Fede e dintorni

Quando i piccoli insegnano

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Quando i piccoli insegnano.

Un messaggio di onestà in un mondo dove spesso dominano egoismo e corruzione.
È l’esempio che arriva da Francesco Cannia, 12 anni, premiato dal Comune di Cava Manara (Pavia) per aver restituito al legittimo proprietario un portafoglio contenente 160 euro e i documenti d’identità.
Il ragazzo aveva trovato il portafoglio con soldi e documenti ed ha cercato invano sui social media il proprietario. Quindi lo ha portato alla polizia locale, che rintracciato facilmente il proprietario.
-I genitori sono attualmente disoccupati e sono fieri di lui: ha imparato bene l’educazione in famiglia. «È un esempio per i suoi coetanei, ma anche per tanti adulti».

♦ Il sindaco di Cava Manara (Pavia), Michele Pini, in municipio, ha consegnato al ragazzo una pergamena con un significativo testo: «Il Comune, allo scopo di sostenere e sviluppare il dovere civico nel suo senso più ampio, indica alla pubblica riconoscenza il gesto di Francesco Cannia». Il foglio riporta anche una citazione di Ernest Hemingway: «Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi».
Il sindaco quindi ha donato a Francesco anche un piccolo omaggio da parte del municipio: «Un piccolo importante riconoscimento dell’intero paese nei confronti di questo nostro concittadino che ha compiuto un gesto per nulla scontato: un gesto di speranza in un futuro troppo incerto».

♦ Francesco ha trovato il portafoglio in mezzo alla strada che collega Cava Manara a Sommo, mentre rientrava a casa in bicicletta in compagnia di un amico. L’oggetto era blu e abbagliante, così come doveva essere la tentazione di tenersi i soldi. Il ragazzo però non ci ha mai pensato, nonostante i suoi genitori siano disoccupati: la mamma, Vanessa, ha perso il lavoro di responsabile di negozio da quasi 3 anni, mentre il padre, Antonino, fino a 6 mesi fa era un dipendente di Amazon.
♦ All’inizio Francesco ha cercato di contattare il proprietario sui social, attraverso Messenger, senza però ottenere risposta; poi si è rivolto alla Polizia locale, che ha rintracciato più facilmente il titolare, che, una volta contattato, si è recato a casa del ragazzino per consegnargli una ricompensa.

Francesco, dopo aver ricevuto la pergamena del Comune, ha dichiarato: «Sono contento, ma ho soltanto fatto il mio dovere, quello che mi hanno insegnato i miei genitori».
«Gli abbiamo insegnato ad essere onesto – ha sottolineato il padre – e lui lo è stato. Ne sono molto orgoglioso. Ha imparato bene ed è cresciuto altrettanto bene. Siamo felici che abbia dimostrato di saper mettere in atto quanto gli abbiamo insegnato».
«Con quel denaro – ha aggiunto la madre – poteva comprarsi una delle cose che tanto desidera e che non può permettersi di acquistare: un paio di scarpe della Nike o una bici nuova. Io non gli ho detto nulla, non gli ho ricordato quale fosse il suo dovere; lo sapeva da solo».
E anche il nonno Franco, di cui il nipote porta il nome, ha voluto dire la sua: «È un esempio per i suoi coetanei, ma anche per tanti adulti».
Per l’assessore Luca Drisaldi «questo ragazzo porta un messaggio positivo, un messaggio di onestà in un mondo dove spesso dominano corruzione ed egoismo».
Proprio da Cava, intanto, è partito su Twitter l’hastag #SalvareilMondoSiPuò. Grazie anche a gesti come quello del piccolo Francesco.

(fonte: cf Avvenire.it, 22 maggio 2018).

Onestà a 12 anni. – «Il Comune di Cava Manara (Pavia) indica alla pubblica riconoscenza il gesto di Francesco Cannia» – «Sono contento, ma ho soltanto fatto il mio dovere, quello che mi hanno insegnato i miei genitori». La lezione di Francesco Cannia che avendo trovato un portafoglio con documenti e soldi, lo ha portato alla polizia locale perché lo consegnasse al legittimo proprietario.

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