Politica

Incontro “Tropea: quale futuro?”

Positivo il primo incontro organizzato dall’Atos

Centrale la possibile candidatura di Angela Napoli

Logo dell’Associazione che ha promosso l’incontro

Il primo incontro organizzato dall’Atos, Associazione tropeana operatori stampa, può considerarsi riuscito. Erano presenti molti politici locali, anche se non tutti coloro i quali erano stati invitati ad intervenire. Il criterio seguito dagli organizzatori è stato  molto semplice, cioè quello di invitare a partecipare ad un dibattito, moderato dalla giornalista Concetta Schiariti, tutti gli attuali candidati a sindaco e gli ex sindaci della città, assieme a tutti quelli che hanno ricoperto o ricoprono cariche di consigliere provinciale e a chi si è già fatto avanti come candidato per il Consiglio comunale. L’ordine di intervento è stato preparato in base a quello alfabetico.

Tra i candidati a sindaco si è registrata la presenza di Antonio De Luca, che però, durante il suo intervento, ha precisato di essere presente in qualità di cittadino attivo che attraversa una fase di riflessione. Facendo quindi un passo indietro rispetto alla sua candidatura lanciata con un video da queste pagine qualche tempo fa, Antonio De Luca, si dice comunque pronto ad appoggiare «la prossima amministrazione comunale, che si troverà ad affrontare problemi molto seri, primo fra tutti la mancanza di scuole». De Luca ha inoltre affermato che «in questa città vi è stato un malgoverno durato anni e anni». Assente il candidato a sindaco Gaetano Vallone, i consiglieri provinciali Macrì e Vecchio e gli ex consiglieri provinciali Del Vecchio e Orfanò, mentre tra gli ex sindaci erano presenti Antonio Euticchio, Egidio Repice, Antonio Interdonato e Peppino Romano.

Euticchio, riconoscendo che da incontri come questo potranno nascere discussioni utili a raggiungere la formazione del nuovo Consiglio comunale, ha esordito con un quesito: «Perché le amministrazioni finiscono e finiscono pure male?». Il motivo delineato è che «le maggioranze non nascono più nell’ambito dei partiti, ma per associazioni di cittadini, che poi, quando devono amministrare, litigano». Le liste, insomma, sono prive di quell’amalgama rappresentata dai partiti, per questo «bisogna smetterla con le liste civiche e tornare alle liste formate dai partiti, con due forti aggregazioni, una di centro sinistra e una di centro destra, ritrovando i motivi per stare assieme e discutendo anche aspramente». Secondo Euticchio «ormai è finito il periodo in cui i partiti sono stati messi alla gogna», e mentre  «le liste civiche sono un’ottima macchina per vincere», non lo sono  «per amministrare». Secondo l’ultimo sindaco di Tropea, lo scontro «non deve più essere fra persone, ma fra partiti, perciò ben venga La Napoli». Chiusa questa parentesi, il dottor Euticchio ha poi parlato dei problemi economici che attendono i futuri amministratori, quei problemi con i quali ha dovuto fare i conti lui: «I soldi al Comune di Tropea li danno, ma sono finalizzati alle opere; quindi il problema finanziario dell’ente resterà sempre». Tra i tanti esempi riferiti alla sua esperienza, ha menzionato poi la questione del parcheggio in località Contura, per il quale «In gennaio ci saranno chiesti 2 milioni di euro». In conclusione, Euticchio ha menzionato pure «il problema dell’apparato burocratico del Comune di Tropea, per lo più incapace ed inefficiente».

Anche l’ex sindaco Intedonato è intervenuto al dibattito, con un contributo focalizzato su problematiche che si trascinano da molto tempo. «Sono fuori dalla politica dal 1992» ha esortito Interdonato prima di fare un’analisi su Tropea: «Questo è un paese di 7mila abitanti, ma con i problemi di una città, che d’estate conta 30mila presenze». Nonostante questo, però, «le tasse vengono pagate solo da 7mila residenti» e quindi è difficile garantire i servizi con il contributo di pochi. «Fare il Sindaco di Tropea – ha proseguito Interdonato – significa fare il sindaco di un comune di rinomanza internazionale, ed è una soddisfazione, ma noi sappiamo che qui mancano le regole, specialmente per il territorio». Inoltre «manca un piano merceologico, un piano del traffico, un piano spiaggia ed infine un piano regolatore, che è il motore dell’economia».

