Fede e dintorni

Il bambino in un campo di grano

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Il bambino in un campo di grano.

Da sempre facciamo esperienza che l’unione fa la forza e che da soli riusciamo a fare ben poco. Eppure la tentazione perenne del fai-da-te sembra tenere lontano molti dal fare qualcosa di buono, con la scusa-alibi, come dice un detto popolare:  “meglio soli, che male accompagnati”: vado in chiesa quando non c’è nessuno… prego da solo, perché prego meglio… il bene lo faccio da me, perché non mi fido degli altri… – Noi vediamo, soprattutto quando ci sono emergenze e calamità, come sia necessario aver fiducia l’uno dell’altro e mettere insieme le risorse per venire in aiuto di chi rimane vittima di situazioni disastrose. La gioia che caratterizza il felice risultato raggiunto è garanzia che questa è la strada da percorrere. Solo che… non bisogna aspettare che arrivino calamità e disastri, ma che l’unione di forze diventi stile di vita quotidiano. E in questo, se osserviamo il comportamento degli animali (formiche, api, animali in branco), riceveremo interessanti lezioni.

Una volta una mamma fu chiamata a lavorare in un grande campo di grano, che era ormai vicino al raccolto.
♦ Siccome non aveva nessuno a cui lasciare il figlioletto di tre anni, lo portò con sé.
Ma, a causa del pesante lavoro, successe che si dimenticò di lui e il bambino si perse in mezzo al grande campo di grano.
La mamma era disperata. C’erano quattro persone che lavoravano lì. Tutte si posero a cercare il bambino.
♦ Ma il tempo passava, la sera sopraggiungeva, e niente.
La madre diventava sempre più angosciata, anche perché il tempo andava sul freddo e il bambino non aveva indumenti adatti.
Chiamarono altre persone e tutte cercavano il bambino.
Ad un certo punto, un signore disse: “Noi stiamo passando in zone in cui altri sono già passati, e ci sono spazi in cui nessuno finora è passato. Prendiamoci per mano, facciamo una catena e camminiamo da un capo all’altro attraverso il campo di grano. Certamente troveremo il bambino”.
♥ In effetti, pochi minuti dopo, il bambino fu trovato. Era disteso per terra e dormiva, perché si era stancato di andare in cerca della mamma.

♥ Quanto è importante la vita della comunità! Un popolo unito non resterà mai vinto. Da soli avviene il contrario, i nemici facilmente ci vincono.
♥ Nella Comunità, oltre a superare le situazioni, rendiamo testimonianza a Gesù Cristo, che disse: “Padre, che tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21).  E così adempiamo il desiderio di Gesù: “Venga il tuo regno”.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Da sempre facciamo esperienza che l’unione fa la forza e che da soli riusciamo a fare ben poco. Eppure la tentazione perenne del fai-da-te sembra tenere lontano molti dal fare qualcosa di buono, con la scusa-alibi, come dice un detto popolare, “meglio soli, che male accompagnati”. Cercare l’unione di forze deve diventare stile di vita quotidiano e non manifestarsi solo in tempi di disastri. E in questo, se osserviamo il comportamento degli animali (formiche, api, animali in branco), riceveremo interessanti lezioni.

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