Lettera aperta al Comandante della Polizia Municipale di Tropea
Oggetto: Trattamento del Gonfalone della Città – Richiamo al rispetto del cerimoniale e della dignità istituzionale
“Egregio Signor Comandante,
con questa mia intendo esprimere pubblicamente un sentimento di profondo disappunto e amarezza per come, in più occasioni, è stato trattato il Gonfalone della Città di Tropea, simbolo della nostra identità storica, civica e istituzionale.
Il Gonfalone non è un ornamento, né un oggetto qualsiasi. Rappresenta l’anima della Città, la sua storia, la sua gente. Ogni volta che viene portato in una manifestazione pubblica o cerimonia ufficiale, è la città intera che vi partecipa idealmente. Per questo, deve essere scortato con decoro, come previsto dalla consuetudine dei cerimoniali comunali, e come da sempre accadeva anche a Tropea: due agenti di Polizia Municipale in grande uniforme o divisa con cravatta, mai in tenuta operativa, devono accompagnarlo. Non è ammissibile che venga abbandonato, isolato, come accaduto anche durante il 211° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri tenutosi a Tropea il 5 giugno scorso, senza alcuna scorta ai suoi lati. È un’immagine che colpisce chi ama questa città e ne conosce il valore simbolico.
Parlo anche da chi, in passato, ha avuto l’onore di servire come vigile stagionale. Ricordo con emozione quando i colleghi più anziani si premuravano di farci indossare la divisa di rappresentanza proprio nei giorni in cui si portava il Gonfalone. Era un segno di rispetto, di riconoscimento e di consapevolezza del ruolo. Era un dovere e un privilegio.
Non importa essere nati a Tropea: chiunque indossi la divisa della Polizia Locale e porti il Gonfalone, deve sentirsi investito della responsabilità di onorarlo con tutta la formalità dovuta. Quel simbolo non appartiene a un ufficio o a un funzionario, ma a un’intera comunità che si riconosce in esso, e che chiede dignità e rispetto in ogni sua uscita pubblica.
Per questo, auspico che da oggi in poi si torni ad applicare con rigore quanto impone il cerimoniale, garantendo la presenza formale degli agenti e un protocollo decoroso ogniqualvolta il Gonfalone venga esposto. Non per forma, ma per sostanza. Perché la forma, in questi casi, è sostanza. Con rispetto e spirito costruttivo.”
Antonio Piserà Ex Consigliere Comunale della Città di Tropea