Attualità

Montecitorio, pienone per il ritorno dei Pomeriggi Popolari

Sala della Regina gremita per il dibattito “Perché le persone non votano? Apocalittici e (dis)integrati”

Il think tank “Parole Guerriere” di Diego e Dalila Nesci riunisce giovani e intellettuali per riflettere sull’astensionismo

Montecitorio-Pomeriggi Popolari-28-10-2025

Sala della Regina gremita e un pubblico attento, composto da esperti e personalità del mondo politico ma anche da tanti giovani e studenti provenienti da scuole di diverse regioni italiane. Così si è svolto a Palazzo Montecitorio a Roma il nuovo appuntamento del ciclo “Pomeriggi Popolari”, promosso dal think tank “Parole Guerriere”, che ha affrontato il tema più spinoso della democrazia contemporanea: l’astensionismo.
L’incontro, intitolato “Perché le persone non votano? Apocalittici e (dis)integrati”, ha proposto una riflessione ispirata al celebre saggio di Umberto Eco, reinterpretando la crisi della partecipazione politica alla luce delle trasformazioni sociali e digitali del nostro tempo. A sessant’anni da quel saggio “Apocalittici e integrati”, i relatori hanno esplorato le nuove categorie della cittadinanza: gli apocalittici, che vedono nel calo del voto un segno di crollo del sistema, i dis-integrati, sfiduciati e distanti dalle istituzioni e gli integrati, una minoranza che continua a credere nella democrazia rappresentativa.
Una riflessione che ha appassionato e coinvolto il pubblico, aprendo interrogativi profondi: l’astensionismo è davvero una minaccia o, piuttosto, il sintomo di una società che cerca nuove forme di espressione politica?
Nel corso del dibattito, Diego Antonio Nesci, ideatore del think tank Parole Guerriere – fondato e promosso insieme all’On. Dalila Nesci – ha sottolineato come l’obiettivo dell’incontro fosse: “Superare la retorica dell’allarme democratico e proporre un’analisi più lucida del silenzio delle urne, che racconta la complessità di una società in evoluzione. Parole Guerriere – ha ricordato – nasce dalla consapevolezza del potere creativo della parola e dalla necessità di riportare la politica al suo senso originario: distinguere le urgenze dalle priorità e recuperare la dimensione strategica del dialogo pubblico”.
A dare il benvenuto ai partecipanti è stato l’On. Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati, che ha portato i saluti istituzionali rinnovando i suoi ringraziamenti agli organizzatori dell’evento.
Il dibattito, moderato dallo stesso Diego Antonio Nesci, ha visto la partecipazione di voci significative del panorama culturale e politico: Tommaso Cerno, giornalista e scrittore, Igor Sibaldi, filosofo e saggista, Franco Nembrini, educatore e autore, Wanda Ferro, deputata e Sottosegretario di Stato all’Interno, Ettore Rosato, deputato, Giuseppe Fioroni, già ministro.
Tra il pubblico, oltre a giornalisti e operatori culturali, si è distinta la presenza di alcuni studenti e docenti provenienti da varie scuole italiane, tra cui l’Istituto d’Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli” ed il Liceo “Edoardo Amaldi” di Roma, l’Istituto Alberghiero Marco Polo di Genova. Un segno concreto dell’interesse delle nuove generazioni per il dibattito civile e per i temi legati alla partecipazione democratica.
Con questo successo di pubblico e di contenuti, Parole Guerriere conferma il suo ruolo di laboratorio culturale e civico capace di mettere in relazione mondi diversi, aprendo nuovi orizzonti per la democrazia partecipata.
Secondo Diego e Dalila Nesci: “Il futuro della politica passa anche dal coraggio di interrogarsi, ascoltare e costruire nuove parole comuni”.

Puoi vedere qui il video dell’evento:
https://webtv.camera.it/evento/29356https://webtv.camera.it/evento/29356

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Redazione
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