Finalmente qualcosa si muove per le 24 famiglie di assegnatari degli alloggi popolari in via Argani. I molteplici problemi a cui i componenti di questi nuclei familiari sono quotidianamente costretti da oltre un anno, sollevati per la prima volta alla pubblica attenzione proprio dalle pagine di questo giornale, erano ormai giunti, nella loro più grave evidenza, al limite del sopportabile. Un concreto tentati vo volto a porre fine a questa ingiustizia è stato fatto dal professor Pasquale Vasinton che, di recente passato tra le fila della maggioranza e investito della carica di assessore all’Urbanistica, agli Affari generali e personale, ammette di aver constatato con i propri occhi la gravità della situazione già evidenziata dal nostro servizio. «Dopo una verifica de visu delle case popolari in contrada Argani – dice infatti Vasinton -, preso atto della situazione di grande difficoltà degli abitanti degli alloggi, in relazione allo spazio esterno sterrato, senza asfalto, senza verde, la mancanza di ringhiere, una colonna portante di acque nere miste ad acque bianche che si infiltra negli scantinati e la mancanza di energia elettrica, ho preso immediatamente a cuore il problema. D’altronde sono stato eletto per risolvere i problemi dei cittadini». Dopo aver constatato l’entità delle circostanze, Vasinton pare esser passato immediatamente in azione, recandosi infatti «all’Aterp di Vibo Valentia per incontrare il Dirigente Generale Francesco Scopacasa, che con grande sensibilità ed umanità si è messo subito al lavoro chiamando la ditta che ha seguito i lavori, invitandola a recarsi immediatamente sul posto per sistemare le problematiche più urgenti». Scopacasa avrebbe contestualmente avviato le procedure mirate a risolvere definitivamente ogni sorta di problematica esistente, per rendere finalmente più dignitosa la vita alle famiglie che vi abitano. «La stessa sensibilità – prosegue Vasinton – ho trovato negli uffici dell’Enel, sia al punto Enel che agli uffici tecnici, dove hanno prestato ascolto e disponibilità alla risoluzione dei problemi». La gravità di questa situazione è comunque comprensibile solo tenendo presente anche il fatto che le case sono state consegnate incomplete ben tredici mesi addietro. Il protrarsi dei disagi che derivano da tale situazione si sono aggiunti ai ritardi nei lavori di completamento dell’opera, che pare si fossero arenati nelle solite prassi della burocrazia. È infatti lo stesso assessore a spiegare che «dopo diverse spole tra i vari uffici si è provveduto a sistemare la pratica, che risultava in ordine, in relazione ai pagamenti da parte del Comune di Tropea e dell’Aterp di Vibo Valentia. Mancava solamente una formale richiesta burocratica che fermava il processo di avanzamento». Vasinton, parlando poi a nome dell’intera Amministrazione comunale, dice che quest’ultima si farà carico «del problema e lo seguirà fino in fondo, sollecitando e inseguendo», se necessario, «chi di competenza per risolvere le difficoltà esistenti», anche a costo di intensificare e rendere continue le visite agli uffici di competenza. Vasinton, tra l’altro, durante un incontro a cui ha preso parte, ha posto la vicenda all’attenzione dei sindacati, dei rappresentanti di Italia Lavoro, dell’Assessore Provinciale Lidio Vallone e dei Sindaci presenti o dei loro delegati.
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