Una figura gigantesca definibile come un unicum nel panorama letterario e poetico
Con Alda Merini si chiude, a Tropea, la terza edizione di DOMINAE, Rassegna di Donne Valorose di sos KORAI, Organizzazione Di Volontariato per i diritti delle Donne
“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, l’ha detto Fabrizio De André per insegnarci che nelle situazioni considerate infime spesso si cela il segreto della crescita umana e DOMINAE l’ha confermato con le quattro Donne Valorose dell’edizione 2025. Gabriella Ferri, Hannah Arendt, Frida Kahlo e Alda Merini, che ha chiuso la terza edizione del festival, ognuna, a suo modo, é stata ambasciatrice di storie dolorose, personali e sociali, in cui ad avere voce sono stati, gli ultimi.
A portare in scena la grande poetessa milanese la Prof Bruna Quattrone che ha coinvolto profondamente il pubblico presente nella Cappella dei Nobili e l’ha addirittura rapito col suo monologo finale, carico di pathos, in cui l’ha interpretata appassionatamente.
Nessuno meglio della Poetessa dei Navigli é mai riuscito ad esprimere le donne e la loro sete d’amore. Una creatura dalla vita intensa, é stata Alda, segnata da due eventi terribili: la guerra che ha vissuto sotto le bombe e da sfollata e il manicomio, palcoscenico di pratiche terribili in cui sventurati erano ammansiti con l’uso della violenza. Sofferente di sindrome bipolare, che la costringeva ad un’altalena incontrollabile di emozioni, fu anche vittima di violenza domestica oltre che madre inconsapevole, per sua stessa ammissione, di quattro figlie.
Una figura gigantesca definibile come un unicum nel panorama letterario e poetico, i suoi componimenti un mix di Romanticismo, Decadentismo, Realismo…la sua una poetica originale, nuova, immediata, magica, incontrollabile. É emersa provata ma pura dal manicomio che non l’ha indurita ma ha affinato la sua sensibilità e la sua vicinanza agli altri e la sua casa, piena di oggetti, di cicche di sigarette, con le pareti trasformate in taccuino carico di appunti, é stata sempre aperta a chi chiedeva il suo aiuto.
Alda ha esaltato l’imperfezione, ha contestato la rappresentazione consueta del corpo femminile, ed é giunta, provocatoriamente, a farsi fotografare a seno nudo ad età già avanzata per dimostrare che occorre andare oltre l’apparenza, oltre l’involucaro che cela l’essenziale. É stata la poetessa dei cioccolatini, dei reietti ed ha sempre indossato la sua maschera con la sigaretta al bordo della bocca, la collana di perle, i bracciali, gli anelli, il rossetto, i cappelli…e, soprattutto, qualcosa di magico.
É stata una donna libera, capace, come la fenice, di rinascere dalle proprie ceneri. Il suo messaggio più grande é un inno alla vita che va goduta anche nel dolore, anche nel dolore più grande che é quello dell’anima.
Col Progetto DOMINAE, Rassegna di Donne Valorose, sos KORAI vuole offrire una riparazione simbolica al Genere Femminile, il cui contributo alla crescita dell’umanità é stato troppo spesso trascurato, oscurato, trafugato dagli uomini, per calcolo, opportunismo o ignoranza.
Il successo conquistato dalle tre edizioni, che hanno proposto complessivamente dieci Donne di valore, conferma la validità dell’idea progettuale che proseguirà negli anni a venire.
La Presidente di sos KORAI ODV, Dott.ssa Beatrice Lento, guida con determinazione l’Organizzazione di Volontariato per i Diritti delle Donne, impegnata nella valorizzazione del contributo femminile alla società.