Fede e dintorni

Due chierichetti diventati papi

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Due chierichetti diventati papi.

– Il termine “chierichetto” oggi è stato sostituito dal termine “ministrante” che rende meglio il suo significato: è colui che serve, secondo l’esempio di Gesù che non ha esitato Egli stesso a servire per primo e che invita noi a fare noi la medesima cosa, amando i nostri fratelli.
– Ma il termine chierichetto conserva il fascino della nostalgia della fanciullezza: perché molti hanno avuto il piacere di servire all’altare e di vivere curiose avventure, anche vocazionali. Molte vocazioni sacerdotali hanno all’origine una “esperienza” da chierichetti…
– E si trovano anche dei Papi. – Ecco oggi una simpatica e vera storia. – Due compagni da chierichetti giunsero a duellare a colpi di candelieri, poi da grandi sono diventati ambedue papi, uno dopo l’altro.
– Scherzi della Provvidenza? Chissà. Ma certamente ciascuno di noi porta con sé il progetto di Dio: una vocazione che troverà la sua realizzazione se c’è fedeltà a Chi chiama, nonostante ci possano essere le umane fragilità.

♦ Per l’apertura dell’Anno Santo del 1775 ad Osimo, nelle Marche, si era organizzata una magnifica processione. In testa procedeva la Croce, ai lati due chierichetti con splendidi candelieri d’argento.
Questi due inservienti – uno si chiamava Annibale della Genga, l’altro Francesco Saverio dei Castiglioni – non si sa perché – ad un certo punto si misero a litigare, con tale vivacità che dalle parole passarono ai fatti, dinanzi a tutto il corteo. I due rivali, in mancanza d’altro, duellarono con i …candelieri.
Nonostante il pronto soccorso della gente il povero Annibale ricevette un colpo così forte sulla testa, da essere messo subito fuori combattimento.

♦ Cinquant’anni dopo, guarda caso, Annibale della Genga, diventato Papa Leone XII riceve dal cardinale Gran Penitenziere Francesco Saverio dei Castiglioni, il martello d’argento con il quale deve dare il primo colpo per l’apertura della porta santa di S. Pietro in Vaticano, quella che segna l’apertura dell’Anno Santo 1825.
Il Papa, guardandolo e sorridendo, gli disse: – Signor Cardinale, cinquant’anni fa, in un’occasione simile mi offriste con minor grazia un altro strumento d’argento!
– Me lo ricordo bene, Santo Padre, – rispose il cardinale tutto confuso -, ma spero che Vostra Santità mi abbia da tempo perdonato!

Cinque anni più tardi, Leone XII moriva piamente; e gli succedeva come Papa il cardinale Francesco Saverio dei Castiglioni, con il nome di Pio VIII.
Sono veramente belli gli scherzi della Provvidenza! – La vita dei bambini è una miniera di storie vere: ognuno, a riguardo, potrebbe raccontare la sua!

* Gesù salì sul monte, chiamò al suo seguito alcuni, quelli che volle, ed essi si avvicinarono a Lui. (vangelo di Marco, 3, 13).

I chierichetti sono da sempre una ricchezza vocazionale delle parrocchie. E il tempo trascorso come chierichetti resta pieno di nostalgia nella memoria degli adulti cresciuti e impegnati poi nelle battaglie della vita. – “Gesù salì sul monte, chiamò al suo seguito alcuni, quelli che volle, ed essi s’avvicinarono a Lui”: la vocazione troverà la sua realizzazione se c’è fedeltà a Colui che chiama, nonostante a volte ci possano essere delle fragilità.

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