Attualità

“Meravigliosa avventura” di una vita sacerdotale

Solenne concelebrazione eucaristica nella Concattedrale di Tropea

La Famiglia Oblata ricorda l’anniversario del Sacerdozio del Venerabile don Mottola

Don Francesco Mottola “martire di amore”
Don Francesco Mottola “martire di amore”

Il 5 aprile del 1924 don Francesco Mottola veniva ordinato sacerdote ai piedi della sua Madonna di Romania nella Cattedrale di Tropea. Così scriveva ai suoi familiari: “Non ci posso pensare, non sembra vero: a Dicembre sarò diacono, a Pasqua (fra 11 mesi) Sacerdote! C’è felicità maggiore di questa?”. Iniziava così la “meravigliosa avventura” di una vita sacerdotale intensamente vissuta per Dio ed il prossimo.
Gli Oblati e le oblate del Sacro Cuore hanno voluto ricordare questo evento importante nella vita del loro fondatore con un incontro comunitario che si è svolto nel salone della Casa di Carità di Tropea.
In quelle stanze dove le prime oblate accolsero in ginocchio quelle che don Mottola definiva i rifiuti dell’umanità, l’assistente generale don Tommaso Fiamingo ha invitato i presenti a riflettere sul tema della misericordia a partire dalle celebri parabole del vangelo di Luca.
Don Fiamingo ha sottolineato la necessità di uscire dai recinti sacri e sicuri delle sacrestie per andare incontro agli smarriti di oggi, perché tante volte “pregare è troppo poco ed è anche troppo comodo”.
Essere oblati significa vivere una spiritualità non disincarnata dalla realtà, ma attenta ad ascoltare la voce di Dio e il grido dei “rifiuti dell’umanità” di oggi.
Nel corso dell’incontro, il relatore ha evidenziato un altro aspetto importante ossia la dimensione della gioia e della festa che ritorna nella parabola del Padre misericordioso e che stimola tutti a ripensare la vita cristiana e la consacrazione secolare nella prospettiva di testimoniare questa gioia che nasce dall’incontro con la misericordia di Dio.
In seguito alla relazione è seguito un confronto molto sereno e schietto tra i membri della famiglia oblata in cui è emerso la necessità di recuperare il fine dell’oblazione che è il trionfo del Regno di Cristo, attraverso la preghiera e il sacrificio.
Don Toraldo, fratello maggiore dei sacerdoti oblati ha invitato tutti ad una maggiore consapevolezza della propria figliolanza divina per avere uno sguardo positivo, pacificato e sereno sulla realtà e sul proprio impegno nel mondo e nella chiesa.
In vista dell’assemblea generale che dovrà eleggere la nuova sorella maggiore delle Oblate, prevista per il mese di Luglio, si è anche convenuto di stabilire un nuovo incontro al fine di un confronto sulla realtà di oggi con le sue emergenze ma anche i punti di forza per meglio concretizzare e rendere efficace il carisma oblato.
Il pomeriggio si è concluso con una solenne concelebrazione eucaristica nella Concattedrale di Tropea animata dai canti del coro parrocchiale. Al termine della messa, è stata elevata al Signore la preghiera per la beatificazione di Don Mottola.

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Francesco Sicari
Sacerdote della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, collaboratore storico della testata Tropeaedintorni