Correre la maratona di New York a 70 anni

Mimmo Crisafio ha portato le sue radici tropeane

alla maratona più famosa nel mondo

Prossimo appuntamento in primavera a Parigi

di Enzo Taccone

foto Archivio www.tropeaedintorni.it

Mimmo Crisafio ha iniziato a gareggiare quando aveva superato i 60 anni, allenandosi con corse settimanali di 30-35 km. Il suo miglior tempo nelle 6 maratone disputate, prima di questa di New York è stato 4 ore e 40 a  Reggio Emilia, nel '97.

Proprio la mancanza di un’adeguata preparazione  atletica ha compromesso il suo tempo di arrivo a New York.

Alla nostra domanda di raccontarci le sue impressioni, ecco cosa ci ha risposto:

“La maratona è stata molto faticosa, perché, contrariamente alle altre maratone fatte in precedenza, non avevo questa volta avuto modo di allenarmi a dovere, pur avendo sempre corso, come d'abitudine, in maniera sistematica, un forte dolore alla gamba mi ha costretto a camminare, per diversi tratti ho stretto i denti per arrivare al traguardo, ce l'ho fatta lo stesso, rientrando abbondantemente nel tempo assegnato dall'organizzazione, (per la cronaca 8 ore), meritandomi così la bella medaglia. Il prossimo anno, se i miei amici del club (Società sportiva “Forza e coraggio”) vorranno farla ancora, sarà credo, un'altra musica. Intanto, a primavera, penso di andare alla maratona di  Parigi.

L'esperienza della corsa e della città è stata esaltante, certamente gratificante, i bambini, soprattutto, che si assiepavano lungo il percorso, applaudendo, offrendo caramelle e fazzoletti di carta per detergere il sudore, erano deliziosi; ma gli adulti non erano da meno. E Manhattan, col gigantismo architettonico dei  grattacieli, destava meraviglia e soprattutto grande impressione: ho scattato tante foto, avendo acquistato lì una bella e valida "Canon". Unica menda: si mangia molto male: quante persone grosse e grasse si vedevano in giro!

Per mangiare un piatto di spaghetti  mediterranei e comunque italiani sono andato con i miei amici al quartiere "LIttle Italy". Molto positiva, comunque, l'esperienza, considerando il tutto.”

Desideriamo aggiungere  che le maratone  per Mimmo sono un’avventura anzi, come lui afferma una metafora e che lo sport congiunto alla buona musica e alla lettura  gli apportano un bene sia fisico che psichico e forse anche morale.

Mimmo Crisafio non ha perso il contatto con i giovani, collabora, infatti, come “cultore” di filosofia, presso l’università degli studi di Milano-Bicocca, dove tiene lezione su alcuni autori limitatamente ad alcuni periodi dell’anno accademico. 

Grazie Mimmo per averci coinvolti nella tua grande avventura. Ricordo con piacere che questa estate tutti gli amici della spiaggia ti hanno fatto gli auguri con un grande: in bocca al lupo! Prossimo appuntamento in primavera a Parigi