Attualità

La bisaccia del pellegrino 37-2013

 

Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano

Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana10ott

 

 

Settembre 2013, seconda settimana: 8-14 settembre.

1. Vangelo della domenica 8 settembre – «Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non
può essere mio discepolo».
2. Aspetti della vita:  7° settembre 2013 –  Appello di Papa Francesco per la pace.”
3. Le Opere di S. Alfonso = 1760 – Del distacco dai parenti.
4. Vivere la settimana con la liturgia =  9-14 settembre 2013.
5. La Calabria e la Madonna  =  B. V. Maria della Montagna di Polsi (2 settembre).

1. Vangelo della domenica –  (Lc 14,25-33)
«Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.».

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:  «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

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“Voler essere discepoli del Cristo significa avere scelto e deciso di seguirlo, significa avere scelto Cristo come unico punto di riferimento della e nella nostra vita.
Lo seguiamo perché lo amiamo e perché abbiamo fondato su di lui, e solo su di lui, il nostro progetto di vita.
Vivremo, nonostante tutto, infedeltà ed errori quotidiani, ma non saranno questi a troncare la nostra sequela se sapremo accettarli e viverli come limite e quindi come parte della croce che ogni giorno ci è chiesto di portare. Una croce fatta di grandi e piccole sofferenze e miserie, ma è proprio l’adesione alla “nostra” croce la via per divenire e rimanere suoi discepoli.
La Chiesa, oggi e sempre, è costruita da chi ha il coraggio di affidarsi soltanto a Dio e seguire Gesù con totale abbandono e senza nessun compromesso.
(da Chiesa.it).

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Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? – La prima lettura di questa domenica ci presenta la ricerca dell’uomo che si interroga sul pensiero di Dio: «Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?». Proprio questo squarcio dell’Antico Testamento ci permette di cogliere la realtà profonda di Cristo: è Lui il rivelatore del Padre, l’unico che ci può comunicare ciò che piace a Dio. Gesù ci dice che per seguirlo dobbiamo uscire dalla logica del trionfalismo per entrare in quella della croce.
Per seguirlo (Vangelo), bisogna fare bene i conti con le proprie capacità, come deve fare chi voglia costruire una torre o ingaggiare una guerra: è necessario valutare le proprie forze. Non possiamo seguire Gesù giocando al ribasso: il discepolato chiede radicalità, la «rinunzia a tutti i propri averi», cosa che indica prima di tutto l’affidamento totale a Dio, senza appoggi umani. Ecco allora che le forze succitate non sono solo le nostre, ma quelle di Dio, offerte a chi si fida e si apre alla grazia, come diceva santa Teresa di Gesù: «A chi straordinariamente confida, Dio straordinariamente provvede».
 (Elide Siviero, in La Domenica).

Una preghiera per restare vigili
Signore, l’invito ad amare te più di quanto amiamo le persone care ci fa riflettere. È una chiamata ad una libertà interiore che altro non è se non adesione, in totale fiducia, alla tua volontà. Affidandoci a te, anche le nostre croci quotidiane si alleggeriscono del loro peso. Ogni giorno c’è da costruire e da combattere. Lo Spirito Santo illumini i nostri pensieri e desideri per poter discernere, come discepoli autentici, i passi da compiere e portare a termine ogni nostra opera. (Lucia Giallorenzo).

 2. Aspetti della vita
7° settembre 2013 –  Appello di Papa Francesco per la pace.
“Si, la pace è possibile per tutti!”
100.000 persone presenti in Piazza San Pietro alla Veglia di preghiera per la pace in Siria e tutto il mondo collegato attraverso i vari media.
– Nell’omelia della veglia per la Pace, papa Francesco ha spiegato che “la guerra è sempre una sconfitta per l’umanità” ed ha chiesto a tutto il mondo di gridare che la Pace “è possibile per tutti!”, perché Cristo ha risposto alla violenza della croce con la riconciliazione, il perdono, il dialogo e la pace.
Secondo papa Francesco anche oggi gli uomini si lasciamo guidare dagli idoli, dall’egoismo, dagli interessi particolari e meschini; le armi sono diventate più potenti, la coscienza si è addormentata, le ragioni per giustificarci sono diventate più sottili.
E “come se fosse una cosa normale, continuiamo a seminare distruzione, dolore, morte! La violenza, la guerra portano solo morte, parlano di morte! La violenza e la guerra hanno il linguaggio della morte!”
Il Papa ha sottolineato che è possibile percorrere un’altra strada: La strada della pace: “Nella Croce  si può leggere la risposta di Dio: lì, alla violenza non si è risposto con la violenza, alla morte non si è risposto con il linguaggio della morte. Nel silenzio della Croce tace il fragore delle armi e parla il linguaggio della riconciliazione, del perdono, del dialogo, della pace”.
Ed ha concluso chiedendo di pregare e lavorare per la riconciliazione affermando che “Perdono, dialogo, riconciliazione sono le parole della pace: nell’amata Nazione siriana, nel Medio Oriente, in tutto il mondo!”

