RedazioneCommenti disabilitati su “Passione Tropea” scrive al Sindaco Vallone
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Gli amministratori devono essere un esempio per i cittadini.
Il silenzio in cui si è trincerata l’amministrazione lascia presagire un nuovo caso che rischia di far degradare Tropea da “perla del Tirreno a barzelletta d’Italia”.
Il capogruppo di "Passione Tropea" Adolfo Repice - foto LibertinoIl gruppo consiliari di Minoranza “Passione Tropea”, torna sul tema della nota questione dell’omesso pagamento dei tributi comunali da parte di sei componenti dell’amministrazione Vallone. Sostenendo che fosse giunta voce che Equitalia SUD s.p.a. abbia richiesto agli Uffici comunali informazioni in merito a componenti dell’amministrazione, per appurare se questi risultassero creditori di somme nei confronti dell’Ente, la minoranza consiliare ha dunque chiesto al Sindaco Vallone accertamenti in merito ad eventuali debiti. Nel caso di reale sussistenza di questi presunti debiti, la minoranza ha chiesto di “conoscere con urgenza i provvedimenti che il sindaco ha ritenuto o ritiene di dover adottare” in quanto “ il sindaco ha il dovere di porre in essere tutti gli accertamenti e assumere tutte le iniziative volte a tutelare l’onorabilità dell’Ente e della cittadina che amministra.” Infine, il gruppo consiliare “Passione tropea” evidenzia un punto di critica nei confronti del “silenzio in cui si è trincerata l’amministrazione” e che secondo i consiglieri di minoranza rischia “di far degradare Tropea da “perla del Tirreno a barzelletta d’Italia”.
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nei siti istituzionali non c’è traccia dell’approvazione dell’emendamento dei senatori Gentile e Aiello; il che fa pensare che la redazione del tgr Calabria non abbia manco verificato la notizia. Fuori la politica dalla Rai.
Il sindaco Adolfo Repice fa alcune precisazioni in merito a quanto dichiarato dal consigliere provinciale Nino Macrì sulla delibera della sua Giunta relativa all’incarico affidato al presidente dell’ordine dei Commercialisti di Torino, Aldo Milanese, “per verificare le situazioni d’interesse del Comune all’interno della società per azioni che gestisce il porto”.
Su Tares e Trise, l’attuale e futura tassa sui rifiuti e servizi indivisibili, la deputata calabrese Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, vuole vederci chiaro. «Soprattutto – spiega – per una regione come la Calabria, commissariata per 16 anni a causa dell’emergenza rifiuti ma ancora allo sbando totale, benché lo Stato abbia speso più di un miliardo di euro».