Cultura e Società

I Zona Briganti incantano le Ande

La band roglianese di scena al festival ecuadoriano

Vibo Valentia Lo scorso aprile si è tenuto in Ecuador il festival internazionale di musica tradizionale Encuentro del Nuevo mundo de Folclor, patrocinato dalla Casa de la Cultura “Benjamin Carriòn” della regione del Cimborazo. Il festival, ormai giunto alla sua diciassettesima edizione ha come ogni anno ospitato numerosi artisti dai “Tre continenti fratelli”, America, Asia ed Europa. Sede dell’evento è stata Riobamba, suggestiva città sulla cima delle Ande. Tra i partecipanti all’evento, in rappresentanza dell’Europa e dell’Italia, si è esibita la band Zona Briganti. Il gruppo, originario di Rogliano, già dal 2005 si fa interprete e promotrice della musica tradizionale calabrese. Dopo il debutto a Gerace (Rc) durante un concerto di Eugenio Bennato, la band ha partecipato a numerosi eventi culturali di grande prestigio, fra cui il “Tamburello Festival” di Zambrone e ha pubblicato omonimo cd. Definita dallo stesso Bennato “Un gruppo musicale di straordinaria bravura”, si è distinta per la creatività e il talento dei suoi componenti e si è inserita nel movimento “Taranta Power”, che si propone di esportare e far conoscere al grande pubblico la “Taranta”. Agli evocativi strumenti tradizionali, quali pipite, mandole, chitarre battenti e tamburelli, si accompagnano strumenti elettrici, in un suggestivo incontro fra tradizione e modernità. Proprio il calore e la bravura della band del cosentino hanno trionfato in Ecuador. A Riobamba come a Quevedo e Babahoyo, tappe della loro lunga tournée ecuadoriana, sono stati acclamati dalla critica per “la qualità umana e artistica dentro e fuori dal palcoscenico” e hanno riscosso un grande successo di pubblico. Soprattutto il pubblico si è lasciato stregare dalla bravura della band, dai ritmi coinvolgenti ed energici eseguiti da Massimo Citino, Francesco Martucci, Andrea Minervini, Tiziano Sposato, Enrico Vizza, delle loro canzoni, magistralmente interpretate da Ilenia Cuzzolino e Andrea Vizza e dalla danza sensuale di Maria Chiara Alessio, accompagnando le esibizioni con il battere delle mani. Il festival è stato, dunque, occasione preziosa per far conoscere fuori dall’Italia la musica tradizionale calabrese. E’ stato anche momento d’incontro, scambio, un canale di comunicazione attraverso il quale incontrare popoli diversi ma accomunati dalla passione per la musica. Dopo il successo in Sudamerica, il gruppo è tornato in Calabria, dando inizio ad una nuova tournée iniziata il 2 maggio a Favelloni di Cessaniti (VV) e che proseguirà in ogni provincia della regione per tutta la stagione estiva.

Eleonora Lorenzo
Calabria Ora in “Macondo” , p. 40

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Redazione
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