Attualità

Un film con Raf Vallone alla Biennale di Venezia

Il film, con il tropeano Raf Vallone protagonista, è stato proiettato alla 69 edizione della Biennale di Venezia.

Dopo 60 anni dalla sua prima proiezione, il film di De Santis viene riproposto durante la serata di pre-apertura della Mostra del Cinema di Venezia.

Una foto del 1984 di Raf Vallone a Tropea - foto Libertino
Una foto del 1984 di Raf Vallone a Tropea – foto Libertino

Inaugurata la 69 edizione della Biennale di Venezia in programma fino all’8 settembre 2012 con una piacevole sorpresa per noi tropeani: ieri durante la serata di pre-apertura, in attesa del red carpet del Lido per la Mostra del Cinema, è stato proiettato un film con protagonista Raf Vallone.
Si tratta del celebre film “ROMA ORE 11” del regista neorealista Giuseppe De Santis, distribuito per la prima volta nel febbraio 1952, prodotto dalla Titanus e interpretato da Lucia Bosé, Carla Del Poggio, Massimo Girotti e Raf Vallone.
“Roma ore 11” è un film che si basa sull’inchiesta condotta da Elio Petri (che fu aiuto regista nel film) in seguito a un tragico fatto di cronaca avvenuto a Roma nel 1951. La vicenda di “Roma ore 11” racconta di duecento ragazze che, rispondendo all’annuncio su un giornale, si presentano in via Savoia a Roma per ottenere un posto di dattilografa presso lo studio di un ragioniere. In un’Italia esasperata dalla disoccupazione, ma ancor più dall’impossibilità per le donne di trovare lavoro, arrivano per il colloquio giovani di ogni tipo ed estrazione sociale: nobili decadute, prostitute che cercano di cambiar vita, mogli con il marito disoccupato, figlie di ex benestanti cui la pensione non basta per sopravvivere. Accalcatesi sulle rampe delle scale del piccolo palazzo, si scambiano impressioni e accennano alle loro esistenze fatte di miseria ed espedienti per vivere. Un litigio per la priorità in fila trasforma l’attesa in tragedia: la ringhiera della scala cede, distruggendo a uno a uno i gradini, facendo precipitare le donne, molte delle quali rimangono ferite, mentre una di esse, Anna Maria Baraldi, muore. Portate in ospedale, l’amara scoperta: per essere curate, gli uffici pretendono il pagamento della retta giornaliera di 2.300 lire. Molte di loro sono costrette ad andare a casa perché impossibilitate a pagare.
La nuova copia del film “Roma ore 11”, a sessant’anni dalla prima proiezione, è stata messa a disposizione dalla Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale di Roma.
De Santis, lo ricordiamo, è il regista anche di Riso amaro (1949), Non c’è pace tra gli ulivi (1950) e La garçonnière (1960), capolavori rimasti nella storia della cinematografia di cui ricordiamo l’intensità delle storie narrate e il carisma del compianto attore tropeano Raf Vallone. Un uomo talentuoso, prestante, acculturato ed impegnato politicamente che meriterebbe maggiori riconoscimenti ed approfondimento proprio in quella che è stata la sua terra d’origine, Tropea.

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