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Il video. LaboArt stupisce ancora!

Bravi anche i chitarristi che si sono esibiti in un mini concerto

Al Teatro del Porto gli allievi seguiti dalle insegnanti Maria Grazia Teramo, Annalisa Epifanio e Maria Macrì

Ieri al Teatro del Porto di Tropea l’Associazione Culturale “LaboArt” ha proposto il suo spettacolo di fine anno: un dramma dal titolo “I ciechi” di Maurice Maeterlinck, uno break musicale con i giovani chitarristi di Laboart ed infine la rivisitazione del “Moulin Rouge!” di Baz Luhrmann.

I ragazzi di LaboArt  - foto Libertino-Stroe
I ragazzi di LaboArt - foto Libertino-Stroe

LaboArt, nato soltanto due anni fa, vanta già una bella squadra fatta di allievi motivati e preparati. Il pubblico tropeano che da sempre li segue, ieri ha potuto apprezzare la crescita artistica di questi ragazzi.

I ragazzi di LaboArt  - foto Libertino-Stroe
I ragazzi di LaboArt - foto Libertino-Stroe

Gli allievi di Laboart sono seguiti dalle insegnanti Maria Grazia Teramo, Annalisa Epifanio e Maria Macrì (le fondatrici dell’associazione), Francesca Medile, Francesco Gentile e Cesare Fiamingo. Sono loro che attraverso i corsi di recitazione, canto e musica aiutano i ragazzi a tirar fuori il loro talento e ad educarlo: è così che ad ogni nuova rappresentazione teatrale ci stupiscono!

I ragazzi di LaboArt  - foto Libertino-Stroe
I ragazzi di LaboArt - foto Libertino-Stroe

Dal contenuto profondamente simbolico, il dramma “I ciechi” di Maurice Maeterlinck, quello scelto da Maria Grazia Teramo per l’apertura dello spettacolo. L’opera è tratta da una serie di pièce teatrali denominata “teatro per marionette” che allude alla condizione dell’Uomo visto come burattino in balia del fato e di un destino che sembra ineluttabile.

I ragazzi di LaboArt  - foto Libertino-Stroe
I ragazzi di LaboArt - foto Libertino-Stroe

I ragazzi si sono calati nella parte di alcuni ciechi che dopo una gita fuori porta, a causa della morte accidentale della guida che li aveva condotti sin lì, si troveranno abbandonati e soli in una foresta. Questo testo teatrale scelto, vuole invitare il pubblico alla riflessione sul momento storico di crisi politico-sociale ed economica che stiamo attraversando: come quei ciechi soli in quel luogo in un’atmosfera di paura e rassegnazione, così l’Uomo oggi vive in uno stato di oblio che paralizza qualsiasi slancio. La cecità moderna è quella dell’ignoranza che genera paura, della disinformazione che obnubila le menti, dell’assenza di fantasia che genera pessimismo. I ciechi usciti dall’ospizio si trovavano spaesati ed incapaci di badare a loro stessi senza una guida di supporto: non hanno osato incamminarsi soli, hanno preferito star fermi e giacere a terra accanto alla loro guida, benché morta. Però uno spiraglio, una via d’uscita dalle tenebre si scorge alla fine del dramma perché in mezzo a loro c’è un bambino che è l’unico in grado di vedere e forse di indicargli il cammino: il bambino è dunque la metafora della luce e del futuro che è sempre a portata di mano; una possibilità, un’ultima occasione ci è sempre concessa, basta saperla cogliere!
Dopo un breve intramezzo musicale dei chitarristi di LaboArt, dal dramma si passa al musical “Moulin Rouge!” interpretato magistralmente dagli allievi seguiti da Annalisa Epifanio e Francesca Medile.

