Fede e dintorni

Siamo ricchi di doni, ma scontenti

La nostra vita è ricca dei doni che il Signore ci ha elargito. A noi resta il compito di scoprire, ogni giorno, ciò che riceviamo gratuitamente per valorizzarlo. – Infatti, Dio ha elargito molti doni anche a noi, ma spesso i nostri occhi sono incapaci di riconoscerli, o ce ne sentiamo padroni. – Dobbiamo sentirci preziosi agli occhi di Dio con i doni che egli ci dato. Egli ci ha amati in modo unico e speciale e noi dobbiamo imparare ad amare e donare con gratuità.

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Tutti hanno una missione nella vita

Può sorprendere, ma tutti nella vita hanno una missione: nessuno è inutile. E nella vita di tutti i giorni facciamo fatica a pensare alla nostra missione. Distratti e pressati da mille urgenze e faccende, perdiamo di vista quello che sentiamo essere la ragione della nostra vita. Anche il cristiano ha la sua missione. Papa Francesco nel 2016 ebbe a dire: “Ogni cristiano ha una missione, stupenda e destinata a tutti. Ma è ostacolata dal maligno”. – Una volta che si capisce qual è la missione tutto il resto diventa relativo e secondario.

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Le prove della vita e le nostre reazioni

Anche se in maniera diversa, tutti possiamo reagire positivamente alle difficoltà, facendo ricorso alle nostre personali risorse e decidendoci umilmente a chiedere aiuto a chi ce lo può dare, prima di tutto alla preghiera che ci mette in contatto con Dio, Gesù, la Madonna, i nostri Santi Protettori. – Con semplicità e verità. – Oh se pensassimo almeno un  po’ a quante difficoltà vanno incontro i cristiani perseguitati nel mondo! Eppure sono proprio loro a mantenere giovane il volto del cristianesimo.

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Tra schiavi e lebbrosi: il beato redentorista Donders

Il Beato Pietro Donders (1809-1887), olandese, ha speso la sua vita nella Guyana olandese, colonia penale, oggi stato indipendente col nome di Suriname. E’ stato operatore di misericordia nel tempo dell’oscuro e crudele colonialismo europeo. Fu un vero uomo di Dio ed oggi ancora può ispirare su come impegnarsi nel servizio de i più abbandonati. – Giovanni Paolo II lo ha beatificato in San Pietro il 23 maggio 1982, nel 250° anno giubilare della Congregazione del SS. Redentore.

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Il foglietto della messa domenicale

L’anno prossimo compirà 100 anni il caro e prezioso «foglietto» della Messa che aiuta i fedeli a seguire la liturgia domenicale, sostenendo l’ascolto della Parola che è sempre necessario nell’assemblea cristiana. Il foglietto delle Paoline, «La Domenica», è uno strumento per i fedeli creato dal beato Alberione, e oggi si avvicina allo storico anniversario. E sono molti i fedeli che, al temine della messa, chiedono di portare il foglietto agli ammalati che hanno in casa. Anche qui, nonostante ci siano le tante trasmissioni televisive della Messa, il foglietto è gradito, perché pratico e sintetico.

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La domenica del Battesimo 2020

La festa del Battesimo di Gesù celebra la pubblica manifestazione del mistero di Cristo ed è anche la celebrazione del nostro Battesimo, che riceve efficacia dal battesimo di sangue del Redentore che muore sulla croce per la nostra salvezza. – Dopo che Gesù ebbe ricevuto il battesimo nel Giordano, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».- Così il battezzato è l’uomo nuovo per la nuova umanità! Dice San Leone Magno: “Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, divenuto partecipe della natura divina, rifiuta di ritornare alla primitiva viltà”. – Rinnoviamo oggi le promesse del nostro Battesimo.

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Lasciarsi sedurre da Dio

Non è un mistero: l’uomo di ogni tempo è sottoposto ogni giorno al rischio della seduzione. Ma ci si può anche lasciar sedurre da Dio, come diceva il profeta Geremia: “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre… Nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo”. (Ger 20,7) – San Paolo invita: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto”- In altre parole “Innamoratevi di Dio”.