 

3. Le Opere di S. Alfonso
1760 – Del distacco dai parenti.
Se l’attacco ai parenti non apportasse grande danno, non ci avrebbe ammoniti Gesù Cristo con tanta premura a distaccarci da essi. In un luogo egli ci dice che chi non odia i suoi parenti, non può esser suo discepolo. Ed in altro luogo dice ch’egli è venuto a dividere il figlio dal padre, e la figlia dalla madre.
Ma perché tanto odio verso i parenti e tanto impegno di separarci da loro? Ne dà la ragione lo stesso nostro Salvatore: I nemici dell’uomo sono i suoi familiari (Mt 10, 36). Perché nell’affare della salvezza, gli uomini, e specialmente i religiosi, non hanno peggiori nemici che i loro parenti, perché essi son quelli che maggiormente loro impediscono il profitto spirituale, come scrisse S. Tommaso.
E ciò ben si vede con la esperienza. Anche S. Carlo Borromeo, con tutto che fosse così riserbato nelle sue cose e così distaccato dai parenti, confessava di sé che quando andava in casa de’ parenti, non se ne ritornava se non raffreddato e distratto dalle cose di Dio.
Quindi tutti i maestri di spirito non fanno che esortare, a chi vuol camminare nella via della perfezione, che di fuggire i parenti, non intricarsi nei loro affari, anzi neppure volerne saper nuova allorché son lontani.
(La vera Sposa di Gesù Cristo – Capo X – Del distacco da’ parenti e da altre persone. § 1 – Del distacco da’ parenti).
Leggi tutto il capitolo dell’Opera.
 

4. Vivere la settimana con la liturgia = XXIII Settimana del Tempo Ordinario
(9-14 settembre) – Liturgia delle Ore: III Settimana. 

9  settembre (lunedì) – Colore liturgico verde

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  – L In Dio è la mia salvezza e la mia gloria. – L’istituzione del “riposo del sabato” sigillava la “bontà” dell’opera divina. Poiché il “male” non rientra nell’ordine della creazione, è del tutto legittimo che Dio, il “Signore del sabato” intervenga per eliminarlo.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Col 1,24 – 2,3; Sal 61,6-7.9; Lc 6,6-11.
  • – Santi di oggi  =  San Pietro Claver; San Giacinto; B. Giacomo D. Laval.

10  settembre (martedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Buono è il Signore verso tutti. – La distinzione tra la folla dei discepoli e la moltitudine della gente, da incontrare nella “pianura”, e i “dodici Apostoli”, scelti precedentemente sul “monte” dopo la preghiera, esprimono la chiara intenzione di Gesù circa l’istituzione della Chiesa.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Col 2,6-15; Sal 144,1-2.8-9.10-11; Lc 6,12-19.
  • – Santi di oggi  =  San Nemesio; San Nicola da Tolentino; Sant’Agabio.

11 settembre (mercoledì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Buono è il Signore verso tutti. – Il discorso è rivolto ai discepoli. A differenza di Matteo, Luca considera soprattutto le situazioni concrete, rafforzandone l’urgenza con altrettante maledizioni.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Col 3,1-11; Sal 144,2-3.10-13; Lc 6,20-26.
  • – Santi di oggi  =  Santi Proto e Giacinto; San Paziente.

12 settembre (giovedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Ogni vivente dia lode al Signore. – Il concorso della folla è tale che Gesù decide di coinvolgere anche altri nella sua missione. Comincia da Pietro e, quindi, da quelli con erano con lui; costoro lasciano tutto e lo seguono.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi =  Col 1,9-14; Sal 97,2-6; Lc 5,1-11.
  • – Santi di oggi  =  SS. Nome di Maria; S. Albeo; S. Guido.

13 settembre (venerdì) – Colore liturgico bianco.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Tu sei, Signore, mia parte di eredità.- La misericordia deve prevalere sulla condanna a motivo della nostra “cecità” congenita, che non ci consente di «vedere bene la pagliuzza nell’occhio del fratello».
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  1Tm 1,1-2.12-14; Sal 15,1-2.5.7-8.11; Lc 6,39-42.
  • – Santi di oggi  =  San Giovanni Crisostomo, Vescovo e Dottore della Chiesa.

