Attualità

Tropea, cercasi sicurezza e legalità

Sul gravissimo fatto di cronaca che ha interessato il consigliere comunale Saverio Caracciolo si è tenuta ieri mattina una conferenza stampa, organizzata dal senatore della Repubblica Franco Bevilacqua e dal massimo esponente locale del Pdl Giovanni Macrì, consigliere provinciale di minoranza e capogruppo dello schieramento comunale di minoranza “Identità in Progress”.
Macrì ha voluto aprire la conferenza ricordando l’avvocato Eduardo Barone, «figura importante che ha rappresentato molto per tutti noi e che si è speso tanto per la comunità di Tropea. Per i giovani avocati come me è stato un maestro di vita».
Tornando al motivo della conferenza, Macrì ha voluto precisare che quanto è successo a Caracciolo «non è stato solo un semplice furto, ma un vero e proprio atto intimidatorio. Il negozio è stato messo a soqquadro, ma il furto della macchina fotografica non è affatto casuale. Ho molto riflettuto sull’episodio, confrontandomi con l’amico Caracciolo e con le persone a noi più vicine, in primis col senatore Bevilacqua, e credo che, se in un primo momento le dimissioni da consigliere mi erano sembrate come un gesto simbolico forte e necessario, determinato non dalla paura quanto dall’intenzione di mandare un forte segnale alle istituzioni, oggi, alla luce della crisi profonda che regna nella maggioranza, sono divenute impraticabili». In effetti la vicenda del furto è singolare, visto che si è limitato solo alla macchina fotografica di Caracciolo, mentre le altre apparecchiature sono state solo distrutte e non trafugate.
«Quindi – aggiunge Macrì -, dobbiamo rimanere al nostro posto nell’interesse della città». Tutto ciò, ovviamente, assume un significato differente di fronte ad una maggioranza che continua a perdere pezzi – basta ricordare in ultimo la formazione di un nuovo gruppo di minoranza da parte del consigliere ed assessore alle pari opportunità Dina Ruffa – o che si trova alle prese con situazioni interne particolari, come la presa di distanze del neo consigliere Francesco Stefanelli su alcuni punti dell’ultimo Consiglio comunale.
«La diserzione dello scorso Consiglio comunale da parte di tre consiglieri – prosegue Macrì -, va infatti ricercata in interessi personalistici che vanno in tutti i modi contrastati e denunciati. Risibili le affermazioni e smentite del Sindaco, al quale chiedo pubblicamente di sapere quando, secondo lui, inizia la stagione estiva, visto che al 5 di luglio parla ancora di “incipiente”? La città è stata trasformata in mega cantiere estivo che, invece di avviarsi alla chiusura, sta addirittura iniziando a coinvolgere il centro storico».
Tornando al tema della conferenza, il giovane avvocato lascia intendere che le cose da oggi cambieranno, e, riferendosi direttamente a Bevilacqua, spiega che il gruppo da lui guidato pretenderà dai propri «massimi riferimenti politici garanzie di sicurezza nonché risposte sui motivi per i quali le numerose richieste rivolte a varie istituzioni sono rimaste prive di riscontro».
Sollecitato ad essere più chiaro su questo punto, l’esponente locale del Pdl precisa che «un primo interrogativo attiene per esempio all’autorità di vigilanza sui lavori pubblici, alla quale ci siamo rivolti in più di una occasione senza ottenere nessun riscontro, salvo che le cartoline di ricevimento delle raccomandate che abbiamo inviato». Più precisamente, continua Macrì rivolgendosi direttamente a Bevilacqua, «vogliamo anche sapere se nella Provincia di Vibo Valentia trova applicazione il T. U. sugli enti locali ed in particolare se l’articolo 141 è una semplice clausola di stile o se invece ha una sua precettività». In parole povere, Macrì si riferisce ad alcuni comportamenti della maggioranza che andrebbero a cozzare con il citato articolo, e spiega che «da tempo non ci è consentito, peraltro, di adempiere al nostro mandato, visto che non ci vengono consegnati gli atti richiesti e non si risponde alle nostre interrogazioni e quant’altro. Di recente si sono addirittura inventati di opporci la privacy! Ciò che dico è tutto documentato».
La palla, quindi, passa ora al senatore Bevilacqua, dal quale i consiglieri tropeani si aspettano delle risposte concrete che, «se non dovessero giungere – conclude sorridendo Macrì – daranno corso ai conseguenti atti politici».

Il senatore Bevilacqua, dal canto suo, ha voluto ribadire che si farà «garante di tutto questo nell’interesse della città» assumendosi «l’onere di dare delle risposte in merito, verificando se la legge trova effettivamente applicazione nella nostra Provincia e perché, quindi, l’autorità di vigilanza ai lavori pubblici, più volte interpellata, non pare occuparsi e rispondere a queste azioni».
Bevilacqua ha perciò assicurato la sua «vicinanza e l’interessamento per le problematiche sollevate, con l’impegno di seguire da vicino il caso Tropea e garantendo che le risposte non tarderanno a venire. Mi impegno – conclude il senatore della Repubblica – a sostenere questa battaglia».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it