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Vallone: “Repice tornatene a Torino!”

Comizio sul Porto, nessun colpo di scena: solo antiche contrapposizioni

Il sindaco fa la cronistoria sulla questione porto e apre alla possibilità di un’internalizzazione a guida Vallone

Il Sindaco Gaetano Vallone con Il vice Massimo L'Andolina - foto Libertino
Il Sindaco Gaetano Vallone con Il vice Massimo L’Andolina – foto Libertino

Questa sera a Tropea, in Piazza Ercole, intorno alle 18,30 si è tenuto il comizio del Sindaco Gaetano Vallone, con l’intento di spiegare ai tropeani, attraverso una cronistoria, la vicenda del porto di Tropea.
Il Sindaco ha esordito narrando della costituzione della Società Porto Spa (a capitale misto pubblico/privato) avvenuta nel 2001, fino allo sgombero della stessa Società con Ordinanza urgente e contingente n.21 del giorno 15 Settembre 2012.
Sul balcone accanto al sindaco, presenti anche il Vice-Sindaco L’Andolina, Lucio Ruffa, Giuseppe De Vita, Vito Piccolo, Mario Sammartino, Saverio Caracciolo, Massimo Pugliese e Gaetano Lo Scalzo.
La vicenda sulla gestione e manutenzione del porto di Tropea appare molto intricata, a causa soprattutto del ribaltamento del risultato elettorale che ha comportato stravolgimenti repentini degli indirizzi politici e causando, come prevedibile, danni agli interessi della collettività che oggi si ritrova impossibilitata a godere a pieno dei servizi portuali e chissà per quanto tempo ancora.
Il Sindaco benché si sia sforzato di fornire quante più spiegazioni possibili, è stato impreciso nel passaggio in cui ha tentato il non facile conteggio degli utili che il porto avrebbe percepito negli anni passati.

Il comizio di Gaetano Vallone in Piazza Ercole del 24-09-2012 - foto Libertino
Il comizio di Gaetano Vallone in Piazza Ercole del 24-09-2012 – foto Libertino

Vallone ha ribadito con chiarezza l’indirizzo politico perseguito dalla sua amministrazione e cioè l’aver fatto il possibile per tentare la transazione con la Società Porto , in quanto la soluzione più celere e vantaggiosa economicamente. Indirizzo politico contrastante con quello portato avanti dal gruppo “Passione Tropea” che, invece, aveva tentato di internalizzare la gestione del porto.
Secondo quanto affermato dal Sindaco, scegliere di avviare un bando pubblico europeo, soluzione prospettata dalla Regione Calabria quale ente tenuto a dare l’assenso finale sulla questione porto, in questo momento non porterebbe grandi vantaggi alle casse comunicali perché: “Dal canone annuo che la società vincitrice del bando verserebbe al Demanio -spiega Vallone- solo il 30% andrebbe nelle casse della Regione Calabria, la quale a sua volta verserebbe il 15% al Comune di Tropea”.
Ma c’è stato spazio nel comizio anche per fomentare le solite contrapposizioni tra Valloniani e Repiciani che, forse, non appassionano più i cittadini stanchi di assistere al solito teatrino e che invece vorrebbero risposte chiare e assunzioni di responsabilità da parte della classe politica. Il pubblico tropeano seppur numeroso nella fase centrale del comizio, infatti, non si è fatto trascinare ed ha preferito la neutralità agli antichi schieramenti.
Vallone per concludere ha dichiarato di essere stato aspramente contrastato da Repice mentre tentava a tutti i costi la transazione; ed addirittura ha invitato l’ex Sindaco ad andare via da Tropea e tornare a Torino (facendo riferimento al passato incarico di Repice come segretario generale del Comune di Torino).
Al termine del comizio, il Sindaco ha lasciato aperto lo spiraglio per un’ internalizzazione a guida Vallone se il Consiglio di Stato dovesse dare parere favorevole in tal senso.
Un ruolo cruciale nella vicenda appare dunque essere stato quello della Regione Calabria con a capo il Presidente Giuseppe Scopelliti del cui schieramento politico, paradossalmente, fanno parte sia Vallone che Repice. Forse è vero che “i panni sporchi si lavano in casa propria”? Staremo a vedere.

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