Fede e dintorni

La Chiesa fa la carità con la carità

La bella esperienza di dimostrare che la Chiesa fa la carità con la carità. Don Pietro Sigurani, rettore della Basilica di Sant’Eustachio in Roma, ha ottenuto che ben 12 ristoranti di questa zona esclusiva, nel cuore della Capitale, nella Prima Giornata dei Poveri abbiano aperto le loro porte a 120 bisognosi che hanno pranzato in contemporanea con gli altri 1.500 accolti dal Papa in Aula Paolo VI e i 2.500 suddivisi in mense, seminari e collegi cattolici di Roma. La carità alla fine la vince sempre.

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Martirio e barbarie

La barbarie è stata di casa anche presso i popoli europei: basta leggere i sanguinosi eccidi avvenuti non solo nelle grandi guerre, ma anche nelle rivoluzioni e guerre civili. Storie di odio e barbarie, ma anche di gloriosi martìri a cui sono andati incontro tanti religiosi e semplici fedeli. L’11 novembre 2017 a Madrid beatificati sessanta martiri della guerra civile uccisi perché cristiani.

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Dal recinto sporco

Il vecchio mondo è come uno sporco recinto. Sarebbe bello che finisse lo sporco del peccato e della malignità. Tutti dobbiamo cercare di essere puliti per fare bene quello che dobbiamo fare. Perciò sarebbe bello se, al termine di ogni settimana, ci lavassimo di tutta la sporcizia e cominciassimo la nuova settimana, puliti e rinnovati, portando solo il latte delle virtù e il frutto delizioso del bene fatto.

Attualità Fede e dintorni Necrologio

L’addio a Padre Antonio Fazzalari

Nella chiesa del Gesù in Tropea si sono svolti ieri, 15 novembre 2017, i funerali del redentorista P. Antonio Fazzalari. I funerali sono stati celebrati dal vescovo diocesano Mons. Luigi Renzo con 33 sacerdoti concelebranti, con la partecipazione di molte suore della diocesi e dei parenti del caro estinto, venuti da Cittanova (RC), da Torino e pefino dalla Francia.

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Ci sono anche Rom cristiani

Mercoledì 8 novembre 2017 quaranta zingari ungheresi hanno chiesto a Papa Francesco il sostegno per il restauro del santuario di Csatka, perché diventi sempre più il riferimento spirituale del popolo rom. Un vero appello perché i Rom in tutta Europa riscoprano le loro radici cristiani e si schierino dalla parte dei più poveri tra loro, sostenendoli concretamente.

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Custodire il senso del pudore

Custodire il senso del pudore in una società come la nostra può apparire fuori del tempo, ma restituisce alla persona un alone di dignità vera, profonda, che attira ancora. Papa Francesco non esita a parlare della necessità di recuperare il senso del pudore, ma senza moralismi, e spiega che l’obiettivo finale è quello di inquadrare la sessualità nella logica del dono che si nutre di stima, rispetto, e accoglienza.

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La lezione dell’ostrica con la perla

Le perle sono prodott0 del dolore; sono il risultato dell’ingresso di una sostanza estranea o indesiderata, all’interno dell’ostrica, come un parassita o un granello di sabbia. Le perle sono ferite guarite. Se hai imparato a convivere con il dolore, hai prodotto una perla! In giro ci sono molte “ostriche vuote”, non perché non sono state ferite, ma perché non hanno saputo perdonare, capire e trasformare il dolore in amore.

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I bambini condividono il cibo

Quanto è consolante veder mangiare chi ti ha chiesto del cibo: diventa una sorta di comunione. Ma ahimé! Oggi, se cammini per strada, i “poveri” per lo più ci chiedono soldi per aggiustare i loro problemi. I veri poveri sanno condividere il cibo e rispettarlo, perché qualcuno lo ha preparato e pagato. E invece sono tante le segnalazioni di piatti di cibo distribuiti dalla Caritas o dai Centri di Accoglienza e buttati con un certo disprezzo nei bidoni della spazzatura.

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Il panino al formaggio

“Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”. Questo proverbio ammonisce colui che ha prodotto la causa del proprio danno: costui dovrà prendersela esclusivamente con sé stesso, e non addossare la responsabilità ad altri. Guardare agli altri senza pregiudizi, senza puntare il dito. – Dice Gesù: “La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; 23 ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso” (Mt 6, 22-23).

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Film su uno straordinario perdono

Aprire le porte della propria casa, baciare, fare sedere a tavola con la propria famiglia, mangiare con lui. Com’è umanamente possibile accogliere nella vita e nel cuore l’assassino della propria figlia? Abbracciare le mani macchiate del suo sangue? È il mistero del perdono, il centro del bellissimo film The Heart of a Murderer girato in India dalla regista italo-australiana Catherine McGilvray, sul martirio di suor Rani Maria Vattalil, beatificata sabato 4 novenbre 2017.

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Scherzi di fata

L’amore non piove dal cielo. Bisogna lavorarci, adattarsi. E porsi lo stare assieme come obiettivo di ogni giorno. Nonostante la statistica insegni che ormai quasi un matrimonio su due finisce in divorzio, può accadere anche il contrario. Si può essere innamorati, sempre. Giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ma… le tentazioni vanno tenute lontane.

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Suora del sorriso, martire beata

Celebrata il 4 novembre 2017 in India la beatificazione della martire Suor Rani Maria Vattalil, religiosa della congregazione delle suore clarisse francescane, uccisa nel 1995 da un sicario fanatico indù di nome Samundar Singh, che all’epoca aveva 22 anni. I genitori hanno perdonato l’assassino, anzi lo hanno adottato mentre era in carcere. Anche lui ha atteso con trepidazione questa celebrazione. La mamma di suor Rani Maria ha detto a Samundar Singh: “Tu sei mio figlio. Sono contenta che tu sia venuto”.

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Essere cristiano oggi

Gesù rimprovera gli scribi e i farisei, i capi e le guide del popolo. Non per quello che dicono e insegnano – che va accolto – ma per la loro incoerenza e infedeltà. Sono esigenti, rigidi con gli altri, ma permissivi con se stessi. Gesù Maestro si preoccupava di educare il loro spirito, come oggi si preoccupa di educare il nostro.

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Riconciliarsi per annunciare il Vangelo

C’è sempre spazio alla riconciliazione, anche alla più difficile. Lo scorso 31 ottobre 2017 il mondo cristiano ha potuto ascoltare la Dichiarazione della Celi (luterana) e della Cei (cattolica) a 500 anni dalla divisione. “Riconciliarsi per annunciare il Vangelo” firmata dal pastore Heiner Bludau e Mons. Ambrogio Spreafico, presidente della commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI.

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Giorno dei defunti – Speranza di risurrezione

Dice Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno”. (Gv 11,25-26) – I cristiani oggi fanno preghiere e gesti sacri per intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che li hanno preceduto nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della risurrezione.

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La notte dei Santi

Anche quest’anno niente streghe, zombies, scheletri e zucche intagliate: la notte fra il 31 ottobre e il primo novembre sarà per giovani e adolescenti la “Notte dei Santi”. Si moltiplicano le iniziative promosse dalle diocesi italiane con l’obiettivo di recuperare, in particolare fra i giovani, il vero significato della festa di Ognissanti.

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Fede e fiabe

La storia di “La principessa e il ranocchio” intende comunicarci che Gesù ha ridato dignità alla persona offesa, emarginata, rifiutata, mettendo in gioco la sua credibilità nell’assumere la condizione di “peccatore e maledetto da Dio”… Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. (Is 53,3-5)