Antonio Piserà lancia un appello al Vescovo Attilio Nostro per la riapertura del Museo Diocesano di Tropea
Nella lettera indirizzata al Vescovo, Piserà propone un tavolo di confronto e collaborazione tra la Diocesi e il Comune di Tropea
Tropea, 7 aprile 2025 – «Tropea non può permettersi di tenere chiusa una delle sue gemme culturali più preziose». Con queste parole, Antonio Piserà, ex consigliere comunale e figura da sempre impegnata nella promozione e tutela del patrimonio tropeano, si è rivolto con una lettera aperta a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, per sollecitare la riapertura del Museo Diocesano di Tropea, chiuso ormai da circa cinque anni.
Il Museo Diocesano, situato nell’elegante e storico Palazzo Vescovile accanto alla Cattedrale, è un autentico scrigno di arte sacra, fede e memoria collettiva. Al suo interno si conservano opere di straordinario valore storico e artistico, tra cui il celebre pastorale in argento dorato del XV secolo, una statua in argento di Santa Domenica del 1738, realizzata dall’orafo napoletano Francesco Avellino, una preziosa icona della Madre della Consolazione del XVI secolo, oltre a dipinti settecenteschi e sculture lignee che raccontano secoli di spiritualità e arte.
«Questa lunga chiusura – ha sottolineato Piserà – non priva soltanto i tropeani della possibilità di riappropriarsi del proprio patrimonio, ma anche migliaia di visitatori ogni anno di conoscere una parte fondamentale della storia e dell’identità di Tropea. È necessario e urgente unire le forze affinché si trovi una soluzione concreta».
Nella lettera indirizzata al Vescovo, Piserà ha proposto un tavolo di confronto e collaborazione tra la Diocesi e il Comune di Tropea, finalizzato a individuare risorse e strumenti, anche attraverso fondi regionali, statali o europei, per affrontare gli interventi necessari alla riapertura del Museo, che siano di carattere strutturale, organizzativo o gestionale.
Il rilancio del Museo Diocesano non rappresenta solo un tema di conservazione del patrimonio, ma anche un’opportunità di sviluppo culturale e turistico. «La cultura e la fede – ha aggiunto Piserà – devono camminare insieme. Riaprire il Museo significa restituire un’anima a un luogo già profondamente radicato nel cuore di tutti noi».
Tropea, nota per accogliere migliaia di turisti da ogni parte del mondo, guarda al rilancio del Museo Diocesano come una scelta strategica per valorizzare il centro storico, ampliare l’offerta culturale e rafforzare l’identità della “Perla del Tirreno” come città d’arte e spiritualità.
L’auspicio è che, a partire da questo appello, possa inaugurarsi una nuova stagione di dialogo tra le istituzioni religiose e civili, con l’obiettivo comune di restituire il Museo Diocesano alla città di Tropea, ai calabresi e a tutti gli amanti della bellezza e della storia.