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Colesterolo HDL e allenamento aerobico

Molti amatori hanno bassi valori di HDL (inferiori a 50)

Il rischio cardiovascolare: rapporto fra il colesterolo totale e quello HDL

HDLIl colesterolo è contenuto in diverse lipoproteine che svolgono ruoli differenti. In questo articolo parleremo principalmente del colesterolo LDL o colesterolo cattivo, perché le LDL liberano il colesterolo sulle pareti delle arterie, formando placche ateromatose, e del colesterolo HDL o colesterolo buono, perché lo asportano dalle cellule portandolo al fegato dove viene metabolizzato ed escreto con la bile.
Il rischio cardiovascolare viene definito come il rapporto fra il colesterolo totale e quello HDL. Deve essere inferiore a 5 nell’uomo e a 4,5 nella donna. La differenza è dovuta al fatto che il colesterolo HDL è mediamente maggiore nella donna che nell’uomo (e quindi il rapporto deve essere minore nella donna). A prescindere da considerazioni salutistiche, perché si può usare il colesterolo HDL per la valutazione dell’allenamento? Le lipoproteine HDL passano attraverso varie fasi in cui la loro composizione varia, ma sostanzialmente sono costituite da una parte proteica (apolipoproteine), da colesterolo, da fosfolipidi e da trigliceridi. Poiché le apolipoproteine APO A-I sono la componente più importante delle HDL, sono il marker più preciso della massa totale di HDL circolante. Per uno sportivo il concetto importante è che le APO A-I sono incrementate dall’esercizio fisico.
È questo il motivo per cui il colesterolo HDL aumenta in chi fa attività sportiva. Fin qui niente di eclatante. Prelievi ematici fatti a degli indica che la variazione di HDL è proporzionale alla quantità di esercizio fisico. Quindi per ridurre l’indice di rischio cardiovascolare conta maggiormente la quantità rispetto alla qualità degli allenamenti. Ciò spiega perché le discipline di resistenza diminuiscono il rischio cardiovascolare molto di più che quelle di forza. Inoltre la variazione di colesterolo HDL può servire come parametro di valutazione della qualità degli allenamenti.
Molti amatori hanno bassi valori di HDL (inferiori a 50). Analizzando i loro allenamenti si scopre che privilegiano la qualità alla quantità: pochi allenamenti settimanali oppure allenamenti interrotti sempre a metà a causa di una sovrastima delle proprie possibilità.

Dr Francesco Garritano
francesco.garritano1976@gmail.com
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Redazione
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