Altro ex primo cittadino di Tropea che ha partecipato all’incontro dell’Atos è stato Egidio Repice, che ha lanciato un appello alla gente di tornare ai partiti. «Dopo la ricostituzione dei partiti la gente vuole partecipare» ha spiegato, quindi «Bisogna ritornare ai partiti, anche se oggi nei partiti comanda il vertice, e manca il contributo della base». Perciò, secondo il presidente dell’UdC locale, «Oggi il popolo è spogliato dei suoi diritti».

La giornalista Concetta Schiariti, moderatrice dell’incontro organizzato dall’Atos

A quanto pare, quindi, L’UdC «è pronto a dare l’appoggio alla lista che vuole il cambiamento, bisogna solo fare uno sforzo e trovare un uomo che sia la sintesi delle varie forze». Per Repice, «visto che Tropea è un paese turistico, vanno fatti progetti che le diano tale funzione, ma alla fine anche il sorriso dei commercianti è importante». Solo così, infine, «troveremo la capacità di risorgere».
Ultimo in ordine di intervento tra gli ex sindaci è stato Peppino Romano, che ha ricordato ai presenti come «Questa città vada amata, perché è un gioiello» e in quanto tale «va salvaguardato, con le sue spiagge, i panorami, il centro storico e i dintorni di Tropea». Romano ha quindi parlato di una nuova realtà più ampia su cui lavorare, che oltrepassi i confini di Tropea e comprenda tutti i paesi del comprensorio, da quelli della costa a quelli del Poro. «Ognuno – ha poi detto Romano – deve prima assumere le proprie responsabilità e poi attribuirle agli altri». Su questa affermazione Romano è tornato in conclusione, spiegando che «Chi ha amministrato ha le sue colpe, io sono conosciuto per essere quello della mondezza, anche se si dovrebbe parlare per tre giorni per spiegare perché si sono verificate certe situazioni, allo stesso modo oggi c’è il problema dei depuratori». Sul piano dell’economia, invece, per Romano quella «di Tropea è invidiata nel resto della Calabria, ma qui servono regole chiare». Commentando inoltre il discorso sui personalismi in politica e alcuni passaggi fatti in precedenza da Repice, Romano ha affermato che «su alcuni problemi non bisogna dividersi in fazioni, alcune questioni non riguardano l’una o l’altra fazione politica». Per quanto riguarda la nomina del sindaco, infine, anche Romano è dell’idea che «si potrebbero fare le primarie».

Quella di individuare il futuro sindaco di Tropea, comunque, pare essere il filo conduttore della serata. A difendere la candidatura dell’onorevole Angela Napoli è stato, per primo, Carmine Adilardi, che con il suo intervento aveva aperto la serata. Adilardi ha ricordato che alle spalle di questa candidatura vi è un lungo lavoro fatto in sordina da un comitato appositamente costituito, che lavora a questo progetto sin dalla comparsa del primo articolo della serie “AAA cercasi sindaco”. «La candidatura della Napoli – ha infatti affermato – è una cosa seria, non è una bufala. Questa candidatura la dice lunga sulle problematiche del nostro territorio» Ma perché si possa realizzare, c’è «bisogno di sostegno e di un gruppo che le consenta di lavorare».

Il tavolo dei relatori con il pubblico – foto Libertino

Secondo Adilardi «la Napoli è innamorata di Tropea» ed è «una persona esterna» che però «al nostro ambiente può fare molto bene». Ma solo se «tutti siamo d’accordo possiamo chiedere a viva voce di votare per la Napoli, perché ha bisogno di sentirsi accettata e di percepire che la gente la vuole». Durante tutta la serata, inoltre, la moderatrice ha ricordato il sondaggio lanciato da Tropeaedintorni.it per esprimere un parere su questa candidatura.

