Fede e dintorni

Carlo Acutis sarà beato

Carlo Acutis sarà beato. Morì il 12 ottobre 2006 a Monza a 15 anni a causa di una leucemia fulminante. Rampollo di una famiglia di primo piano del mondo finanziario italiano, adolescente prestante, dal carattere vivace e particolarmente socievole, Carlo era un ragazzo che, come si suol dire, avrebbe potuto fare di tutto nella vita. Ma Dio aveva su di lui un piano diverso. Papa Francesco già nel 2019 lo aveva indicato come modello nella Esortazione Apostolica post-sinodale dedicata ai giovani “Christus vivit”. Un suo motto era: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Egli davvero fisse la sua originalità in modo alto. La mamma Antonia Salzano testimonia: “Carlo diceva sempre che voleva diventare santo, un santo semplice”. I giovani possono guardare a lui.

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Papa Francesco a “Mediterraneo frontiera di pace”

Mediterraneo frontiera di pace e di amore. Papa Francesco: “La soluzione ai problemi non è sfoderare la spada contro qualcuno e nemmeno fuggire dai tempi che viviamo. La soluzione è la via di Gesù: l’amore attivo, l’amore umile, l’amore fino alla fine… Oggi Gesù, col suo amore senza limiti, alza l’asticella della nostra umanità”. – Dunque va chiesta anche la grazia di vedere gli altri non come ostacoli e complicazioni, ma come fratelli e sorelle da amare. Infatti “alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore”.

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Amate i vostri nemici

Essere santi come è santo il nostro Padre che è nei cieli: questo l’invito esigente che il Signore ci fa oggi. – La predicazione di Gesù non lascia spazio ad ambiguità: amare e perdono senza misura sono il segno distintivo dei cristiani. Ecco allora anche “Amate i vostri nemici!… Pregate per quelli che vi perseguitano!” affinché siamo figli del Padre nostro che è nei cieli. Una vocazione sublime.

Attualità

Coronavirus, il responsabile dell’epidemia

Vademecum con i consigli dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani Il coronavirus, responsabile dell’epidemia di infezione polmonare in Cina è stato isolato lo scorso 7 gennaio: la sua “azione” di contagio avviene in larga misura attraverso contatti ravvicinati con un soggetto infetto, ma alcune misure possono aiutare a prevenirne la trasmissione. Covid-19 è il nome […]

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Un testamento di amore per le vittime del coronavirus

Li Wen Liang, cristiano, è il coraggioso medico che denunciò il terribile virus, che fu arrestato e poi una volta rilasciato ha consumato la sua vita quale vittima sacrificale del coronavirus. Per primo ne comprese la gravità. e venne perseguitato dalle autorità per aver lanciato l’allarme sui pericoli”. – Venne arrestato e poi rilasciato, prendendosi sempre cura dei pazienti fino a quando anche lui non è stato infettato. – E’ morto la mattina presto del 7 febbraio, lasciando la moglie, anch’essa infettata dal coronavirus (oltre che incinta di 8 mesi del loro secondo figlio). A tutti lascia il suo straordinario testamento spirituale: un eroe? piuttosto un santo!

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Beati i miti perché erediteranno la terra

Beati i miti perché erediteranno la terra – Con questa beatitudine Gesù non intende esaltare la condizione sociale dell’uomo, ma la sottomissione religiosa e la fiducia in Dio, che si traduce in pazienza e dolcezza. I miti non “conquisteranno” la terra, ma la “ereditano”. Non si tratta di un semplice territorio, ma di una “terra” che è il Cielo: cioè la terra promessa verso cui noi camminiamo. Papa Francesco ha detto: “Non c’è terra più bella del cuore altrui, non c’è territorio più bello da guadagnare della pace ritrovata con un fratello. Questa è la terra da ereditare con la mitezza!”.

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Confraternite di Europa a raduno

L’Europa delle 15mila confraternite si è radunata a Lugano nei giorni 15 e 16 febbraio 2020. Una tappa per crescere insieme. Nell’incontro i partecipanti hanno lavorato alla «Charta 2020», un documento programmatico del loro cammino. Il patrono è il beato Pier Giorgio Frassati. – Fa bene conoscere la struttura e le regole base di una confraternita: ognuno può trovare il suo posto e il suo spazio.

