Fede e dintorni

Chiamata ad essere la Madre del Messia

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Chiamata ad essere la Madre del Messia.

– La quarta domenica di Avvento Anno_C ci presenta Maria di Nazareth, che  per la sua fede è diventata la “Madre del mio Signore”. Così la saluta Elisabetta. – Maria è colei che in modo più profondo e misterioso ha collaborato all’Incarnazione.
– La persona di Maria, la sua fede, il suo “sì”, la sua maternità, sono le vie scelte da Dio per fare visita ai suoi e portare la salvezza a tutti gli uomini.
– Maria è la più profonda e più radicale via dell’Avvento. Si capisce la ragione della visita a sua cugina Elisabetta. Ella si dirige rapidamente verso il villaggio in Giudea, perché la grazia ricevuta da sua cugina Elisabetta, che diventerà mamma, la riempie di gioia. Il suo saluto ha un effetto meraviglioso su Elisabetta e sul bambino. Tutti e due si impregnano di Spirito Santo. Elisabetta riconosce in Maria “la Madre del suo Signore”.
– Meraviglie di Dio in due mamme e due bambini che si incontrano.
– Oggi guardiamo a lei che accoglie il dono di essere Madre del Salvatore, correndo a servire la cugina Elisabetta. – Maria, donna della fede, ci aiuti ad accogliere il Signore, dono del Padre, imparando a donare. 

Dal Vangelo di questa domenica (Lc 1,39-45).
♦ In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

L’obbedienza della fede.
Il profeta Michèa (I Lettura) preannuncia che il Cristo, il Salvatore d’Israele, proviene dalla stirpe di Davide e da Betlemme. A Betlemme (“casa del pane”) nascerà il Capo-Pastore del popolo di Dio, colui che è la nostra pace.
Maria, all’arcangelo Gabriele che le recò il lieto annuncio della sua divina maternità, rispose con il suo «Eccomi».
Ed ella, portando in grembo il Bambino Gesù, visita la cugina Elisabetta, che attendeva la nascita del precursore del Signore, san Giovanni Battista che, colmato di Spirito Santo, sussulta percependo misteriosamente la presenza del Signore nel grembo di Maria.
Elisabetta, animata dallo Spirito Santo, proclama Maria benedetta fra le donne e benedetto il frutto del suo grembo, Gesù, e beata per aver creduto (Vangelo).
La lettera agli Ebrei ci presenta il mistero di Gesù Cristo, il Figlio del Padre che si fa carne per opera dello Spirito nel grembo di Maria Vergine, compiendo la volontà del Padre che lo ha mandato in mezzo a noi per salvarci e santificarci per mezzo dell’offerta sacrificale del suo Corpo, fatta una volta per tutte (II Lettura).
L’Eucaristia è il sacramento del Corpo donato e del Sangue versato di Gesù, nato da Maria.
(don Francesco Dell’Orco).

Per la preghiera.
O Dio, per attuare il tuo disegno di amore hai scelto una umile figlia di Sion, che ha aderito pienamente al tuo volere. La Chiesa, imitando l’obbedienza del tuo Figlio, si offra a te in perenne cantico di lode.
♦  O Padre, fa che come Elisabetta ci possiamo stupire ancora oggi per il bambino che Maria porta in grembo, che e rende testimoni di una gioia incontenibile.
Signore Gesù, la tua scelta di farti uomo rimane per noi incomprensibile. Rendici tuoi testimoni nel mondo diventando autentici figli di Dio.
Signore Gesù, ti preghiamo:Vieni nella nostra vita, perché con spirito di servizio e di povertà possiamo comunicare la gioia che tu ci porti..
Spirito Santo, tu hai santificato il grembo di Maria e di Elisabetta: concedi a coloro che non conoscono il Vangelo la fede, la speranza e la gioia che ci porta il nostro Redentore.
Spirito Santo, illumina i responsabili delle nazioni, perché riconoscano il valore fondamentale della persona umana rivelato da Cristo.
Trinità santissima, benedici tutte le mamme in attesa, perché siano consapevoli di portare in grembo un membro dell’unica famiglia umana creata, redenta e santificata dal tuo amore infinito.
Amen.

L’uomo, per nascere, ha bisogno di una donna che lo partorisca. Anche per il Messia sarà così. E questa donna sarà Maria, scelta da Dio e invitata con lo speciale annuncio dell’Angelo. Maria condivide con Elisabetta la gioia della salvezza. Due donne si incontrano e condividono la gioia della vita nascente. Anche noi siamo chiamati a vivere la gioia che Dio ci dà e a donarla all’umanità che incontriamo, con i piccoli o grandi gesti di una santità concreta quotidiana. – Santa Maria, donna della fede, aiutaci ad accogliere il Signore, dono del Padre, imparando a donare gioia e solidarietà.

Condividi l'articolo