Il sindaco Adolfo Repice non chiude le porte ai suoi
Arena, prima, e D’Agostino, poi, hanno rimesso importanti incarichi
La maggioranza regge e tira dritta. Questa, in sintesi, la filosofia del sindaco Adolfo Repice e degli attuali amministratori di Tropea, dopo i recenti due di picche con cui Francesco Arena, prima, e Sandro D’Agostino, poi, hanno rimesso importanti incarichi nelle mani del primo cittadino, creando, di fatto, una situazione di impasse.
Commentando proprio la scelta di D’Agostino, di restituire le deleghe alla Cultura e Spettacolo e di rifiutare la nuova all’Istruzione pubblica, il sindaco Adolfo Repice spiega che il suo consigliere «ne aveva già parlato con lui», quindi non è rimasto sorpreso dalla sua decisione, alla base della quale vi sarebbe «un pizzico di delusione, poiché D’Agostino si aspettava – aggiunge Repice – l’applicazione di altri criteri». «Io però – prosegue Repice – ho solo seguito il criterio dei voti presi alle elezioni, perché per me tutti e dodici gli eletti al mio fianco sono meritevoli di fare gli assessori».
Il sindaco, infine, precisa come la porta sia ancora aperta ad un ripensamento del suo ex delegato alla Cultura. «Lui – conclude infatti Repice riferendosi a D’Agostino – per questo momento ha consegnato le deleghe, per le quali io non ho ancora deciso il da farsi: se le rivorrà, potrà riprendersele, altrimenti ritengo che ci siano altre persone all’interno della mia squadra in grado di gestire queste deleghe al meglio».
Ma a sentire il diretto interessato, quella del ripensamento appare una possibilità sempre più distante.
Riguardo l’ultima considerazione di Repice sui componenti della maggioranza «sono assolutamente d’accordo col sindaco – è infatti il commento del consigliere Sandro D’Agostino –, perché ho rimesso le mie deleghe nelle sue mani proprio per consentirgli di distribuirle tra gli altri consiglieri del gruppo».
