Fede e dintorni

Il peso dello zaino

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Il peso dello zaino.

– “Il peso dello zaino” è il titolo di un romanzo di Giulio Bedeschi che si integra con l’altro, “Centomila gavette di ghiaccio”, per narrare il rimpatrio dei superstiti Alpini in Italia al temine della guerra, proprio durante il dramma dell’8 settembre.
– Noi qui prendiamo a prestito il titolo per evidenziare il fatto che nella nostra vita una certa ansia ci fa caricare inopinatamente di pesi, che ostacolano il nostro cammino, mentre un po’ di saggezza raccomanda di portare solo l’essenziale.
– Tutti abbiamo davanti agli occhi viaggiatori e turisti “alla Fantozzi”, carichi di bagagli cedere sotto il loro peso.
– I camminatori esperti, invece, sanno che, se si vuole arrivare alla meta da raggiungere, bisogna portare solo l’essenziale per procedere nel cammino.
– Lo stesso Gesù raccomandava ai discepoli mandati ad annunziare il vangelo: “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone…” (Mt 10,9-10).

Una volta un uomo doveva fare un lungo viaggio e vi si preparò per bene.
♦ Per affrontare il sole, la pioggia e il freddo, si fornì di nuove scarpe, nuovi vestiti e nuovo cappello…
Decise di acquistare questi oggetti prendendo prodotti nuovi e resistenti. E si fornì anche di un bel po’ di soldi per eventi imprevisti.
Quindi si mise lo zaino in spalla e partì.
♦ Lungo la strada, dopo alcune ore, si sentì esausto per il peso del suo zaino.
Le scarpe, i vestiti e il cappello che indossava gli davano abbastanza fastidio e i piedi gli facevano molto male… E c’era ancora molta strada da fare.
♥ Silenziosamente, l’uomo concluse: “Se avessi calzato le mie scarpe nuove molto tempo prima, adesso si sarebbero consumate, ma i miei piedi sarebbero rimasti sani”. Lo stesso considerava per i vestiti e per il cappello.
E infine riconobbe: alcuni suoi amici gli volevano essere vicini nel viaggio, accompagnarlo, ma egli preferì camminare da solo. E solo restò, sconfitto dalla sua superficialità.

I nostri amici non vogliono far parte solo del nostro zaino. Vogliono esserci di aiuto!
♦ “Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele, non c’è prezzo, non c’è peso per il suo valore. Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore”. (Sir 6-14-16)
♦ E c’è la Madonna. Maria è chiamata con mille nomi. Quindi possiamo chiamarla la Signora della vigna, dell’ulivo, del mare e dei monti. Sarà la nostra compagna di viaggio!

(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Nella nostra vita una certa ansia ci fa caricare inopinatamente di pesi che ostacolano il nostro cammino, mentre un po’ di saggezza raccomanda di portare solo l’essenziale. – Tutti abbiamo davanti agli occhi viaggiatori e turisti “alla Fantozzi”, carichi di bagagli cedere sotto il loro peso. – I camminatori esperti, invece, sanno che, se si vuole arrivare alla meta da raggiungere, bisogna portare solo l’essenziale per procedere nel cammino. – Lo stesso Gesù raccomandava ai discepoli mandati ad annunziare il vangelo: “Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone…” (Mt 10,9-10).

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