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Aiutare, ma con lo stile del Natale

L’esperienza del Natale ha messo in evidenza la grande delicatezza di Dio nei riguardi dell’umanità: “Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi per mezzo dei profeti, ultimamente ha parlato a noi per mezzo del Figlio” – . Il suo Figlio, Verbo eterno e Unigenito, non si è presentato con la potenza della sua gloria, ma con la tenerezza di un Bambino per attrarre l’amore degli uomini. – Si deve fare il bene; ma occorre che chi lo fa, impari la strategia del Natale: avvicinarsi alla persona per amarla.

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Che vocazione: dal basket alla clausura

Che storia quella di una promessa della pallacanestro italiana, che dai campi di basket è passata alla clausura! E Oriana Milazzo ora è suor Chiara Luce delle Sorelle povere di Santa Chiara. Questa storia dimostra che mentre si assiste ad un calo di presenze nei seminari e nei noviziati, ecco spuntare vocazioni suscitate dalla chiamata del Signore. – «Chiedo per amore di Dio di essere ammessa alla professione dei voti temporanei in questa fraternità di sorelle povere di Santa Chiara per seguire la via della povertà e dell’umiltà del Signore Gesù Cristo ed essere con questa comunità un cuore solo e un’anima sola».

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7 gennaio, celebrato il Natale ortodosso

Mentre la maggioranza dei cristiani in tutto il mondo ha celebrato il Natale al 25 dicembre e con l’Epifania, 6 gennaio, hanno concluso le feste natalizie , una parte di cristiani ortodossi, lo hanno celebrato ieri 7, gennaio. – Perché questa disparità di date? E’ questione di calendario differente: calendario gregoriano per i cattolici e calendario giuliano per gli ortodossi; non una volontà scismatica, anche se cambiano le tradizioni e il modo di festeggiarlo. – L’uso del calendario giuliano (dal nome di Giulio Cesare che lo promulgò nel 46 a.C.) fu sostituito nel 1582 da papa Gregorio XIII con il calendario chiamato, appunto, gregoriano, più preciso dal punto di vista astronomico.

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Mio padre fa il fabbro

A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? I giovani devono imparare ad apprezzare il lavoro dei genitori, anche il semplice lavoro domestico. Così potranno gustare la gioia per i loro sacrifici. Diceva un giovane: “Ho lavato le mani di mio padre ed anche pulito e ordinato la sua bottega: ora so cosa significa riconoscere e apprezzare. Senza i miei genitori, non sarei quello che sono oggi. Nell’aiutare mio padre, mi sono reso conto quanto difficile e duro è fare qualcosa di mio. Sono giunto ad apprezzare l’importanza e il valore di aiutare la famiglia”.

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Epifania, Dio si manifesta a chi lo cerca

“Siamo venuti dall’oriente per adorare il Re”. – Una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero. – O Dio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. – La Giornata Missionaria dei Ragazzi, che si celebra oggi, ci ricorda che tutti siamo migranti su questa terra, tutti siamo chiamati a camminare su un’altra strada, quella della condivisione, della comunione, in cui, riconoscendo Gesù in ogni persona, amico o forestiero, gli apriremo il nostro scrigno per offrire i tesori del nostro cuore.

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Un Papa per amico

Papa Francesco è sentoto da tutti come un amico. Amico, maestro, anche confidente. Ma poi anche sostegno, rifugio, conforto. Nelle parole e nei gesti di Papa Francesco si può trovare tutto quello che serve ad un amico, a patto però che non se ne voglia impossessare. La pellegrina in Piazza San Pietro che lo ha strattonato e trattenuto ostinatamente non aveva il rispetto dell’amicizia, ma del possesso. E le scuse er la sua una reazione. fatte da Papa Francesco davanti a tutti i media del mondo, ribadiscono che egli vuole essere amico di tutti, e il possesso di nessuno. Il Papa lo ha testimoniato partecipando alle esequie della sua amica, Maria Grazia Mara, esperta di Padri della Chiesa… E a sera, divincolandosi dalla “presa” della pellegrina di Piazza San Pietro,

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Nato da donna, per una umanità nuova

Nato da donna – Nella solennità di inizio d’anno dedicata al Maria Madre di Dio, Papa Francesco, riferendosi al fatto che ‘Gesù è nato da donna’, ha detto con fermezza: “Se vogliamo umanità dobbiamo ripartire dalla donna. – Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”.

