Politica

«Nomine poco opportune»

Nel mirino il criterio adottato dalla maggioranza

Anche Macrì critica la decisione per Porto di Tropea Spa

Sulla recente vicenda delle nomine sul Consiglio di amministrazione e per il collegio dei Sindaci della società Porto di Tropea è tornato a parlare il capogruppo di “Identità in progress” Giovanni Macrì durante l’ultima conferenza stampa del 2 maggio. Tali nomine avevano suscitato le ire del vicesindaco Cortese. «Condivido in parte – afferma Macrì – la sua presa di posizione, ma non si capisce a quali criteri, se non a quelli della spartizioni delle poltrone, risponda la nomina di uno dei neo consiglieri, atteso che non è dato comprendere di quali oscuri requisiti specifici sia in possesso». Secondo Macrì «la nomina si discosta nettamente dagli indirizzi tracciati dal Consiglio comunale con delibera n. 5/2006, alla quale il Sindaco avrebbe dovuto uniformarsi ex lege, che richiede che il soggetto beneficiario sia “in possesso di una specifica competenza tecnica e/o amministrativa per studi compiuti e/o funzioni disimpegnate presso aziende pubbliche o private od anche per uffici ricoperti”». Con tali affermazioni Macrì prende una posizione sul mandato di rappresentare il Comune in Consiglio societario conferito a Vincenzo Nesci, importante pedina dello scacchiere socialista della cittadina tirrenica. «Dissento – chiosa Macrì – dal vicesindaco rispetto alla richiesta dello stato di disoccupazione come requisito per la nomina, trattandosi di incarichi che devono rispondere a ben altri parametri, e ritengo ancora che il vicesindaco abbia utilizzato il fatto delle nomine come puro pretesto per abbandonare l’aula, segnatamente al fine di non essere coinvolto nella trattazione e di qualche punto all’OdG, poiché se avesse veramente voluto fare quell’opposizione di cui si è fregiato avrebbe fatto cadere il numero legale non consentendo al Sindaco di far riscaldare, quindi scendere in campo, la panchina». In questo caso la “riserva” sarebbe stata Dina Ruffa, sopraggiunta in extremis a salvare la giunta nell’ultimo Consiglio comunale.
Chiusa la parentesi sulle nomine dei consiglieri di amministrazione e la polemica sul comportamento di Sandro Cortese, Macrì ha voluto analizzare alcuni aspetti della nomina del Presidente del Collegio dei Sindaci, che è stata conferita al dottor Dario Pallini. «Il Sindaco – spiega Macrì – ha evidentemente ritenuto che nella nostra Città non ci siano professionalità all’altezza dell’incarico», a tal proposito molti ricorderanno che durante la seduta di consiglio del 19 giungo 2006, il Sindaco si era impegnato a privilegiare i residenti negli incarichi fiduciari, ma il vero problema sarebbe l’incompatibilità di Pallini con tale carica, poiché essa «è ricaduta – conclude Macrì – sull’attuale presidente del collegio dei revisori al Comune di Tropea, ovverosia su un soggetto incompatibile ex art. 236 comma 3 Testo Unico Enti Locali, che testualmente recita: “I componenti degli organi di revisione contabile non possono assumere incarichi o consulenze presso l’ente locale o presso organismi o istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo o vigilanza dello stesso”».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it