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Primarie Pd: i commenti dal circolo locale
Soddisfazione per la partecipazione
D’Agostino: “Il circolo si riorganizza per presentare un’alternativa”
Maria Stella Vinci La vittoria di Matteo Renzi, per chi come me non hai mai avuto un impegno diretto nella politica, è stata bella ed emozionante! Ancor più appassionante è stato però il percorso fatto per raggiungere questo ottimo risultato, che non può non riempirci di orgoglio ripagandoci dei tanti sforzi e sacrifici. Ci preme sottolineare come giovani e meno giovani abbiano dato fiducia al neo segretario PD, dimostrando di continuare ad avere, nonostante la crisi e le mille difficoltà, fiducia nel futuro e identificando la speranza di cambiamento in Matteo Renzi. Come ha detto Renzi, dal 9 dicembre non ci saranno più i “Renziani” (con vari comitati e associazioni) ma ci sarà il Partito Democratico. E noi con il Partito Democratico dovremmo interagire per migliorarlo e cambiarlo, con proposte concrete e spirito propositivo.
Rappresentante a Tropea della mozione “L’Italia Cambia Verso” Maria Stella Vinci
Pasquale FrezzaTropea cambia verso! La vittoria di Renzi a Tropea con il 59,43%, quindi sopra la media regionale, nella provincia più “bersaniana” d’Italia, non era scontata, né preventivabile. Ora con i tanti amici del comitato Tropea Cambia Verso che mi hanno onorato di essere rappresentante della mozione Renzi decideremo le sorti del comitato. L’unità tra i tesserati e l’apertura della sezione anche ai simpatizzanti sono due fondamentali passi per la crescita. Non ci sono più venti partiti, in un ottica bipolare chi viene respinto vota per l’avversario o si astiene. Abbiamo, quindi, il dovere di provare insieme a tracciare a Tropea un percorso di alternativa. Ripartire dalla passione delle primarie è un buon indizio.
Rappresentante a Tropea della mozione “L’Italia Cambia Verso” Pasquale Frezza
Sandro D’Agostino – foto LibertinoCondivido la gioia degli amici del comitato “Tropea Cambia Verso”: loro, questa volta, ci hanno messo la faccia ed esclusivamente a loro va il merito della bella affermazione della mozione di Matteo Renzi alle primarie del PD in Tropea. Non posso, però, registrare con enorme soddisfazione la grande risposta che è stata data dall’intero circolo del PD. Io guardo con fiducia ai 31 voti di Civati che sono voti di opinione, alla crescente partecipazione, alla sana contrapposizione fra tutte le mozioni, alla collaborazione che vi è stata nell’allestimento del seggio, all’assenza di contestazioni. Questo significa almeno due cose: a Tropea hanno vinto tutti gli iscritti che hanno saputo coinvolgere molti simpatizzanti. In secondo luogo che il circolo del PD a Tropea ha concluso una prima fase di ricostruzione e si prepara a presentare ai tropeani un progetto di alternativa. Ciò è stato possibile grazie a coloro i quali con esperienza hanno saputo governare il partito nelle acque agitate; con loro e con i nuovi innesti, fonte di entusiasmo e sana partecipazione, voglio lavorare a un partito ancora più unito ed aperto a chi intende guardare al futuro con la speranza di una Tropea più bella, meno rissosa, e pronta a valorizzare le sue straordinarie ricchezze.
Il Segretario Circolo PD di Tropea Sandro D’Agostino
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L’Amministrazione comunale, preso atto del disservizio relativo alla fornitura d’acqua verificatosi a far data dalla sera del 13.8.2014, nella odierna mattinata ha eseguito le dovute verifiche presso i pozzi comunali.
L’Amministrazione comunale rende noto di essere venuta a conoscenza che in data odierna è stato depositato al Tar Calabria di Catanzaro un ricorso elettorale (n. 488/2010) finalizzato a mettere in discussione l’esito delle ultime elezioni amministrative del 28 e 29 marzo.
La mafiosità è un atteggiamento che ci è stato inculcato a piccole dosi da un potere prepotente, conservatore e senza scrupoli, che pur di non perdere i propri privilegi ha cercato e cerca di acquistare consensi con facili promesse, raccomandazioni, favori e gentili concessioni e, quando tutto ciò non è possibile, con ricatti, atteggiamenti vessatori, minacce più o meno velate, tanto che spesso i cittadini non riuscendo a trovare nella società civile alcuna possibilità di riscatto, sono costretti a sottostare alla legge del più forte per ottenere quello che poi, alla fine, è un loro preciso e sacrosanto diritto.
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