Attualità

Presentata la Casa di Malta

Ospiterà i pazienti oncologici e i loro accompagnatori

Realizzata grazie alla sinergia di una serie di contributi

Giofrè, Gargiulo e Toraldo di Francia durante la presentazione (foto Ciccarelli)

È stata presentata martedì, presso l’ospedale civile “Ignazio Toraldo Di Francia” di Tropea, la “Casa di Malta”, che presto inizierà ad ospitare i pazienti del reparto di Oncologia e i loro accompagnatori. Questa nuova importante realtà, unica del suo genere non solo in provincia, ma in tutta la regione, è il risultato di una sinergia tra il Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Militare Ordine di Malta, attraverso la Delegazione di Tropea, l’associazione di volontariato “Insieme per . . .”, operante nell’ambito dell’assistenza al malato nel reparto di Oncologia, e la Parrocchia Maria SS. di Romania. La casa ha la finalità di ospitare gratuitamente i malati oncologici più disagiati in cura presso il nosocomio locale provenienti dai paesi della provincia di Vibo Valentia. Alla cerimonia di presentazione, coordinata dal presidente del Centro servizi per il volontariato (Csv) di Vibo Valentia Roberto Garzulli, erano presenti il parroco don Ignazio Toraldo Di Francia, il primario del reparto di Oncologia Maria Grazia Arena, il direttore sanitario pro tempore Mario Tarabbo e il direttore del Dipartimento di Neurologia dello “Iazzolino” Domenico Consolo. Oltre al responsabile dell’Urp aziendale Sandro Cortese, folta anche la rappresentanza politica e istituzionale del territorio, con l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Tropea Paolo Ceraso e il vicesindaco Giuseppe Rodolico (primario di Urologia), gli assessori alla Cultura di Parghelia e Ricadi Anna Sambiase e Pino De Carlo, e l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Giuseppe Barbuto. Presenti anche il presidente della Consulta delle Associazioni Vittoria Saccà, la dirigente scolastica dell’IIS Tropea Beatrice Lento e il parroco del S. Rosario Nicola De Luca.

 

La presentazione della Casa di Malta (foto Ciccarelli)

Don Toraldo Di Francia, dopo aver manifestato la sua forte emozione per il fatto di trovarsi a dover parlare all’interno di una struttura intitolata ad un suo avo, ha evidenziato nel suo intervento come «la sanità non è un affare privato, ma riguarda veramente l’essenza dell’essere umano. La casa di Malta simboleggia una rinnovata consapevolezza che le situazioni di sofferenza riguardano tutti e più questa realtà prenderà piede, più noi saremo capaci di superare le difficoltà della società». Mari Giofrè, presidente di “Inisieme per . . .”, ha invece spiegato che «quando si parla di assistenza per il malato bisogna partire dall’ascolto delle loro necessità. È grazie ai volontari dell’associazione, i quali hanno sollecitato questa iniziativa, che ci si è fatti portavoce delle necessità, anche attreaverso Tropeaedintorni.it». La casa è diventata una realtà «facendo poi rete con la parrocchia, che ci ha fornito un appartamento, e con l’aiuto del presidente del Rotary Francesco Campisi e dei soci, che hanno allestito la cucina, e del contributo di tantissime famiglie di cittadini».
L’accorato appello della dottoressa Arena può riassumersi nell’invito a tutte queste forze, che hanno saputo lavorare in sinergia, di «continuare a stare vicine per mantenere viva la speranza che la casa non resti un sogno, ma rimanga aperta e funzioni».

Condividi l'articolo
Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it