gli occhi di Santa Lucia
Anche se la leggenda degli occhi strappati è priva di fondamento, Santa Lucia è universalmente invocata come Protettrice degli occhi e della vista: ne sono testimoni le tante cliniche oftalmiche dedicate a lei, a partire da quella famosa di Barcellona, e la festa di “Santa Lucia” della Svezia che è un vero inno alla luce.
Dammi i tuoi peccati
Proprio questo è quello che, oggi il Signore ci chiede: “Coraggio, dammi i tuoi peccati e io ti farò un uomo nuovo e una donna nuova” (Papa Francesco).
Consigli non richiesti con sorpresa
“Mi scusi…ma volevo proprio scoprire chi è che si interessa di me disinteressa-tamente. La ringrazio, mi fa proprio piacere che lei voglia il mio bene, senza interessi… ora colgo l’importanza di ciò che mi dice”.
L’Avvento delle donne di pace
L’Avvento delle donne – In Israele, la Marcia delle donne. Cristiane, ebree e musulmane cantano la preghiera delle Madri: madri e donne di tutte le religioni si ritrovano insieme a cantare, ognuna secondo la sua tradizione e cultura, ma unite dal desiderio di costruire insieme una convivenza possibile. Tempi nuovi. Avvento di pace.
Suore da premio
Suor Maria Dolores Sweeney, insieme alle altre suore, ha rischiato la sua vita per rimanere ed aiutare la comunità devastata dal virus. La suora di Donegal (Irlanda) ha ricevuto il premio dal Presidente della Repubblica per il suo ruolo nel coordinamento della risposta all’epidemia di Ebola in Sierra Leone: “Noi eravamo una squadra. E non avremmo potuto realizzare niente senza la nostra gente locale, le nostre sorelle, e le nostre famiglie e il popolo d’Irlanda”.
Una famiglia tutta per la Chiesa
La Chiesa di Dio vive immersa nella città. — La famiglia Claudio Buccarella (marito, moglie e 7 figli) è molto attiva nelle attività sul territorio che la parrocchia “San Vincenzo Pallotti” vive in un quartiere popolare e periferico di Roma: Pietralata. Una famiglia tutta per la Chiesa, che vive in città.
Un giuramento per l’Immacolata
S. Alfonso fece il giuramento di difendere il privilegio dell’Immacolata subito dopo la sua laurea nel 1713; lo rinnovò da adulto missionario e vescovo. Affidò il suo Istituto redentorista alla protezione dell’Immacolata. – Perciò tutti i Redentoristi, sparsi nel mondo, nutrono un particolare filiale amore verso la Vergine Immacolata. “Lodata sempre sia l’Immacolata Concezione di Maria!”
Quando uccisi la Santa
Alessandro Serenelli: “Maria Goretti, ora santa, fu l’angelo buono che la Provvidenza aveva messo avanti ai miei passi. Ho impresse ancora nel cuore le su parole di rimprovero e di perdono. Pregò per me, intercedette per me, suo uccisore”. (nella foto: Serenelli e Assunta, mamma di Maria Goretti).
Sete di perdono
“Sete di Perdono”, un’antologia di racconti di carcerati: un libro che “gronda” perdono. “Dove c’è una persona che ha sbagliato, là si fa ancora più presente la misericordia del Padre!” (Papa Francesco).