14 settembre (sabato) – Colore liturgico rosso.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Non dimenticate le opere del Signore! – Nel disegno misericordioso di Dio, la morte di Gesù Cristo in croce, anziché provocare la nostra condanna, diventa l’ostensione suprema dell’amore di Dio per il mondo.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Nm 21,4b-9 opp. Fil 2,6-11; Sal 77,1-2.34-38; Gv 3,13-17.
  • – Santi di oggi  =  Esaltazione della Santa Croce. San Gabriele Taurino.

 

5. La Calabria la Madonna.
B. V. Maria della Montagna di Polsi (2 settembre )

Il culto per questa festa mariana risale probabilmente al 1094. La località dove è venerata la Vergine Maria (Polsi) etimologicamente significa elevazione, esaltazione della Croce; proprio da una Croce ritrovata nasce tutta la devozione. Nel 1094 un pastorello portò il gregge al pascolo; dopo qualche tempo si accorse che mancava un bue. Si mise subito alla ricerca ritrovandolo inginocchiato prodigiosamente davanti a una croce (poi trasportata nell’attuale Santuario). Incuriosito il pastorello si mise a scavare ed improvvisamente trovò un’immagine della Madonna con il Bambino. La notizia di tale scoperta si diffuse rapidissimamente attirando verso il luogo moltissima gente desiderosa di venerare la Beata Vergine. Per custodire la Sacra Immagine si decise di costruire una chiesa. Con il contributo di Umberto il Normanno, padrone di quei terreni, in breve tempo venne costruita un suggestivo tempio.
Nel 1560 da Siracusa venne portata una statua in pietra raffigurante la Madonna seduta con il Bambino, collocata sull’altare maggiore. In ogni momento la Beata Vergine ha esaudito le richieste dei suoi devoti, ma uno strepitoso miracolo è sicuramente da ricordare: il Principe di Caraffa era avvilito poiché desiderava tanto un figlio ma non c’era la benché minima possibilità di averlo. Si rivolse con tanta fede alla Beata Vergine promettendo che se la sua preghiera fosse stata esaudita sarebbe tornato ogni anno a ringraziarla. La Madre celeste, che mai abbandona nessuno di noi, accolse tale invocazione; la consorte del principe partorì infatti un bellissimo bambino.
Indescrivibile la gioia di tutti e del principe che decise immediatamente di recarsi a Polsi per ringraziare la Madonna. Durante il percorso purtroppo, giunti a Bovalino, il piccolo morì. Il principe e la principessa con grande fede continuarono il viaggio ed, arrivati al Santuario, prostatisi misero il figlio sull’altare di Maria cominciando a pregare. Durante la fiduciosa quanto accorata preghiera avvenne il miracolo: l’infante riprese immediatamente a gemere per la felicità di tutti.

Questo è uno dei tanti prodigi che la Vergine ha compiuto a Polsi e di tale evento è testimonianza la piccola bara che sarebbe stata utilizzata per la sepoltura del piccolo nobile, conservata anch’essa nel moderno Santuario, un tempo Monastero basiliano dedicato all’Esaltazione della Croce. Nel cortile interno è tuttora visibile l’antico chiostro con una fontanella da cui scaturisce acqua freschissima e salubre.

Polsi è meta di pellegrinaggi, particolarmente nei mesi estivi. Il 24 agosto comincia la solenne novena in preparazione alla Festa di Maria SS. Ma celebrata il primo e il secondo giorno di settembre con moltissima partecipazione di fedeli, provenienti da ogni parte, che arrivano qualche giorno prima trascorrendo le notti in preghiera ed in gioiosa festa al ritmo di balli e canti; caratteristica è l’usanza di consumare carne di capra cotta sul posto.
La festa ha il suo culmine con la solenne processione della statua della Beata Vergine alla presenza del Vescovo di Locri – Gerace, diocesi di cui Polsi fa parte.

(da Calabriaecclesia2000.it).

Papa Francesco con umanità e coraggio ha promosso la giornata di digiuno e preghiera per la crisi siriana. Il mondo intero guarda a lui come punto di riferimento per ritrovare la pace, condizione essenziale perché i popoli possano vivere con dignità. Basterà questa campagna straordinaria di preghiera?
Papa Francesco con umanità e coraggio ha promosso la giornata di digiuno e preghiera per la crisi siriana. Il mondo intero guarda a lui come punto di riferimento per ritrovare la pace, condizione essenziale perché i popoli possano vivere con dignità. Basterà questa campagna straordinaria di preghiera?

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