Fede e dintorni

Visitare gli infermi

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Visitare gli infermi.

Un’opera di bene sempre a portata di mano. – Tra le sette opere di misericordia corporale, “visitare gli infermi” assume un rilievo particolare, dal momento che farsi prossimo a chi soffre rappresenta un modo profondo ed emblematico di avvicinarsi, con espressione di Papa Francesco, alla carne viva e dolente di Cristo Gesù. La parabola del “Buon samaritano” (Lc 10, 25-37) diventa l’icona di Gesù, che si è addossato le nostre infermità riscattandoci dal peccato, dalla morte e dalle loro conseguenze, di cui la sofferenza in ogni sua forma ne rivela il segno.
– La lettera di Tertulliano alla moglie dice: “Nulla nascondiamo l’uno a l’altra, non ci evitiamo l’un l’altra, non ci siamo di peso… Volentieri facciamo visita agli ammalati, volentieri assistiamo i bisognosi…” – E’ bello vivere insieme certi momenti di carità e misericordia. Perciò la piccola storia di oggi diventa significativa.

Una carne e un solo amore
♦ C’era una volta una coppia di anziani.
Un giorno lei disse a lui: “Guarda che non sei più un bambino e hai problemi di cuore. Ti farò una richiesta: nelle ue uscite non ti spingere troppo lontano. Resta nelle vicinanze”.
L’uomo rispose: “Bene, mia cara. Ma io chiedo la stessa cosa a te. Va bene?”.
La donna acconsentì.
♦ C’era una volta una coppia di anziani.
La domenica mattina, durante la messa, si tenne una preghiera per una persona della Comunità che
era malata. L’uomo pensò: “Domani andrò a farle visita. È lontano, ma non lo dico a mia moglie”.
La moglie pensò la stessa cosa, e non lo disse al marito.
Il lunedì mattina l’uomo andò. La donna, pensando che suo marito fosse rimasto nelle vicinanze di casa, andò anche lei.
Arrivati a casa del malato, si trovarono l’uno di fronte all’altra.
Fu un’emozione forte, sia per loro che per la famiglia che li ha ricevuti, perché quei due anziani dimostravano quanto la visita ad un malato fosse più importante di una attenzione un po’ esagerata alla propria salute.

Pensiamo che alla Madonna piacesse anche visitare le persone bisognose e lei certamente visitava molti malati.
Possa lei aiutarci a superare l’insensibilità e l’indifferenza verso coloro che soffrono e aiutarci a scoprire la felicità del servizio.
(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Visitare gli infermi è un’opera di bene sempre a portata di mano. Tra le sette opere di misericordia corporale, “visitare gli infermi” assume un rilievo particolare, dal momento che farsi prossimo a chi soffre rappresenta un modo profondo ed emblematico di avvicinarsi, secondo l’espressione di Papa Francesco, alla carne viva e dolente di Cristo Gesù. Fare la visita “insieme” diventa anche una magnifica testimonianza di solidarietà.

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