Cultura e Società

“Un amore chiamato Tropea”

Un film indimenticabile

Realizzato da Salvatore Libertino e da Bruno Cimino

Locandina del film

Si tratta di una produzione cinematografica della Trophaeum. E’ stata realizzata da Salvatore Libertino e da Bruno Cimino. Attraverso una storia capace di infrangere le barriere del tempo, si entra nello splendore di una città ricca di tradizioni popolari e di bellezze naturali. Il film, in sistema Vhs Pal, è disponibile in italiano, inglese (A love called Tropea) e tedesco (Eine liebe mit dem namen Tropea).
Per la realizzazione del film “Un amore chiamato Tropea” ci sono voluti due anni e mezzo di lavorazione e tanta, tanta …. passione, poi, i fondatori dell’Associazione Culturale Trophaeum che hanno caparbiamente inseguito questo sogno, sono riusciti a dare alla città ed ai suoi cittadini questo grande contributo: un film che testimonia delle bellezze marine, di una storia che si perde nell’oscurità dei tempi e delle tradizioni che la rievocano tra le località più interessanti del sud Italia.
La sceneggiatura è stata tratta dal libro “Tropea, perla del Tirreno e Capitale delle Vacanze” e liberamente adattata a ben 341 sequenze certosinamente selezionate su circa dieci ore di riprese, interne ed esterne, la maggior parte girate durante l’estate 1995.
La trama si sviluppa attraverso il ricordo-racconto di una donna giunta a Tropea da bambina e poi, negli anni, rimasta “prigioniera di un meraviglioso incantesimo”.
E’ un viaggio meraviglioso che si snoda dentro una natura incontaminata per incontrare la gente del posto, per passeggiare tra i lidi e nel centro storico, per rievocare tradizioni, riti e leggende “tramandate da generazione in generazione”, e poi per tuffarsi in un passato che spesso ritorna grazie alle interessanti scoperte archeologiche, per entrare nell’affascinante odierna realtà turistica.
Padrone assoluto, in questa romantica esplorazione, è il mare limpido e cristallino che lambisce spiagge bianchissime, grotte, piccole baie e scogliere che ricordano i paesi tropicali o le isole dell’eterna primavera.
L’interprete principale del film è Filomena Bonforte di Tropea, una ragazza dalle spiccate bellezze normanne e sfumati lineamenti mediterranei.
L’occhio sapiente della ripresa è opera di Salvatore Libertino che con grande professionalità ha saputo tradurre in immagini, tutte stupende, una sceneggiatura scritta da Bruno Cimino che è stato anche il regista del film.
Le musiche sono state appositamente scritte dal maestro Vincenzo Laganà, anche lui tropeano e quindi ispirato a comporre temi … con il cuore.
Il film che è disponibile in video cassetta, sistema Vhs Pal, in italiano, inglese e tedesco è stato premiato al X Festival Internazionale del film turistico che si è svolto a Varese nel 1996.

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Redazione
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