Attualità

Tentativo di clonare le schede bancomat

Sequestrato un sofisticato scanner per l’intervento della Polizia di Stato

Ignari i clienti di una filiale della Banca popolare del Mezzogiorno a Tropea

La filiale della Banca popolare del Mezzogiorno in Viale Don Mottola a Tropea - foto Barritta
La filiale della Banca popolare del Mezzogiorno in Viale Don Mottola a Tropea – foto Barritta

Avevano pianificato di clonare le schede bancomat degli ignari clienti di una filiale della Banca popolare del Mezzogiorno, ma il loro tentativo è stato reso vano dal pronto intervento della Polizia di Stato.
È successo a Tropea, dove è stato sequestrato un sofisticato scanner in grado di immagazzinare i dati bancari in transito presso lo sportello automatico bancomat dell’istituto di credito ubicato in Viale Don Mottola.
Per fortuna, un accorto utente del servizio si è insospettito immediatamente, capendo che qualcosa non andava, poiché le operazioni di prelievo presentavano qualche anomalia rispetto al solito. E così, approfittando della presenza, a circa cento metri, del posto fisso di Polizia, ha immediatamente fatto una segnalazione agli agenti. Gli uomini in divisa, guidati dall’ispettore Vincenzo Filangeri, sono prontamente intervenuti sul posto per rimuovere l’apparecchiatura utilizzata per clonare le tessere. Si tratta di una sottilissima striscia di cinque centimetri che, collegata ad un computer, avrebbe permesso ai furfanti di copiare i dati bancari dei malcapitati utenti sui propri terminali e disporre, in questo modo, dell’occorrente per effettuare prelievi e pagamenti.
Il tentativo di truffa informatica è partito nel week-end, approfittando probabilmente  della chiusura della banca. Forse chi ha organizzato il colpo avrebbe dovuto riprendere la striscia in un momento successivo, cioè nella notte tra domenica e lunedì.
Ovviamente le prime operazioni  saranno state riprese dalle telecamere a circuito chiuso presenti di fronte alla filiale, utili ad effettuare un costante monitoraggio dello sportello bancomat e dell’ingresso della banca.
Bocche cucite, almeno per il momento, da parte dei dipendenti della banca e del direttore della filiale, che attendo a loro volta di avere maggiori dettagli sull’accaduto dalla Questura. Lo sportello, nel frattempo, risulta chiuso per guasto.
Insomma,  l’intervento della polizia ha impedito che la truffa venisse perpetrata. Per chi ha avuto qualche preoccupazione dalla vicenda sarà probabilmente una magra consolazione, ma bisogna ad ogni modo considerare che le eventuali vittime del colpo sarebbero state garantite, almeno in parte, dai limiti di prelievo giornaliero e mensile applicati dalle banche, che di solito non superano rispettivamente i 500 e 1500 euro, o il limite di pagamento giornaliero, che spesso è fissato a quote inferiori ai 750 euro e comunque con un limite mensile, salvo diversa richiesta dei clienti.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it