Fede e dintorni

Tutti fratelli, il mio nome è fratello

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Tutti fratelli, il mio nome è fratello.

– “Fratelli tutti” è il titolo nella nuova Enciclica che Papa Francesco firmerà il 3 ottobre ad Assisi. Il documento ha per sottotitolo “Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. Il Papa lo siglerà dopo la celebrazione della Messa nella Basilica francescana senza fedeli nel rispetto dell’attuale situazione sanitaria.
– Una impresa non indifferente: ridare a tutti il dolce nome di “fratelli”. Gesù lo raccomanda ai suoi discepoli: «Uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli» (Mt, 23,8).
– Il nome è una cosa importante: anche Dio ce l’ha! Chiamare qualcuno col suo nome lo fa sentire riconosciuto e apprezzato per quello che è.
– Chiamare qualcuno col dolce nome di “fratello” riempie il cuore di gioia sia di chi chiama sia del chiamato. Nasce una tenerezza sempre nuova. – Papa Francesco ha aperto frontiere di nuova, ma purtroppo fragile fraternità: tra Israeliani e palestinesi, tra immigrati e paesi accoglienti, tra cattolici e musulmani, tra persecutori e perseguitati che si riconciliano. – Questo documento sulla “fratellanza umana” annunciato da Papa Francesco, nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace.

L’uomo, senza nome, che si sentì chiamare “fratello”.
♦ Un mendicante si accorse che tutti gli uomini e le cose avevano un nome ed egli no.
Si sentiva infelice e provò a darsene uno. Ma nessun nome gli stava bene.
Un giorno, chinatosi a bere ad un torrente, dall’altra sponda qualcuno chiamò: – Fratello, hai del pane?
Egli buttò un pane al di là dell’acqua; poi, incamminatosi, ripeteva tra sé quel nome: fratello!

  Quando vennero le stelle e i lumi brillarono alle finestre delle case, il mendicante bussò ad una porta.
– Chi sei? – gli fu chiesto.
– Il Fratello – rispose.
  E la porta fu aperta. Aveva finalmente trovato il proprio nome.
(Una storia di Renzo Pezzani).

♦ San Francesco colse la fraternità in ogni creatura di Dio e la trasformò in un canto senza tempo.
Dalla tomba del Santo il prossimo 3 ottobre partirà la nuova tappa del magistero di Papa Francesco, che ha scelto di portare il nome del Santo umbro.
Il titolo della nuova Enciclica si rifà a un valore centrale del magistero di questo Papa che la sera dell’elezione, il 13 marzo 2013, si presentò al mondo con le parole “Fratelli e Sorelle buona sera”.

“Fratelli tutti” è il titolo nella nuova Enciclica che Papa Francesco firmerà il 3 ottobre ad Assisi. Il documento ha per sottotitolo “Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. Il Papa lo siglerà dopo la celebrazione della Messa nella Basilica francescana senza fedeli nel rispetto dell’attuale situazione sanitaria. – Chiamare qualcuno col dolce nome di “fratello” riempie il cuore di gioia sia di chi chiama sia del chiamato. Nasce una tenerezza sempre nuova. – Papa Francesco ha aperto frontiere di nuova, ma purtroppo fragile fraternità: tra Israeliani e palestinesi, tra immigrati e paesi accoglienti, tra cattolici e protestanti, tra persecutori e perseguitati che si riconciliano. Tutto ciò nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace.

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