Fede e dintorni

Ministri della consolazione nella Comunità

I ministri della consolazione ormai sono presenti in diverse diocesi italiane. Si può dire che stanno sbocciando come fiori nel deserto della sofferenza umana. – Sono laici – uomini e donne – che concretamente dimostrano di esercitare il carisma della cura e dell’accompagnamento umano e spirituale dei sofferenti, i quali rischiano un isolamento dannoso causato dalla malattia, dal dolore e a volte dalla stanchezza dei propri familiari che possono cedere nel lungo cammino della sofferenza. I ministri della consolazione sono la risposta concreta che la comunità cristiana dopo aver avvertito il desiderio e il dovere di tendere la mano a chi soffre.

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La pratica della fede nella Cina del coronavirus

Nella Cina del corona-virus Messe e attività religiose sono state cancellate fino a nuovo ordine dell’Ufficio affari religiosi. Il racconto della vita quotidiana di un villaggio della Cina centrale, nell’era del coronavirus è drammatico, anche a livello di fede: «Vi racconto il Vangelo al tempo del virus. Il virus ci ha isolati, la gente ha paura», racconta un sacerdote, Padre Pietro, sui social che ha potuto utilizzare: «Io vi chiedo di pregare la misericordia di Dio perché questo disastro si conclude il più presto possibile, così che noi cinesi possiamo ritornare alla nostra vita normale e al nostro lavoro».

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La pacifica armata della preghiera

Il Papa affida ogni mese alla sua Rete Mondiale di Preghiera (già Apostolato della Preghiera, AdP), le intenzioni che esprimono le sue grandi preoccupazioni per l’umanità e per la missione della Chiesa. – La sua intenzione di preghiera mensile universale è una chiamata rivolta al mondo per trasformare la nostra preghiera in “gesti concreti”. Se qualcuno si pone la domanda: “E io come posso pregare? per chi debbo pregare?” il piano annuale di preghiera lo inviterà concretamente.

Fede e dintorni

Ma io vi dico. Tutto nasce dal cuore.

“Ma io vi dico”. Gesù entra nel progetto di Dio non per rifare un codice, ma per ridare il coraggio al nostro cuore, il coraggio di desiderare il bene e l’amore. Perciò non basta l’osservanza cieca della lettera; occorre la conversione continua del cuore alla Volontà di Dio, della quale Gesù è stato il vero Adoratore. Gesù non consegna una nuova legge fatta di norme e prescrizioni, ma esige un cuore nuovo e uno spirito nuovo per vivere bene ed essere veramente felici con Dio e con l’umanità intera.

Fede e dintorni

Conoscere il male fatto per rifiutarlo

Tra gli uomini “gli uomini cattivi” operatori del Male ci sono stati anche gli Italiani, sia di fede fascista e coloniale, sia di fede comunista “partigiana”. – Comprendere perché si è arrivati a fare tanto male è davvero difficile, ma conoscerlo è doveroso perché non lo si ripeta più. – Così è doveroso conoscere il più grave crimine di guerra italiano, portato alla luce da un libro di Paolo Borruso “Debre Libanos 1937. Il più grave crimine di guerra dell’Italia, 1937”. La più sanguinosa strage di religiosi cristiani compiuta in Africa. – Il brutale massacro di monaci, diaconi e pellegrini copti compiuto in Etiopia su ordine del viceré Rodolfo Graziani, quando l’Italia vestiva la camicia nera. Un eccidio su cui per troppo tempo nel paese è gravato un silenzio imbarazzante. TV2000 ne parlò per prima nel 2016. E per noi oggi è doveroso non dimenticare “Debre Libanos”!

