Cultura e Società Letti per voi

C’eravamo tanto a(R)mati

Presentazione della seconda edizione

A Tropea Solinas, Cabona, Baldrighi, Manuel Grillo e Piero Sansonetti

Tavolo relatori
Tavolo relatori

Giovedì 29 settembre, a Tropea, vi è stata l’ultima tappa della presentazione del libro “C’eravamo tanto a(R)mati”, incontro che ha dato vita ad una interessante serata. Oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale nelle persone del vice sindaco Massimo L’Andolina e dell’assessore alla Cultura Lucio Ruffa, i due relatori Maurizio Cabona, giornalista e critico cinematografico, Stenio Solinas, giornalista e scrittore, l’editore Manuel Grillo per la Settecolori, Piero Sansonetti, Direttore di Calabria Ora, e la moderatrice Luciana Baldrighi, giornalista e scrittrice, i quali si sono confrontati conducendo il pubblico presente ad una riflessione oggettiva e di valutazione del clima socio politico degli anni settanta attraverso, appunto, le pagine di questo libro. “I racconti dei 25 narratori oltre ad essere testimonianza diretta del clima di quegli anni, sono pagine di qualità letteraria molto alta” ha detto Solinas, come il racconto di Isotta o quello di Mughini, quest’ultimo molto apprezzato anche da Sansonetti, il quale si è detto affascinato dallo scritto in questione. Il direttore di Calabria Ora con la sua solita carica dialettica ha tenuto alta la discussione, imbastendo un confronto con i presenti ed esponendo quello che è il suo pensiero sui mali di questa Sinistra Italiana di cui si sente figlio proprio sin dagli anni settanta: “La Sinistra oggi non riesce a produrre pensiero politico, non riesce a progettare e programmare il suo ed il nostro futuro come cittadini, così come ricordo avveniva in quei anni ad esempio con il Piano ’80;… il valore dell’Antifascismo ha finito per logorare la stessa Sinistra, valore assoluto che sembra averla assorbita del tutto – continua Sansonetti nei suoi interventi- nel momento in cui nel linguaggio politico si usa il prefisso Anti si corre il rischio di cadere nell’intolleranza e nella mancanza di contenuti progettuali”. La serata si è conclusa con un ricordo di Pino Grillo fondatore della casa editrice Settecolori che ebbe il “coraggio” di investire nella prima edizione dell’opera con la passione che lo contraddistingueva. Era, infatti, il 1984 quando uscì la prima edizione, particolare proprio perché si presentava come una piattaforma di incontro tra persone che fino a pochi anni prima si trovarono, per ideologie diverse, cultura ed educazione contrapposte, al di qua ed al di là di barricate issate per modificare, migliorare, stravolgere quella che era la società di allora. Un libro che racchiudeva i racconti di gente di destra e di sinistra, che non parlava più il linguaggio ideologico degli anni sessanta, ma quello più normale della narrazione di vite comuni, del privato, delle esperienze quotidiane, di pensieri e sensazioni, anziché della militanza politica o partitica. Fu, forse, un esperimento editoriale e letterario a quei tempi, idea illuminata di Stenio Solinas e Maurizio Cabona per dimostrare che ad idee diametralmente opposte, chi non cadeva nell’esasperazione dell’estremismo e soprattutto della violenza, poteva partecipare ad un confronto civile in uno spirito costruttivo che facesse dimenticare una volta per tutte gli anni di piombo. Le diverse testimonianze biografiche degli “attori protagonisti” invitati a prendervi parte alla costruzione del libro, contribuiscono ad offrire una sorta di documentario su quegli anni, con testimonianze e “prese dirette” effettuate da orizzonti diversi e per questo più validi nel fornire una visione più globale e veritiera: Giampiero Mughini, Massimo Cacciari, Stella Pende, Francesco Guccini, Diego Gabutti,Claudio Scorretti, Luigi Filippi, Oliviero Beha e Alberto Camerini, Sergio Carrara e Pietro Grassi, Umberto Croppi e Adolfo Morganti, Raffaello Belcaro e Massimo Greco, Roberto Bassi e Armando Torno, e poi Massimo Fini, Stella Pende, Armando Torno, Enrico Nistri, Paolo Isotta, Gianni Rivera e Giordano Bruno Guerri, gli ospiti autori dell’opera “C’eravamo tanto a(R)mati”. Sono venticinque storie diverse, per estrazione, esperienze, formazione tutte accumunate dalla speranza di cambiare, col proprio piccolo contributo, l’Italia di allora. Il libro è stato presentato in molte città, tra Sicilia e Calabria, e nel 2014 si prevede la terza edizione con l’inserimento di nuovi commenti all’opera originaria.

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Caterina Sorbilli
Docente nelle scuole del I ciclo, collaboratrice storica di Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritta all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.