Politica

Consiglio comunale congiunto

Protesta contro gli atti intimidatori

Vittime le istituzioni e gli operatori economici

Il sindaco di Ricadi Pino Giuliano, vittima dell’ultimo atto intimidatorio

Questa sera alle 19, in piazza Vittorio Veneto a Tropea, si terrà una seduta di Consiglio comunale congiunto tra i comuni costieri, per protestare contro i recenti atti intimidatori perpetrati contro le amministrazioni e le imprese del territorio.
La scelta di trattare il delicatissimo argomento in un incontro pubblico e coinvolgere, così, tutta la popolazione locale, è stato dettato certamente dalla platealità con cui, in più riprese durante gli ultimi mesi, le istituzioni locali e gli operatori economici del territorio sono stati vittime di atti intimidatori. Senza voler andare troppo indietro nel tempo, infatti, basta considerare quanto successo negli ultimi due mesi per avere contezza della gravità della situazione.
Nella notte dell’8 aprile, ad esempio, Tropea ha dovuto registrare un vile attentato intimidatorio ai danni dell’agente di polizia municipale, Silvana Nazionale, alla quale ignoti hanno incendiato sotto casa l’autovettura, una Fiat Punto bianca. Poco tempo dopo, era la notte del 13 aprile, un incendio in pieno centro storico ha danneggiato gli esterni ed ha letteralmente carbonizzato gli infissi e la porta a pian terreno di una casa, ubicata in largo Frezza, di proprietà dell’architetto Francesco Grande, ex dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di Tropea. L’incendio, che rischiava di propagarsi nelle case vicine, ha tenuto i residenti con il fiato sospeso.
Si arriva nella notte del 25 maggio, quando l’auto del sindaco di Tropea Adolfo Repice, una Lancia Y bianca che era parcheggiata nel vialetto antistante il portone di ingresso della sua abitazione, in via Labirinto, è stata distrutta dalle fiamme. Il fatto ha scosso moltissimo l’opinione pubblica ed ha immediatamente provocato una marea di attestati di condanna da parte del mondo politico e delle associazioni.
Quattro giorni dopo, per far fronte al dilagare di questo fenomeno, si è svolta una riunione coordinata tra i massimi rappresentanti locali delle forze dell’ordine, alla quale, oltre ai vertici di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, ha partecipato anche il sostituto procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo. La riunione, forse anche per mandare un simbolico segnale di vicinanza verso il territorio, si è tenuta proprio presso la sede della Compagnia dei Carabinieri di Tropea.
Ma non passano due giorni che Pino Pontoriero, coordinatore del Pdl ricadese e consigliere uscente, trova le ruote della sua Renault con i pneumatici del lato destro squarciati e la copia di una vecchia delibera sul parabrezza, a conferma, se ce ne fosse bisogno, che il tutto era legato alla sua attività politica. Il fatto è stato reso noto soltanto a seguito di quanto avvenuto successivamente. Infatti non è ancora finita, perché soltanto un giorno dopo un nuovo atto intimidatorio viene perpetrato ai danni di un altro sindaco della costa. È la notte del primo giugno, sempre a Ricadi, quando, attorno alle 3, due bottiglie incendiarie vengono scagliate sul tetto di una villetta del complesso turistico “Baia del Sole”. Il residence è di proprietà di Pino Giuliano, che da pochi giorni era stato eletto sindaco e che per anni è stato ai vertici del settore Turismo della sezione vibonese di Confindustria. Nella villetta, in quel momento, si trovavano quattro turisti tedeschi. Il pronto intervento dei carabinieri di Spilinga, allertati dal custode del residence, ha evitato che il gesto si trasformasse in una tragedia. Il quattro giugno, infine, l’ingegnere Alfredo Santini di Pizzo, in forza alla sezione Lavori pubblici dell’Ufficio tecnico di palazzo “Luigi Razza”, ha trovato la fiancata della sua Lancia Musa, parcheggiata in pieno centro di fronte al liceo artistico, rovinata dall’acido muriatico .
Tutto ciò senza contare le vetrine e le saracinesche dei negozi di Tropea date alle fiamme dall’inizio del 2011 e i danneggiamenti contro la società dell’imprenditore Callipo, e quelli contro i mezzi della ditta di Vincenzo Restuccia, parcheggiati lungo la statale 522, dove si era al lavoro per rispondere ai danni al territorio provocati dai recenti fenomeni alluvionali.
Il quadro che ne viene fuori è davvero sconcertante. Per questo motivo, oltre ad un messaggio di protesta, dal Consiglio congiunto di questa sera dovrà venir fuori una reazione da parte di tutta quella parte sana della popolazione che non vuole abbassare la testa.

 

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it