Subito dopo Adilardi, il secondo a intervenire era stato Michele Accorinti, ex assessore alla cultura che ha palesato l’intenzione di candidarsi alle prossime consultazioni. Per l’avvocato Accorinti «le maggioranze cadono perché al loro interno non vi è unità di intenti», per questo motivo «questa deve essere la priorità reale e non un insieme di slogan». Accorinti ritiene necessario, cioè, «ascoltare le necessità dei cittadini, guardare veramente al bene comune, per il quale bisogna far rispettare le regole, curare principalmente l’ordinario, i problemi quotidiani». Anzi, ribadendo il concetto, il segretario dell’UdC ha aggiunto: «al primo punto dell’agenda va messo il rispetto delle regole».

Anche l’architetto Giuseppe Lonetti, che è stato di recente riconosciuto come uno dei Commissari del Pdl a Tropea, ha partecipato all’incontro. L’ex segretario cittadino di Forza Italia ha spiegato che verrà affiancato nella direzione del Pdl cittadino da Debora Valente, in qualità di rappresentante scelta dal gruppo di An. Commentando alcune assenze, il neo commissario ha affermato: «Mi meraviglio che manchino testimoni importanti per il dibattito», perché a suo avviso «la comunità va continuamente aggiornata sul suo futuro». Rispondendo ad alcuni interventi precedenti, il docente universitario ha spiegato che «Il problema non è tanto il piano regolatore, quanto il fatto che oggi manchino i luoghi dove dibattere». Secondo l’analisi del neo commissario del Pdl «l’istanza dei giovani è importante, perché è un sintomo della comunità che si pone il problema dell’avvicendamento». Dopo qualche anno dai miglioramenti del 1992, infatti, per Lonetti «non c’è stato mai un momento di discussione, né una vera successione» e seppure «la presenza di ben 32 associazioni ci fa capire che il territorio è vivace, che la gente vuole partecipare» in effetti «a Tropea non serve uno Sgarbi» anche se va bene «la Napoli e le tante persone attorno a lei». Tropea, infine, deve riacquistare per il visitatore quegli elementi che la avevano resa attraente, perciò «ha bisogno di un maquillage complessivo, in quanto l’aspetto esteriore è importante e deve essere soddisfatto». Facendo un esempio su quest’ultimo punto, Lonetti ha detto: «i commercianti, in 30 anni da quando sto qui, non hanno mai cambiato l’aspetto estetico delle loro attività».

Prima di concludere, la coordinatrice ha letto i comunicati del gruppo “Pubblicamente”, che non ha mandato propri rappresentanti a partecipare al dibattito, come si era pensato in un primo momento, e di Lucio Ruffa, che si è scusato per l’assenza. Inoltre, vista la presenza nel pubblico di vecchi e nuovi volti della politica cittadina, come Pasquale Vasinton, Nino Valeri, Pino Mazzitelli, Pasquale Scordo, Cristian Saturno e Carmine Sicari, ha esteso al pubblico la facoltà di parlare. Tra tutti è voluto intervenire Simonelli, che ha chiesto ai componenti dell’Atos, in qualità di rappresentanti delle varie testate giornalistiche locali e regionali, di raccontare «La politica portandola ad un livello basso, perché non tutti leggono i giornali» e inoltre «si ha difficoltà a comunicare con la gente». Simonelli ha infine affermato che «Tropea non si amministra spostando i tavolini, ma vi sono problemi di cui non si parla più: come l’ufficio postale, che un tempo era aperto anche il pomeriggio ed ora è aperto solo di mattina, o i treni, che non fermano più a Tropea». Anche il preside Taccone – morìas encòmion -, tra l’ilarità e lo stupore dei presenti che però lo hanno incoraggiato a parlare, ha tirato fuori un discorso preparato a casa e, riallacciandosi ad alcune parole di Lonetti, ha sottolineato come purtroppo «a Tropea i giovani, privi di una adeguata educazione e di una giusta guida all’interno della famiglia, sono sempre più esposti al rischio di essere in balia della mafia».

Per la quantità e la qualità degli interventi, questo primo incontro organizzato dall’Atos può di certo ritenersi un momento utile al dibattito politico in città, che ormai da troppo tempo sembrava essersi spento. La poca gente accorsa ad ascoltare, del resto, dimostra che tra i politici e i cittadini c’è diffidenza. L’auspicio che accomuna tutti gli intervenuti, però, pare essere lo stesso, e cioè quello di creare nuove occasioni come questa in cui confrontarsi e con le quali iniziare a ricucire quel rapporto tra cittadini e mondo della politica.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it