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Storie di mamme e di figli

Mamme e figli: un feeling oggi perduto? Le cronache dei nostri giorni non è che abbondino molto di storie belle a riguardo… – Dobbiamo sempre riscoprire figure di uomini e donne che hanno seminato gioia e misericordia. E in famiglia queste figure non mancano: molto interessanti le testimonianze di Dom Helder Camara e di Aldo Marcozzi.

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Giornata Mondiale della Pace 2020

1 gennaio 2020 – Il nuovo Anno si apre con la Giornata Mondiale della Pace: “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. Questo è il titolo del messaggio di Papa Francesco per questa che è la 53a Giornata mondiale della Pace. E queso primo giorno dell’Anno la Chiesa lo pone sotto la protezione della Madonna: “Salve, Madre santa: tu hai dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno”. Gesù è il vero Re della pace e ci invita tutti a godere e promuovere questo grande dono .

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La gioia del Natale raggiunge tutti

Dio ci vuole incontrare tutti e la grotta di Betlemme è il luogo privilegiato del nostro incontro con Lui, dell’incontro di Dio con l’uomo. – Qui l’uomo è invitato silenziosamente a lasciare cadere la cattiveria e l’indifferenza che gli riempie il cuore. – Il bambino adagiato sulla paglia è il Figlio dell’Altissimo, che non ha esitato di abbassarsi al punto da incontrare l’uomo; anzi a diventare egli stesso uomo. Ma ora è l’uomo che deve desiderare e impegnarsi ad essere e vivere come figlio di Dio. – L’anno vecchio sta per finire, un altro inizierà e sarà ancora per tutti l’occasione di incontrare il Dio fatto uomo.  – AUGURI A TUTTI ! –

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Come andare in paradiso

La vita non dipende da ciò che si possiedi,  ma da ciò si condivide con amore e gratuità. La vita vive di vita donata. Noi siamo ricchi solo di ciò che abbiamo donato. San Basilio ammoniva: «Se vuoi, hai dei granai, sono nelle case dei poveri» Perciò ricorda: Fa’ del bene e dona con gioia.

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Festa della Santa Famiglia

Contempliamo oggi la Santa Famiglia di Nazareth, vero modello da cui le famiglie imparano a vivere nell’amicizia e nella pace con Dio. La famiglia di Gesù, profuga in Egitto, che affronta con pazienza e fiducia in Dio le sofferenze dell’esilio, richiama fortemente i credenti e gli uomini di buona volontà all’accoglienza generosa e ospitale di tante famiglie in fuga dalla guerra, dalla violenza, dalla fame e in cerca di un futuro “umano” dei propri figli. – oggi, in modo particolare, preghiamo per tutte le nostre famiglie, perché seguano docilmente gli esempi della Famiglia di Nazareth, senza perdersi d’animo nelle prove di questa vita, perché Dio ci è vicino e porta a felice compimento ogni cosa.

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Adeste fideles, canto natalizio in latino

“Adeste fideles” è l’incipit del celebre canto natalizio in latino che invita alla gioia e alla festa. Esso è da sempre patrimonio comune di quanti festeggiano il natale, magari con una versione nella loro lingua. Il canto fu trascritto e armonizzato da John Francis Wade da una melodia gregoriana nel 1743 e poi arricchito di vari elementi. – Il ritornello ripete: “Venite, adoriamo il Signore Gesù!” – Molto diffusa è la versione inglese: O Come All Ye Faithful.