Cultura e Società Politica

La Dep. Dalila Nesci scrive al giudice Giovanni Falcone

La Sua morte non è stata vana

“La Sua storia ci racconta di un uomo che è rimasto fedele al patto con lo Stato”

Dep. Dalila Nesci – Commissione parlamentare antimafia

Caro giudice Falcone,
la Sua storia ci racconta di un uomo che è rimasto fedele al patto con lo Stato.
Un patto con lo Stato non negoziabile che, al di là degli onori, sappiamo comportare -per chi lo rispetta- rinunce e privazioni. Anche per gli affetti più cari.
Ecco perché più penso a Lei giudice Falcone e più il mio pensiero volge verso quanti, tutt’oggi, sono impegnati in prima linea contro le mafie: magistrati, forze dell’ordine, istituzioni civili e religiose, insegnanti, madri e padri che con l’esempio ogni giorno danno testimonianza dei più alti valori racchiusi nella nostra Costituzione. Legalità, solidarietà, giustizia.
La Sua morte giudice Falcone non è stata vana. Il Suo ricordo ieri, oggi e domani continua a forgiare le menti di molte generazioni.
Capita che gli adulti siano disillusi, stanchi e rassegnati. Ma è innanzitutto compito dei “grandi”, insegnare ai più “piccoli” il valore della bellezza e della potenza generatrice della parola che smuove montagne. Le parole nelle aule giudiziarie, le parole nelle aule parlamentari, le parole che si scambiano nell’intimità di una casa.
Rispetto e ripudio della violenza si devono sperimentare e testimoniare in ogni luogo. Così, le azioni seguiranno coerenti con la parola ed il pensiero.
Un criminale prima di diventare tale è stato un bambino. Per questo l’impegno quotidiano delle Istituzioni tutte deve essere quello di fornire pari opportunità e mezzi per il diritto all’infanzia e alla formazione. Non dobbiamo lasciare alibi alle mafie, i nostri ragazzi devono poter crescere liberi di scegliere la loro strada.
Giudice Falcone, oggi, nel luogo in cui saltò in aria con il tritolo la macchina in cui Si trovava insieme alla sign.ra Morvillo e agli agenti della scorta, ci sono molte corone di fiori. Una di queste è quella della Commissione parlamentare antimafia. Un segno, solo per ricordare che non abbiamo dimenticato la Sua storia che ha cambiato il corso della nostra storia Repubblica. Lei è riuscito, inoltre, insieme al pool antimafia, a cambiare la percezione delle mafie nel mondo e ad attuare importanti strumenti repressivi e di prevenzione al contrasto alle mafie. Anche a Quantico, in Virginia, visitando quest’anno la sede dell’Accademia dell’FBI ho visto come agenti e ufficiali continuano a ricordarLa con commozione, grande rispetto e gratitudine. E’ grazie a Lei, infatti, che è stato possibile avviare un percorso di cooperazione internazionale contro le mafie.
Le mafie però ed è questa a mio avviso la nuova frontiera delle battaglie antimafia, devono essere abbattute dal punto vista politico ed economico all’origine. Esse, infatti, si nutrono del sistema di sviluppo economico di matrice ordoliberista e mercantilista che fa del profitto l’unico valore da perseguire. In una ricerca patologica del profitto anche a detrimento dei diritti e della dignità della persona.
Oggi Giudice Falcone, mentre commemoro – come milioni di italiani e persone in tutto il mondo- la Sua morte voglio rinnovare l’impegno ad aiutare i vivi. Da rappresentante delle istituzioni e donna del Sud rinnovo il mio impegno a sostegno di tutte le donne e gli uomini di Stato che oggi, soprattutto nelle periferie dell’Italia, combattono contro le ingiustizie ed i crimini. Grazie

Dep. Dalila Nesci Commissione parlamentare antimafia
23.05.2020

Lettera a Giovanni Falcone

Caro giudice Falcone,la Sua storia ci racconta di un uomo che è rimasto fedele al patto con lo Stato.Un patto con lo Stato non negoziabile che, al di là degli onori, sappiamo comportare -per chi lo rispetta- rinunce e privazioni. Anche per gli affetti più cari.Ecco perché più penso a Lei giudice Falcone e più il mio pensiero volge verso quanti, tutt'oggi, sono impegnati in prima linea contro le mafie: magistrati, forze dell'ordine, istituzioni civili e religiose, insegnanti, madri e padri che con l'esempio ogni giorno danno testimonianza dei più alti valori racchiusi nella nostra Costituzione. Legalità, solidarietà, giustizia.La Sua morte giudice Falcone non è stata vana. Il Suo ricordo ieri, oggi e domani continua a forgiare le menti di molte generazioni.Capita che gli adulti siano disillusi, stanchi e rassegnati. Ma è innanzitutto compito dei “grandi”, insegnare ai più “piccoli” il valore della bellezza e della potenza generatrice della parola che smuove montagne. Le parole nelle aule giudiziarie, le parole nelle aule parlamentari, le parole che si scambiano nell'intimità di una casa.Rispetto e ripudio della violenza si devono sperimentare e testimoniare in ogni luogo. Così, le azioni seguiranno coerenti con la parola ed il pensiero.Un criminale prima di diventare tale è stato un bambino. Per questo l'impegno quotidiano delle Istituzioni tutte deve essere quello di fornire pari opportunità e mezzi per il diritto all'infanzia e alla formazione. Non dobbiamo lasciare alibi alle mafie, i nostri ragazzi devono poter crescere liberi di scegliere la loro strada.Giudice Falcone, oggi, nel luogo in cui saltò in aria con il tritolo la macchina in cui Si trovava insieme alla sign.ra Morvillo e agli agenti della scorta, ci sono molte corone di fiori. Una di queste è quella della Commissione parlamentare antimafia. Un segno, solo per ricordare che non abbiamo dimenticato la Sua storia che ha cambiato il corso della nostra storia Repubblica. Lei è riuscito, inoltre, insieme al pool antimafia, a cambiare la percezione delle mafie nel mondo e ad attuare importanti strumenti repressivi e di prevenzione al contrasto alle mafie. Anche a Quantico, in Virginia, visitando quest'anno la sede dell'Accademia dell'FBI ho visto come agenti e ufficiali continuano a ricordarLa con commozione, grande rispetto e gratitudine. E' grazie a Lei, infatti, che è stato possibile avviare un percorso di cooperazione internazionale contro le mafie.Le mafie però ed è questa a mio avviso la nuova frontiera delle battaglie antimafia, devono essere abbattute dal punto vista politico ed economico all'origine. Esse, infatti, si nutrono del sistema di sviluppo economico di matrice ordoliberista e mercantilista che fa del profitto l'unico valore da perseguire. In una ricerca patologica del profitto anche a detrimento dei diritti e della dignità della persona.Oggi Giudice Falcone, mentre commemoro – come milioni di italiani e persone in tutto il mondo- la Sua morte voglio rinnovare l'impegno ad aiutare i vivi.Da rappresentante delle istituzioni e donna del Sud rinnovo il mio impegno a sostegno di tutte le donne e gli uomini di Stato che oggi, soprattutto nelle periferie dell'Italia, combattono contro le ingiustizie ed i crimini.GrazieDep. Dalila NesciCommissione parlamentare antimafia23.05.2020

Pubblicato da Dalila Nesci su Sabato 23 maggio 2020

 

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