Fede e dintorni

Papa Francesco a “Mediterraneo frontiera di pace”

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Papa Francesco a “Mediterraneo frontiera di pace”.

– Papa Francesco è giunto a Bari in elicottero poco dopo le otto di domenica 23 febbraio per concludere l’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace” in corso da alcuni giorni (19-23 febbraio).
– E’ stato accolto dall’arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci e da tutte le autorità civili. Un no deciso alla guerra (è una follia), un forte richiamo alla pace (non c’è alternativa) e l’invito a proseguire l’incontro tra i popoli del bacino del “Mare Nostrum” senza cedere alla logica dello “scontro di civiltà”.
– Il cardinale Bassetti dice: La venuta del Papa corona di grazia queste giornate di incontro e riflessione, di fraternità e condivisione. I popoli del bacino del Mediterraneo, con l’appartenenza alla comune radice di Abramo, condividono una visione della vita e dell’uomo che, nonostante le profonde differenze, è aperta ai valori della trascendenza e alla visione comune della sacralità di ogni vita umana e della sua intangibilità.

Dalla Basilica di san Nicola, dove è intervenuto per concludere l’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, il discorso di Papa Francesco si invola in tutto il bacino del Mare Nostrum e chiede alla comunità internazionale di non cedere alla logica dello “scontro di civiltà”.

La guerra è una follia.
♦ “La guerra è una follia… E alla pace non c’è alternativa”, dice Papa Francecso a Bari. La guerra, che orienta le risorse all’acquisto di armi e allo sforzo militare, distogliendole dalle funzioni vitali di una società, quali il sostegno alle famiglie, alla sanità e all’istruzione, è contraria alla ragione, secondo l’insegnamento di san Giovanni XXIII.
♦ In altre parole, essa è un’autentica follia, perché è folle distruggere case, ponti, fabbriche, ospedali, uccidere persone e annientare risorse anziché costruire relazioni umane ed economiche. La guerra appare così come il fallimento di ogni progetto umano e divino”.
A cosa serve, del resto una società che raggiunge sempre nuovi risultati tecnologici, ma che diventa meno solidale verso chi è nel bisogno?”. Quindi la questione migratoria con le sue dinamiche epocali, e le posizioni dei dei nazionalismi.

Amate i vostri nemici.
♦ Papa Francesco nell’omelia della Messa, celebrata davanti a 40mila fedeli, presente anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, richiama il cuore del Vangelo. “Amate i vostri nemici”. Ecco la rivoluzione di Gesù. “Dal nemico da odiare al nemico da amare… Il Signore ci ha chiesto l’estremismo della carità. E’ l’unico estremismo cristiano: quello dell’amore”.
“Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano… È la novità cristiana. È la differenza cristiana. Pregare e amare: ecco quello che dobbiamo fare; e non solo verso chi ci vuol bene, non solo verso gli amici, non solo verso il nostro popolo. Perché l’amore di Gesù non conosce confini e barriere. Il Signore ci chiede il coraggio di un amore senza calcoli. Perché la misura di Gesù è l’amore senza misura”.
♦ Il Papa ringrazia i fedeli: “Io vorrei ringraziarvi, perché voi state aiutando con le vostre preghiere il lavoro dei pastori, che sono la forza della comunità cristiana… Essi si sono sentiti accompagnati e sicuri con le vostre preghiere”.

Il grazie di Mons, Cacucci.
♦ Nel ringraziamento al Papa monsignor Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, ha ricordato il librarsi della colomba della pace, nella precedente visita di Francesco a Bari. Una colomba che idealmente torna a volare anche oggi, ha detto il presule. “Benvenuti voi tutti, fratelli e sorelle, nella città di San Nicola confermata in questi giorni «cantiere di pace».
Le ossa di San Nicola, giunte da Myra a Bari, solcando il Mediterraneo, hanno innalzato un ponte che né il tempo né le divisioni hanno mai demolito”.

Un evento memorabile.
♦ Lungo il Corso Vittorio Emanuele II, chiuso dal palco papale sul cui sfondo giganteggia la riproduzione di un rosone romanico con il colore azzurro del Mare Mediterraneo, la folla dei fedeli ha assistito con grande raccoglimento alla Messa, riservando al Pontefice, all’arrivo e alla partenza, particolare calore.
♦ Tra le autorità anche i ministri Francesco Boccia e Teresa Bellanova. Mentre il premier Giuseppe Conte, con una telefonata al cardinale presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, ha annunciato di dover rinunciare alla trasferta barese per continuare a gestire da Roma l’emergenza Coronavirus.

♦ Quasi mille i volontari hanno supportato le forze dell’ordine per garantire l’ordinato svolgimento dell’evento. Circa 500 provenivano dalle parrocchie della diocesi, altri 300 dalla Protezione civile regionale, un centinaio dal sistema sanitario e c’erano anche circa 60 addetti alla sicurezza della Polizia locale. Treni speciali dalla provincia e servizi navetta da e per i parcheggi allestiti nella periferia barese hanno agevolato il flusso e il deflusso dei pellegrini, che nella zona della celebrazione hanno potuto seguire la liturgia, anche grazie a una decina di maxischermi.

♦ Il Papa è ripartito poi alla volta di Roma subito dopo la fine della celebrazione, mentre i vescovi hanno partecipato al pranzo con i poveri, gli ex tossicodipendenti, alcune donne vittime di violenza e un gruppo di ex detenuti organizzato nei padiglioni della Fiera del Levante.
(fonte: vari post di avvenire.it, 20-23 febbraio.

Mediterraneo frontiera di pace e di amore. Papa Francesco: “La soluzione ai problemi non è sfoderare la spada contro qualcuno e nemmeno fuggire dai tempi che viviamo. La soluzione è la via di Gesù: l’amore attivo, l’amore umile, l’amore fino alla fine… Oggi Gesù, col suo amore senza limiti, alza l’asticella della nostra umanità”. – Dunque va chiesta anche la grazia di vedere gli altri non come ostacoli e complicazioni, ma come fratelli e sorelle da amare. Infatti “alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore”.

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