Attualità Fede e dintorni

Pregate per me

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 

Pregate per me.

185a-pregatePapa Francesco chiede continuamente: “Pregate per me”, ed egli sperimenta quanta forza riceve dalle nostre preghiere. – Tanti fedeli dicono un po’ frettolosamente “Preghi per me!” – In fin dei conti, chiedere un po’ di preghiera non costa niente. Lo facciamo spesso: lo chiediamo al sacerdote che ha celebrato la messa, lo chiediamo alla suora che ha fatto il catechismo al nostro bambino, lo chiediamo anche al malato che abbiamo visitato; oggi si chiedono preghiere via e-mail e simili. E’ persino diventata una trasmissione televisiva. Va bene; è  cosa buona e giusta! Ma non può e non deve dispensare dall’impegno che ognuno deve mettere nel compiere il proprio dovere; non può e non deve creare alcun alibi spirituale. All’opera di salvezza, a cui ci chiama il Signore,  tutti dobbiamo corrispondere seriamente e personalmente. 

La predica di Frate Egidio
♦ Due dignitari di chiesa vennero una volta da frate Egidio, per udire da lui parole di vita.
Dopo il colloquio, stando per partire, lo pregarono di fare orazioni per loro.
Frate Egidio rispose:
♦ – Che bisogno c’è, signori miei, che io preghi per voi?
Voi avete maggiori fede e speranza di me!
Quelli chiesero:
– In che senso?
Rispose Frate Egidio:
– Voi, signori illustrissimi, vivete tra le gioie e le ricchezze del mondo e sperate d’essere salvati; mentre io, che vivo nella penitenza, temo d’essere dannato!
Quelli capirono la lezione e partirono da frate Egidio compunti e desiderosi di cambiar vita.
(fonte: Feo Belcari – Sec. XV).

è cosa buona e giusta! Ma non può e non deve dispensare dall'impegno che ognuno deve mettere nel compiere il proprio dovere; non può e non deve creare alcun alibi spirituale. All'opera di salvezza, a cui ci chiama il Signore, tutti dobbiamo corrispondere seriamente e personalmente.
E’ cosa buona e giusta chiedere preghiere. Ma non può e non deve dispensare dall’impegno che ognuno deve mettere nel compiere il proprio dovere; non può e non deve creare alcun alibi spirituale. All’opera di salvezza, a cui ci chiama il Signore, tutti dobbiamo corrispondere seriamente e personalmente.

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