Attualità

Mancano i contenitori e il giardino si riempie di immondizia

Carte, lattine e buste vicino le aiuole e le panchine

È il primo luogo visibile per chi arriva in treno e, di conseguenza, l’ultimo per chi parte, eppure sembra essere un angolo abbandonato all’incuria e al degrado. Stiamo parlando del giardinetto di viale Stazione, che si trova tra la nuova sede del comando della Polizia municipale e l’ex biglietteria della stazione delle Ferrovie dello Stato. Nel giardino si trovano alcuni giochi per bambini, tra il verde di palme altissime e alberi quasi secolari, all’ombra dei quali è collocata una piccola e graziosa vasca piena di pesciolini rossi, con una Venere in cartapesta dalla quale sgorga l’acqua di una fontanella.

Bottiglie di birra gettate nelle aiuole e ai bordi del giardino

Sembrerebbe il luogo ideale per nonni con nipotini al seguito. Ma tra le altalene e lo scivolo, tra il dondolo e i percorsi per bambini, dappertutto è un’invasione di immondizia.
Carte lasciate in mezzo alle foglie, fazzoletti sporchi gettati dappertutto, bottiglie in vetro accatastate negli angoli delle aiuole, a lasciar traccia di qualche serata passata in comitiva ad alzare il gomito, al riparo da occhi indiscreti, tra la quiete offerta dal giardinetto. E ancora lattine di birra, tè e bevande varie, buste di plastica contenenti altro, contenitori per succhi di frutta, buste per le patatine, un pezzo di ferro arruginito, bottiglie e tappi di plastica a non finire, senza contare i pacchetti di sigarette vuoti e i resti di qualche pic nic consumato in fretta.

Pacchetti di sigarette, buste delle patatine, bottiglie di plastica un po’ dappertutto

In un angolo vicino all’ingresso, poi, vi è addirittura un pannolino sporco ben ripiegato e lasciato a terra, segno del fatto che anche qualche mamma non ha dimostrato sensibilità per un luogo che, oltre ad offrire un po’ di fresco a chi vuole andare a leggere un giornale sulle panchine, dovrebbe essere soprattutto il ritrovo ideale proprio per i bambini e i loro genitori.
E dire che, purtroppo, il giardinetto era stato pulito da poco, tanto è vero che in giro non vi sono erbacce alte e anche la vegetazione delle aiuole è in ordine, a parte qualche foglia secca caduta al suolo di recente e qualche ramo di palma secco qua e là.
Allora perché un luogo simile, del quale si è sempre sentita la mancanza in città, è stato ridotto in questo stato in così poco tempo? La risposta, a guardar bene, non va ricercata soltanto nella maleducazione dei visitatori e di quanti, per la vicinanza della ferrovia, hanno usato il giardinetto come luogo di passaggio e d’attesa prima di andar via. Non c’è neppure bisogno di valicare l’uscita dello spazio verde, infatti, per capire che questo stato di cose è dovuto innanzitutto alla totale assenza di cestini per la raccolta dei rifiuti.
E allora, in un periodo in cui ci si batte per attuare in modo efficace la raccolta differenziata, installare qualche contenitore colorato proprio vicino alle altalene del giardinetto, potrebbe essere un modo efficace per offrire ai genitori ed agli adulti in genere l’opportunità di educare i propri bambini a prendersi cura in prima persona degli spazi pubblici, iniziando magari proprio dalla differenziazione dei rifiuti delle loro merendine.
Verba movent, exempla trahunt. Invece di limitarsi alle parole, dunque, bastano quattro cestini con buste di diverso colore (umido, carta, plastica e vetro), per dare il giusto esempio ai nostri bambini.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it