I ragazzi di LaboArt  - foto Libertino-Stroe
I ragazzi di LaboArt - foto Libertino-Stroe

La scenografia, curata da Alessandro Mamone e Romania Gentile, ci porta nella Parigi bohémien del 1899, nel vivace quartiere di Pigalle vicino Montmartre. Il Moulin Rouge è un famosissimo locale a luci rosse del tempo, in cui si fa spettacolo e si danza il ballo del can-can, ardito per l’epoca. La protagonista del musical è “Satine, la stella del Moulin Rouge” interpretata egregiamente da Margherita Macrì, la quale si innamorerà dello squattrinato ma affascinante scrittore inglese dal nome “Christian” interpretato dal bravissimo Felice D’Agostino. L’istrionico Simone Callisto, ha dato il meglio di sè nel ruolo di “Harold Zidler” il capo della compagnia teatrale del Moulin Rouge. A tentare di impedire l’amore tra i due protagonisti, un perfido “Duca” interpretato da Francesco Saverio Rombolà, che tiene la scena con maestria. Tra le ballerine (ma soprattutto attrici e cantanti) coloratissime e vere, c’erano Noemi Di Costa, Virginia Angiò, Silvia Ventrice, Sara Colace, Katya Pugliese, Antonella Sambiase, Paola Tomaino.
Il pubblico numeroso che incalzava con prolungati applausi, era divertito dai continui cambi di scena e rapito ogni qualvolta gli attori si calavano dalle gradinate proprio in mezzo agli spettatori coinvolgendoli.
Ringraziamo l’associazione culturale “Laboart” che nel tempo non smette di tener fede alla sua promessa: l’impegno nel sociale attraverso l’arte. Il merito è tutto della tenacia delle ragazze fondatrici di Laboart ovvero Maria Grazia Teramo, Annalisa Epifanio e Maria Macrì, le quali non hanno mai smesso di credere nel loro progetto.
LaboArt è un’avventura nata due anni fa che continua ad essere aperta agli ideali della condivisione, dell’accoglienza e della diversità di vedute. Laboart, un piccolo grande esempio di civiltà che nella nostra Tropea è bene portare avanti con l’aiuto di tutti!

Di seguito tutti i nomi dei protagonisti in ordine alfabetico.
“I ciechi” di Maurice Maeterlinck:

Iustina Adavidoae
Virginia Angiò
Matteo Camporeale
Francesco Carchidi
Sara Colace
Noemi Di Costa
Francesco Saverio Rombolà
Antonella Sambiase
Nicola Sambiase
Antonio Sambiase
Paola Tomaino
Silvia Ventrice.
Regia di Maria Grazia Teramo e Laura Cortose

Intermezzo Musicale:
Cimino Vincenzo, Colace Michele, Condina Giovanni, Craveli Melina, Loiacono Francesco, Mazzola Selenia, Marcianò Fabiano, Mercuri Natalie, Pandullo Antonio.

Molin Rouge il musical liberamente ispirato al “Moulin Rouge!” di Baz Luhrmann:
Iustina Adavidoae nel ruolo di “Lulù”, Viriginia Angiò nel ruolo di “Zou-Zou ”, Simone Callisto nel ruolo di “Harold Zidler”, Sara Colace nel ruolo di “Bijoux”, Felice D’Agostino nel ruolo di “Christian”, Noemi Di Costa nel ruolo di “Frou-Frou”, Margherita Macrì nel ruolo di “Satine”, Katya Pugliese nel ruolo di “Marie”, Francesco Saverio Rombolà nel ruolo del “Duca”, Antonella Sambiase nel ruolo di “Nenè”, Antonio Sambiase nel ruolo di “Toulouse”, Paola Tomaino nel ruolo di “Andrè”, Silvia Ventrice nel ruolo di “Minù”. E con la partecipazione di Cesare Di Laghi (Palestra Aurora). Regia di Annalisa Epifanio e Maria Macrì.

Fonico: Agostino Miceli
Web-master: Josè Blasa (JBlasa.com)
Grafica Locandina: Russo Giuseppe
Per ulteriori info www.laboartropea.it

Prima parte dello spettacolo
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Deconda parte dello spettacolo
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