Fede e dintorni

Il troppo zelo può guastare?

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Il troppo zelo può guastare?

Ogni giorno del nostro cammino di vita facciamo esperienze diverse e incontri diversi, che ci possono arricchire o mettere in guardia. Santoni, guaritori, profeti, integralisti e radicalizzati improvvisati non mancano alla varia tipologia di personaggi che affiancano il nostro cammino spirituale. E siamo contenti quando qualcuno viene smascherato. Molti così decidono di fare da sé, altri chiedono consiglio e si affidano a chi infonde loro fiducia.
– E’ Cristo il nostro Maestro, Lui solo fa testo, e celo dice chiaramente: “… perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli” (Mt 23,8)… “Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono” (Gv 13,13). – Soprattutto stare attenti di vuole farci terra bruciata col nostro passato, che invece ha bisogno di redenzione e non di fuoco inceneritore. Diffidiamo di chi si mostra troppo zelante e non ha rispetto delle nostre radici.
– Signore, liberaci dagli zelanti interventisti, pronti a sradicare tutto ciò che non rientra nel loro modo di vedere le cose. – La gustosa storia di oggi, oltre al sorriso, ci rechi una opportuna riflessione.

Il tagliaboschi del Sahara.
Una volta un uomo con un’ascia sulle spalle bussò alla casa di una vedova residente in una campagna del Brasile.
Ella aprì e l’uomo le disse: “Sono un taglialegna e cerco lavoro. Lei ce n’ha?
Lei rispose: “Oh, sì! Lo vede quel boschetto laggiù? Vorrei abbatterlo. Per quanto è disposto a fare il lavoro?”
Il taglialegna guardò il boschetto e disse:” Duecento reais” (circa 50 euro).
E lei: “Bene, molto economico! D’accordo. Può fare il lavoro”.
L’umo andò al lavoro. Poche ore dopo tornò e disse alla donna: “Tutto fatto. Può darmi i soldi.”
La donna, meravigliata, disse: “Ma è stato proprio veloce!” Guardò la siepe e vide che il boschetto era già tagliato. Non era rimasto neppure un cespuglio in piedi.
La donna pagò per il lavoro e poi gli disse: “Veda, ho un vicino qui che ha anche lui qualcosa da tagliare”.
Disse al taglialegna come arrivarci e lo congedò.
Quando arrivò, l’altro residente disse: “Sì, gli alberi che voglio far tagliere sono quelli lì. Per quanto fa il lavoro?”.
Il taglialegna guardò e disse:” Centocinquanta reais” (circa 40 euro).
“Molto economico! – disse – fa’ il tuo lavoro”.
Il taglialegna cominciò. Due ore dopo tornò e disse: “Tutto pronto, può darmi i soldi”.
Il residente si meravigliò…  e volle controllare. In effetti non c’era neppure un cespuglio in piedi.
Pagò il taglialegna e poi gli chiese: “Dove ha imparato così bene il mestiere?”
Il taglialegna rispose: “Nel Sahara. Io vengo da lì. Avendo scoperto che non c’erano più alberi da tagliare, sono venuto qui in Brasile”.
Ecco spiegato il perché il Sahara è diventato un deserto. Un taglialegna troppo zelante.

E il nostro paese? Questo taglialegna potrebbe abbattere anche i nostri verdi boschi. Facciamolo tornare nel suo paese, mentre siamo ancora in tempo. E non accettare che nessun taglialegna sahariano venga a lavorare sulle nostre terre, anche se questo taglialegna è in mezzo a noi.
Possa Dio aiutarci a preservare la nostra natura, poiché in essa è la nostra vita.

Ogni giorno del nostro cammino di vita facciamo esperienze diverse e incontri diversi, che ci possono arricchire o mettere in guardia. Santoni, guaritori, profeti, integralisti e radicalizzati improvvisati non mancano alla varia tipologia di personaggi che affiancano il nostro cammino spirituale. – E’ Cristo il nostro Maestro: “Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono” (Gv 13,13). – Soprattutto stare attenti di vuole farci terra bruciata col nostro passato, che invece ha bisogno di redenzione e non di fuoco inceneritore. – Signore, liberaci dagli zelanti interventisti, pronti a sradicare il nostro passato e le nostre tradizioni.

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