Attualità

Scoglio dell’isola imbrattato dai vandali

Sabato scorso ignoti hanno imbrattato con vernice nera più tratti della parete posteriore dello scoglio dell’Isola. Un atto spregevole. La dimostrazione che, a volte, i giovani sono irresponsabili e totalmente a digiuno delle norme basilari che regolamentano la società civile. Le scritte sono distribuite su sette punti della roccia e, tra esse, oltre a banali contenuti di stampo sportivo, sono visibili anche gli pseudonimi degli autori della bravata – tre dei quali sono stati poi opportunamente cancellati. I nomi di “Ale”, “Ile” e “Axs”, sono invece ancora ben visibili, accanto a quello che, forse, gli stessi hanno scelto come il nome del gruppo, gli “Spakkiusi”. Un termine, questo, che in gergo siciliano indica generalmente delle persone menefreghiste e divertenti, che “spaccano” ciò che trovano. Impossibile stabilire che grado di consapevolezza ci sia stato nella scelta di questo appellativo; quello che lascia perplessi è però il fatto che accanto a questa scritta ci sia una “A” cerchiata, noto simbolo usato da chi si ritiene afferente a gruppi anarchici. Oltre ai soprannomi citati, un ulteriore indizio che potrebbe servire ad individuare i balordi è rappresentato dalla scritta “3° E – A 2008 La Meglio”. Analizzando in modo superficiale la questione, dunque, si potrebbe dire che si tratta solo di sfottò legati alle squadre di calcio fatti da studenti provenienti da buona famiglia. Ma, oltre al luogo scelto – per il quale proprio in questi mesi molta parte della società si sta mobilitando affinché venga inserito nel patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco – pare che ci sia un fatto ancor più grave dietro a tutto ciò. Provando infatti a chiedere in giro ai giovani frequentatori della spiaggia, viene fuori che le scritte sarebbero apparse il giorno precedente, mentre un ragazzino, con una punta di ironia ma senza voler meglio specificare, sostiene che i ragazzi «la passeranno liscia»… Se questa frase recasse un briciolo di verità, allora la faccenda assumerebbe un accento ancora più grave: possibile che questa stupidaggine non possa avere dei responsabili? Il buon senso spinge a non crederci. Quella appena trascorsa è stata una domenica calda e soleggiata. L’ideale per un assaggio d’estate, e così le bianchissime spiagge della “Capitale delle vacanze” sono state raggiunte da centinaia di persone. In molti hanno scelto ovviamente la spiaggia più famosa, quella ai piedi dell’isola, che, forse a causa delle mareggiate delle scorse settimane, ora si estende più larga del solito sul retro del famoso scoglio. Da quanto visto, però, la piacevole novità di un litorale più accogliente è stata negativamente compensata da questa assurda bravata.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it