Spett.le Redazione

In riferimento alla lettura del voto amministrativo data dalla sig.ra Caterina Pandullo, presente nelle pagine on line del vostro giornale,  ho da ribadire alcuni concetti fondamentali, per amor di chiarezza e per fugare ogni dubbio, in merito alle dinamiche che hanno portato alla vittoria la lista "libertà è partecipazione" capeggiata dal dott. Antonio Euticchio.

La vittoria elettorale credo sia da attribuire ad una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con i motivi addotti dalla signora Pandullo:

1) Il candidato a Sindaco godeva e gode di stima assoluta, riconosciuta da ognuno a cominciare daglii avversari politici degli altri due schieramenti;

2)  La lista è stata ideata e formata tenendo conto di tutte le forze politiche, sociali e culturali sane,  presenti sul territorio tropeano,  ed è la sintesi di un metodo nuovo di concepire una lista civica.

Ricordo alla scrivente che la lista non è solo civica ma soprattutto popolare, cosa ai più sfuggita.

3) I comizi, da sempre non spostano voti, ma,se fatti male, al massimo  fanno perdere consensi al diretto interessato. 

Infine, la lista di Alfonso Del Vecchio, in base ad alcune considerazioni tecnico-elettorali non poteva andare oltre al risultato che ha ottenuto. Al riguardo, ricordo,  a chi non memore delle passate consultazioni, che il dato elettorale di Alfonso Del Vecchio è identico a quello del suo massimo successo politico, ossia alle consultazioni provinciali del 2001, quando allora ottenne 496 consensi personali e di li sempre meno nelle successive tornate.  Chi si aspettava di più da questa lista credo soffrisse di allucinazioni o di autosuggestione, del tutto legittime in campagna elettorale, ma se protratte oltre, diviengono  automaticamente mistificanzioni della forza reale oltreché sintomo di fobia maniacale.

Alla luce di queste semplici considerazioni, va da sé, che il dato finale,  è solo il risultato ottimale degli sforzi profusi da tutti i candidati,  ed è da considerarsi per molti aspetti limitativo dell'effettiva popoalarità  e della forza di ognuno degli stessi in  lista. In altri tempi e con una campagna piu' serena, la lista avrebbe ottenuto maggiori consensi.

Avremmo vinto lo stesso cara signora Pandullo!!!  Questo io credo. Chi voleva votare per la lista del dott. Orfanò lo avrebbe fatto lo stesso, con o senza interventi di chicchessia, con o senza comizi sbagliati.

Riguardo al dopo elezioni, solo chi è in cattiva fede puo' scorgere sentimenti di conflitto all'interno della lista vincente.  Ognuno dei candidati sapeva che qualcuno sarebbe rimasto escluso. Conosco personalemente ad uno ad uno tutti loro, avendo umilmente contribuito alla stesura della stessa,  e posso assicurarle che, pur nella legittima delusione, ognuno di essi per cultura e sensibilità,  si è rimesso al dato alettorale, certo di appartenere ad una squadra forte, compatta, che saprà valorizzare nel tempo ognuno di loro, cominciando dagli esclusi della prima tornata. La lista è nata con un progetto politico-amministrativo ben preciso, ed è cementificata dal rispetto assoluto fra i partecipanti, dalla consapevolezza che tutti dovranno dare il proprio contributo, affinche Tropea nei prossimi cinque anni possa diventare una città piu' ricca, più serena, più colta.

Solo chi non capisce questo nuovo corso, nato il 29 Maggio, puo' ancora insinuare dubbi sull'effettiva compattezza della squadra e sulla forte determinazione della stessa.

E' anche lei fra queste persone signora Pandullo?

Mi auguro di cuore di no, per il rispetto che ho di lei e di suo marito, presente nella lista avversaria che da sempre rispetto ed ammiro. Il dato preoccupante per me sarebbe quello di constatare, che nell'analisi delle cose, soprattutto del voto amministrativo, non prevalesse la giusta onestà intellettuale, ma difrfrazioni di lettura dettate dal malumore del dopo. Si rilassi un pochino signora Pandullo,  ed inviti i suoi amici a fare lo stesso. Vedrete che troverete le giuste ragioni della sconfitta.

Lucio Ruffa

Coordinatore della lista "Libertà è partecipazione"