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Replica alle polemiche di basso profilo

Oggi parlare di politica significa gioco forza agitare acque

Lonetti: “non entro nel merito del costante utilizzo della bugia”

Giuseppe Lonetti coordinatore cittadino del PDL- foto Libertino

Non avrei certo dato seguito, come ho fatto spesso, alle polemiche di basso profilo che più di una volta sono partite da chi si sente di rappresentare a titolo esclusivo, e personale, un Partito a cui, se è iscritto,lo è dopo essere risultato Consigliere Provinciale a seguito di una candidatura discutibile contrattata presso gli studi personali dei referenti politici di turno e non certamente all’interno di un dibattito meramente politico.
Il Consigliere Macrì, nipote del candidato a Sindaco della lista che, a Tropea, solo per tre voti non è risultata vincente (guarda caso per colpa del mio voto e quello di mia moglie insieme ai 2.177/2179 di una intera comunità!) oggi chiede il conto di una sua presunta nata amicizia “da cui non si può prescindere” a seguito delle elezioni regionali dove a Tropea il suo candidato ha riportato anche meno voti di un altro candidato della lista Scopelliti eletto Consigliere Regionale.
Ma purtroppo oggi parlare di politica significa gioco forza agitare acque che nulla hanno a che vedere con essa ed in questo il Macrì è diventato maestro.
La sua sconfitta elettorale alle elezioni comunali, perché è soprattutto sua la sconfitta, va inserita in alcune caratterizzazioni dei ruoli della politica attuale all’interno dei quali forse l’arroganza oggi conta più della pacatezza e dell’equilibrio.
Come può chiamarsi altrimenti la posizione di chi chiede l’appoggio ed il voto per un candidato regionale con la dichiarazione testimoniabile di un sicuro coinvolgimento personale di alto profilo nella organizzazione della “governance” che va ben oltre l’appartenenza; sì proprio l’appartenenza dovrebbe essere l’orgoglio di partecipare e non la becera aspirazione personale che a molti ha dato la possibilità di essere i destinatari dei benefici tutt’altro che politici.
Non entro nel merito del costante utilizzo della bugia per infangare la dignità delle persone ma alcune dichiarazioni di Macrì sono pura e strumentale invenzione o frutto di una personale interpretazione di battute scambiate a livello esclusivamente privato e personale che sfido chiunque di confermare.
Come ultima considerazione credo che il Macrì debba finirla una volta per tutte a richiamare condizioni familiari che forse appartengono più alla sua carriera diciamo politica che non a quella dello scrivente: il solito candidato a Sindaco da 17 anni mi pare sia suo zio e mi pare che il consigliere comunale che prende dagli stessi anni tanti voti sia il suocero, per non parlare che spesso nei salotti preelettorali sia spuntata anche la indicazione di un parente diretto per la candidatura a Sindaco, per non parlare di qualche altro consigliere, allo stato di minoranza, che è da tempo uno stretto collaboratore di studio.
Probabilmente la gente di Tropea ha capito qualcosa di tale apparato e si è rifiutata di obbedire ad alcuni diktat che quasi certamente hanno determinato la sconfitta della sua lista, ufficialmente catalogata dallo stesso candidato a Sindaco come LISTA CIVICA.
Ed in tutto questo nessuno ricorda più che Macrì sia stato eletto nella passata amministrazione quale componente di una lista con candidato a Sindaco un conosciuto esponente del PD provinciale e che nella stessa Amministrazione Comunale sia stato nominato ViceSindaco, carica dalla quale si è dimesso per un preciso mandato dopo esser venuti meno alcuni accordi preelettorali??
Nessuno può smentire che un Consigliere Provinciale del PDL ha sponsorizzato la lista “Rinascita per Tropea”, nessuno può smentire che sia stata anche presentata dall’Avv.Valerio Grillo e dal Sen.Francesco Bevilacqua, ma nessuno può smentire che a Tropea esistono altre componenti che possono rappresentare politicamente il PDL.
Alcune considerazioni prettamente politiche fanno parte della normale prassi organizzativa di ogni Partito: sarebbe stato più condivisibile qualsiasi dibattito preliminarmente aperto all’interno del Partito ma purtroppo tale educazione politica non fa parte dei costumi di chi usa il gossip per accentuare le sue pretese di leadership.
Credo che chi ha veramente le caratteristiche di un vero uomo politico avrebbe potuto utilizzare i suoi ruoli politici per dipanare la presunta matassa di incompatibilità varie senza arrogarsi il titolo di mentore moralista dei comportamenti altrui ; il suo ruolo di componente del Coordinamento Regionale e di Consigliere Provinciale gli avrebbero consentito di risolvere qualsiasi circostanza politica locale, ma forse sa bene che al di là di un immediato riscontro per un impegno elettorale non può assolutamente chiedere altro alla vera politica.


Coordinatore cittadino del PDL

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