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Querida Amazonia, il sacrificio di Suor Dorothy

Suor Dorothy Stang, 73 anni, statunitense di nascita, brasiliana di adozione, uccisa in Amazzonia perché lottava per il diritto alla terra dei contadini: “Il suo corpo è stato “piantato” là, proprio tra gli alberi, che lei difendeva. Il ricordo della sua azione resterà vivo”. – Dal 2005 ogni 12 febbraio, anniversario della sua morte, centinaia di persone si radunano attorno alla sua tomba nella foresta. Fra esse i rappresentanti delle tante comunità di base sorte soprattutto dopo il sacrificio di Dorothy Stang, per condividere il Vangelo e viverlo sul campo, come lei aveva insegnato. – “Querida Amazonia” oggi è frutto anche del suo sacrificio

Fede e dintorni

Musica contro la povertà

Dall’Uganda si va affermando un fenomeno che diventa una storia bella. Un piccolo cantante rapper, Patrick, alias Fresh Kid, a otto anni, canta contro la povertà e la condizione dei bambini come lui. La sorpresa: vince un premio negli USA. Il piccolo rapper ormai spopola su YouTube con il rap “Bambi” ovvero “Per favore”: «Non rimandatemi al villaggio dove non c’è aiuto, ricordo tempi in cui il denaro era scarso e avere soldi e cibo era così difficile..» – Coraggio, Fresk Kid, continua a cantare per rivendicare “per favore” i tuoi diritti.

Fede e dintorni

Miracolo o coincidenza?

Ci sono casi nella vita che fanno gridare al miracolo. Qualcuno dirà: “Sono semplici coincidenze”; ma a chi crede veramente, la semplice coincidenza è la risposta di Dio alla sua fede. Se Dio ha fatto una promessa, niente e nessuno potrà impedire che essa si compia; solo la nostra incredulità e il nostro dubbio sono l’unico ostacolo per impedirci di vedere la gloria di Dio.

Fede e dintorni

Giornata Mondiale del Malato 2020

La XXVIII Giornata Mondiale del Malato ci porta un invito rassicurante di Gesù: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28). Possiamo accettare, anzi dobbiamo accettare. Andiamo a Lui, noi che siamo affaticati ed oppressi. Se ci avviciniamo con fede saremo consolati da Cristo per essere noi stessi consolazione degli afflitti. Signore, concedi, a quanti soffrono, la salute dell’anima e del corpo, perché ti amino con tutto il cuore e compiano ciò che è gradito alla tua volontà.

Fede e dintorni

Il Santo Patrono dei malati di tumore

Perché avere un Santo Patrono dei malati di tumore? – «Avere un Patrono presso Dio significa che l’uomo nella sua fragilità ha una grande possibilità di sentirsi sostenuto, anche da un intervento che viene da Dio. Significa aprire una finestra di speranza là dove noi e le nostre forze non possono arrivare. Perché dove noi constatiamo il nostro limite, per Dio c’è ancora possibilità e questa è un’esperienza che arricchisce la nostra umanità».

Fede e dintorni

Sale e luce del mondo

Lontano da Dio, l’uomo rischia di diventare sempre più strumento di divisione, di sofferenza e di morte. Insieme a Gesù, mandato dal Padre a guarire l’umanità ferita dal peccato, l’uomo diventa luce del mondo, in grado di portare un sollievo ad ogni sofferenza con la solidarietà, la condivisione e l’amore senza confini di razze, di culture, di condizioni sociali. E Gesù accoglie ognuno che accetta di essere strumento di condivisione e di amore.

Fede e dintorni

Campane a festa: è nato un bambino

A Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, in Sicilia, le campane suonano “a festa” per celebrare l’arrivo di una nuova vita nella comunità. Una vera curiosità per il nostro oggi: se nasce un bambino, le campane suonano «a festa». Come non essere d’accordo con questa iniziativa? In mezzo a tante notizie di morte e violenze, diventa perfino “igienico” il suono festoso delle campane che annunciano la nascita di una nuova vita. In Italia ormai ci sono più decessi che nascite.

Fede e dintorni

La collina dei martiri crocifissi

Celebrata ieri 6 febbraio la memoria liturgica di San Paolo Miki e compagni martiri del Giappone, 26 in tutto: sacerdoti, missionari, semplici laici cristiani, alcuni di 12 e 13 anni. Furono crocifissi su di un’altura alle porte di Nagasaki che da allora è chiamata dai cristiani “la Santa Collina”. I martiri sbalordirono i presenti, perché mentre erano appesi alle croci pregavano, cantavano e Paolo Miki fece la sua ultima predica, perdonando i carnefici che li stavano uccidendo. Dal sacrificio di questi martiri nacque una “santità missionaria”, che contagiò tante altre persone che diventarono cristiani.